Imballaggi: Cia, resta nodo ortofrutta. Prossima legislatura Ue ponga rimedio

Il voto della plenaria del Parlamento Ue sul Regolamento Imballaggi conferma i miglioramenti raggiunti nell’accordo provvisorio, convalidando l’introduzione del principio di reciprocità anche per l’import dai Paesi extra-europei e cancellando una volta per tutte proposte inaccettabili per il settore agricolo, come l’obbligo di riuso delle bottiglie di vino e il divieto dei vasi di plastica per i florovivaisti. Restano, invece, in piedi norme ancora penalizzanti per l’ortofrutta fresca, per cui Cia-Agricoltori Italiani auspica un nuovo e tempestivo intervento con l’apertura della prossima legislatura.

“Sulla direttiva c’è stato un grande lavoro di tutto il sistema Italia -dichiara il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Ma rimane critico per noi il divieto di utilizzo degli imballaggi monouso in plastica per frutta e verdura sotto 1,5 kg, che non supporta il settore né sul fronte delle spese né sulla garanzia di una migliore conservazione del prodotto, oltre che rispetto all’obiettivo del contrasto allo spreco alimentare”.

Inoltre, aggiunge Fini, “preoccupa il margine ampio di sussidiarietà lasciato ai singoli Stati membri, che rischia di tradursi in un proliferare di disposizioni nazionali eterogenee che contraddicono e minano il mercato unico dell’Ue, creando problemi di competitività e aumenti di costi per le imprese, soprattutto quelle orientate all’export”.

Tutte questioni, conclude il presidente di Cia, “sulle quali confidiamo che il nuovo Parlamento, post elezioni, trovi una soluzione più equa”.




La filiera mondiale dell’ortofrutta a un Macfrut da record: 8-10 maggio 2024

La filiera mondiale dell’ortofrutta si incontra a Macfrut al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024. Una 41esima edizione con numeri record: 1.400 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (+22%); crescita dell’area espositiva a 34mila metri quadrati netti (+20%) con spazi sold out da almeno tre mesi; una presenza sempre più massiccia di espositori esteri tanto da rappresentare il 40% del totale e fare di Macfrut l’evento agrifood più internazionale nel panorama italiano. E ancora, 1.500 top buyer da tutto il mondo grazie al fondamentale supporto di Agenzia Ice, Salonitematici su trend e tendenze del settore coordinati da un team di esperti, un doppio campo prova di circa 3000 mq sull’innovazione frutticola e orticola, un centinaio di eventi nel corso della tre giorni fieristica. Fil rouge della manifestazione tre asset che fanno di Macfrut una fiera unica nel panorama internazionale per la capacità di mettere insieme business, conoscenza e networking attraverso una piattaforma b2b dedicata.

Presentazione 41esima edizione

La 41esima edizione di Macfrut è stata presentata all’Agenzia Ice alla presenza di Francesco Lollobrigida Ministro MASAF, Matteo Zoppas Presidente Agenzia Ice, Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, Fabio del Bravo Direttore Servizi Sviluppo Rurale Ismea, Donato Pentassuglia Assessore Agricoltura Regione Puglia, Marco Riccardo Rusconi Direttore AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo), Stefano Gagliardi Direttore ASSOAVI (Associazione Nazionale Allevatori e Produttori Avicunicoli).Sono intervenuti anche Letizia Pizzi di Assafrica e Giandomenico Consalvo, Presidente Civi Italia.

Nel corso della presentazione il Ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato come “Il valore aggiunto di Macfrut è la capacità di attrarre tante Nazioni, anche i Paesi in via di sviluppo, in particolare l’Africa, che vengono a capire come riuscire anche loro a produrre qualità, a garantirsi l’autosufficienza alimentare e a proiettarsi anche, compatibilmente con la crescita dei loro prodotti, sui mercati occidentali per far crescere ricchezza e quindi arginare a monte quella che è una delle problematiche più importanti, l’immigrazione illegale dovuta a persone costrette a scappare dalle loro Nazioni per fame. Una cosa che deve scomparire proprio impegnandosi in alcuni settori strategici come quello dell’agricoltura”.

Renzo Piraccini, Presidente Macfrut: “Macfrut è una fiera di filiera che ha fatto della distintività il suo punto di forza. Tre sono gli asset che rendono unico questo evento: il business che rimane l’elemento centrale perché in fiera si va per fare affari. Il networking per la possibilità di fare incontri B2B in un’apposita piattaforma dedicata in collegamento con 1500 buyer grazie alla preziosa collaborazione di Ice Agenzia. A questi due elementi aggiungiamo il plus della ‘conoscenza’, certificata dalla presenza di un team di esperti che coordinano i diversi Saloni e garantiscono qualità nei contenuti degli eventi. Se vuoi capire il futuro dell’ortofrutta è a Macfrut che devi venire. Non è uno slogan ma una realtà che i 1400 espositori da tutto il mondo hanno compreso scegliendo questo evento”.

Ortofrutta protagonista

Al centro di tutto c’è la filiera dell’ortofrutta, settore strategico dell’agroalimentare italiano. Secondo i dati Ismea la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa 24 milioni di tonnellate su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte.

Il fatturato alla fase agricola ha superato i 16 miliardi di euro e anche il peso dell’agroindustria è rilevante e supera i 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca e conserve ammonta a 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro. (Dati presentati da Fabio del Bravo Ismea)

Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti. Il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia aveva restituito qualche speranza circa l’aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d’arresto degli acquisti. In particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell’1% quelli di ortaggi.

Macfrut, una fiera sempre più internazionale

È il tratto marcato di questa edizione testimoniato dalla presenza di oltre un terzo di espositori oltreconfine. Il focus internazionale sarà dedicato alla Penisola Arabica, in una scommessa partita tre anni fa, che in fiera vedrà la presenza di un centinaio di buyer da quell’area interessati soprattutto a mele, kiwi e uva da tavola. Le esportazioni italiane in questa zona in quattro anni sono passate dai 73 milioni di euro del 2020 ai 114 milioni dello scorso anno (+56%), secondo i dati di Agenzia Ice. Il mercato ha interessato quasi esclusivamente due aree: Arabia Saudita per un valore di 76 milioni di euro e gli Emirati Arabi Uniti per 29 milioni di euro.

Sempre dalla Penisola Arabica, insieme al centinaio di buyer, sarà presente in fiera Emirates SkyCargo per le opportunità di hub logistico per il business in quell’area. Silvia Tagliaferri, Cargo Manager Italia di Emirates SkyCargo: “I prodotti italiani sono tra i migliori al mondo e, per poterli gustare al meglio, è necessario che qualità e freschezza siano mantenute anche durante il trasporto, in ogni punto di contatto. Sfruttando la nostra tecnologia che garantisce una temperatura controllata a livello costante, le strutture, le attrezzature ed il personale altamente qualificato, Emirates SkyCargo riesce a trasportare ogni giorno 900-1.000 tonnellate di merci deperibili. Non vediamo l’ora di incontrare i nostri clienti e produttori durante Macfrut 2024, per mostrare come, grazie alla nostra esperienza a livello mondiale, potranno accrescere il loro business verso le oltre 140 destinazioni della nostra rete globale, preservando gusto e freschezza ottimali”.

In fiera un padiglione sarà dedicato al Continente africano, da anni al centro dell’attenzione di Macfrut, divenuto sempre più strategico nelle politiche internazionali del governo con l’attuazione del Piano Mattei. In fiera saranno presenti 400 espositori provenienti da 24 Paesi dell’Africa principalmente produttori, ma anche importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l’agricoltura. In fiera ci sono le “prime volte” di Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. Tra le presenze con aree ampliate troviamo Egitto, Algeria, Sudafrica, Nigeria, Mozambico e Mali con 37 imprese.

Un’altra presenza importante arriva dal Continente Sudamericano grazie a collettive da Cile, Panama e Repubblica Dominicana, Venezuela, Cuba e Argentina.

Importante la presenza di 22 grossisti dalla Spagna, ovvero dai due mercati più importanti d’Europa (Madrid e Barcellona) interessati a incontrare in particolare esportatori di mele, kiwi e uva da tavola dall’Italia.

Sul fronte delle new entry troviamo l’India, presente anche con una cinquantina di top buyer, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaijan, Libano, Brasile e Argentina. I top buyer sono 1500 provenienti da tutto il mondo nella tipologia di prodotto, tecnologie e filiera.

Fondamentale in questo percorso di internazionalizzazione di Macfrut sono state la cinquantina di presentazioni in giro per il mondo (in presenza e streaming) grazie al fondamentale supporto di Agenzia Ice. Fondamentale anche la collaborazione di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) che in fiera vedrà la presenza di 13 sedi internazionali (Albania, Burkina Faso, Niger, Senegal, Mozambico, Tunisia, Egitto, Libano, Vietnam, Palestina, Salvador, Cuba, Colombia) sulle 19 complessive dell’Agenzia nel mondo.

Alla conferenza stampa è intervenuto Marco Riccardo Rusconi Direttore AICS: “A conferma del protagonismo dell’Italia sul terreno della food security, tema in agenda della presidenza italiana del G7, e in linea con gli impegni assunti in ambito Internazionale in occasione dell’UN Food System Summit +2, tenutosi a Roma lo scorso luglio, l’azione della Cooperazione italiana intende promuovere lo sviluppo di sistemi agro-alimentari e di accesso al cibo attraverso gli asset fondamentali dell’innovazione e della sostenibilità. Innovazione conoscitiva, di processo produttivo e tecnologico per una crescita economica inclusiva – che garantisca un aumento dei redditi, rivolgendosi principalmente a piccoli produttori e con particolare attenzione alle comunità indigene, alle donne e ai giovani – e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e culturale”.

Regione Puglia protagonista

Protagonista in qualità di Regione partner sarà la Puglia, conosciuta per le sue produzioni ortofrutticole di eccellenza. La Regione sarà presente in fiera con un’importante area e durante la manifestazione promuoverà i prodotti agroalimentari pugliesi attraverso convegni, eventi e degustazioni presentandosi sul palcoscenico internazionale.

Protagoniste le produzioni ortofrutticole certificate, in primis l’Uva da Tavola IGP, che concentra il 60% della produzione nazionale. Insieme ad essa anche la Cipolla Bianca di Margherita IGP, Arancia del Gargano IGP, Lenticchia di Altamura IGP, Patata Novella di Galatina DOP, Carciofo Brindisino IGP, La Bella della Daunia DOP.

Nei primi tre trimestri del 2023 l’ortofrutta pugliese si è confermata un settore molto attivo sui mercati internazionali, con 623 milioni di euro di export, e con numeri importanti sul fronte delle imprese e del numero di occupati: 32.552 sedi d’impresa con 61.139 addetti (fonte Inps).

Donato Pentassuglia, Assessore Agricoltura Regione Puglia: “Essere Regione partner di Macfrut 2024 è per la Puglia non solo motivo di orgoglio ma soprattutto è il riconoscimento dell’altissima qualità delle produzioni ortofrutticole pugliesi, che raggiungono ogni giorno le tavole dei consumatori in Italia e nel mondo. Prodotti d’eccellenza, certificati con i marchi DOP e IGP, frutta e verdura dagli alti valori nutritivi e nutraceutici, e che derivano da cultivar tipiche del nostro territorio. Al Macfrut avremo l’opportunità di guardare anche al futuro dell’uva da tavola, per la quale la Puglia è leader nella produzione in Italia”.

Saloni tematici

È uno degli aspetti che contraddistingue Macfrut. Il prodotto simbolo sarà l’Uva da Tavola, eccellenza del made in Italy ortofrutticolo che fa del nostro Paese il leader a livello europeo con una produzione di 1 milione di tonnellate. L’uva da tavola sarà al centro del Macfrut Table Grape Symposium, il Simposio mondiale che nei tre giorni della fiera richiama i massimi esperti e i principali player globali per fare il punto su ricerca, trend di mercato, andamento della produzione, innovazione di prodotto, strategie commerciali.

Sul fronte dei Saloni, due sono le novità: Innovation Hub For Healthy Food, dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti ad alto valore nutrizionale; Agrivoltaico sulle opportunità offerte dalla generazione di energia fotovoltaica a integrazione della produzione agricola.

E ancora, il Biosolutions International Event che fa di Macfrut con una sessantina di espositori l’evento più importante a livello europeo in fatto di prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante. E sempre in fatto di innovazione, alla filiera vivaistica è dedicato Plant Nursery area che ospiterà anche il Simposio internazionale sui portinnesti (IRS – International Rootstocks Symposium). Conferme infine per Spices & Herbs Global Expo il salone europeo dedicato a spezie, erbe aromatiche e officinali, Pianeta Rosso sulla filiera del pomodoro, e Acqua Campus sulle innovazioni e tecnologie del risparmio idrico.

Presente in fiera un doppio campo prova su un’area di circa 3mila metri quadrati suddivisa in due padiglioni: una dedicata alla frutticoltura (padiglione C1 – Agri Field Solution), l’altra al fuori suolo, all’orticoltura da mercato e da industria e alla meccanizzazione (pad. A1 – Machinery Solutions).

I Saloni sono tutti coordinati da un team di esperti di riconosciuta fama internazionale.

Poultry Forum

In contemporanea a Macfrut (8-10 maggio) ci sarà l’Africa&Mediterranean Poultry Forum, evento internazionale dedicato al settore avicolo, promosso da Fieravicola, in collaborazione con Assoavi e Unaitalia. Si tratta di un momento di approfondimento sul settore avicolo e un’occasione di dialogo con le istituzioni e gli stakeholder per rafforzare in modo sistematico il networking con l’intera filiera.

Benessere animale e tecnologie a supporto, competitività della filiera e proposte di sviluppo, focus internazionale con i paesi africani e convegnistica scientifica nella tre giorni della manifestazione.

Le sfide della filiera avicola italiana saranno al centro della prima giornata, con la presentazione dello studio Ismea sulle prospettive del settore in Italia.

Il secondo giorno vedrà due sessioni: una dedicata alle tematiche internazionali con un focus specifico sullo sviluppo del settore avicolo in Africa e nel Mediterraneo e la presenza di numerosi buyer di questi Paesi, invitati dalla fiera e interessati alle tecnologie, alla genetica e ai prodotti veterinari italiani. La seconda sessione approfondirà il ruolo di tecnologia e innovazione come fattori chiave per affrontare le sfide in atto. Tra le tematiche le prospettive del sessaggio in ovo, vaccinazioni e assicurazioni.

Il terzo giorno, venerdì 10 maggio, sarà dedicato alla convegnistica focalizzata su aspetti più propriamente tecnico-scientifici con focus sull’avicunicoltura italiana con esperti da tutto il mondo in collaborazione con le associazioni scientifiche di settore WPSA (World’s Poultry Science Association), SIPA (Società italiana di Patologia Aviaria) e ASIC (Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura.




Macfrut, la 41esima edizione al via dall’8 al 10 maggio. VIDEOINTERVISTE: Lollobrigida, Piraccini, Del Bravo, Zoppas

Si è svolta oggi a Roma la conferenza stampa di presentazione della 41esima edizione di Macfrut, Fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta (Rimini Expo Centre, 8-10 maggio 2024).

Di seguito gli interventi:

Macfrut, Lollobrigida: centrale per raccontare qualità nostra filiera. Presto decreto a sostegno economia reale. VIDEOINTERVISTA

Macfrut, Piraccini: penisola arabica strategica, ricca di potenzialità. Puglia regione partner, focus su uva. VIDEOINTERVISTA

Macfrut, Del Bravo (Ismea): settore sottoposto a stress importanti, centrale adeguamento a nuovi contesti. VIDEOINTERVISTA

Macfrut, Zoppas (Ice): nostro lavoro centrale per internazionalizzazione imprese. Fiere fondamentali per export. VIDEOINTERVISTA

 




Macfrut, Del Bravo (Ismea): settore sottoposto a stress importanti, centrale adeguamento a nuovi contesti. VIDEOINTERVISTA

“Le sfide sono quelle di un settore, quello ortofrutticolo, che negli ultimi anni è stato  sottoposto a una serie di stress importanti. È cambiato lo scenario in cui opera, cioè il clima e le malattie sono cambiate. E quindi questo sarà un primo test, ovvero la capacità di adeguamento al nuovo contesto.”

Così Fabio Del Bravo – Responsabile Direzione servizi per lo sviluppo rurale presso ISMEA a margine della presentazione di Macfrut.

“L’altro aspetto è quello della sfida aperta del consumatore, cioè di incontrare ai prezzi attuali -molto più alti rispetto a qualche anno fa anche al dettaglio- assolutamente e necessariamente le esigenze di bontà che vuole il consumatore. Questa secondo me è una sfida importante, molto spesso le indagini che abbiamo fatto e che si fanno in questo ambito, evidenziano come non ci sia esatta corrispondenza tra le aspettative del consumatore e il prodotto acquistato soprattutto presso i banchi della grande distribuzione.”




Macfrut, Lollobrigida: centrale per raccontare qualità nostra filiera. Presto decreto a sostegno economia reale. VIDEOINTERVISTA

“Macfrut è fondamentale per noi, perché le nostre imprese trovano un luogo in cui rappresentarsi.” – così il Ministro Lollobrigida a margine della presentazione di Macfrut 2024 oggi a Roma. “È importante raccontare come le filiere produttive italiane siano sicure, controllate e producano grande qualità e per questo trovano grande interesse sui mercati. Però devo dire che c’è un valore aggiunto di Macfrut in particolare, che riesce ad attrarre tante nazioni, anche i Paesi in via di sviluppo, in particolare l’Africa, che vengono a capire come riuscire anche loro a produrre qualità, a garantirsi l’autosufficienza alimentare e a proiettarsi, anche compatibilmente con la crescita dei loro prodotti sui mercati occidentali, per far crescere ricchezza e quindi arginare a monte quella che è una delle problematiche più importanti che è l’immigrazione illegale, dovuta a persone che sono costrette a scappare dalle loro nazioni per fame. Una cosa che deve scomparire proprio impegnandosi in alcuni settori strategici come quello dell’agricoltura.”

“Dopodiché l’ortofrutta per noi Italia è un valore aggiunto eccezionale. Siamo tra i maggiori produttori, tra i maggiori esportatori, continuiamo a essere indicati e continueremo ad essere la nazione della qualità, che è il principio che difendiamo perché è il nostro valore aggiunto.

Circa le altre iniziative per il settore, ne avremo tante. Entro due settimane presenteremo un decreto incentrato sulle criticità del mondo agricolo che poi permetterà al Parlamento di implementare ulteriormente quelle che sono iniziative a sostegno della liquidità a vantaggio dell’economia reale. Noi dobbiamo sempre più, e su questo ci stiamo impegnando, riportare il sistema bancario a investire in maniera prioritaria sull’economia reale e su chi lavora, produce, agganciata ovviamente alla redditività.

Si tratta di un elemento fondante della crescita economica e quindi su questo stiamo facendo anche un grande sforzo di correlazione e confronto con l’Abi e con i singoli istituti bancari. Poi ci sono le regole che devono essere poche, chiare e rispettate da tutti e non solamente dai nostri imprenditori agricoli italiani che sono i più virtuosi del pianeta e che invece vengono spesso imputati per fare scelte che invece non corrispondono alle regole del sentire comune.

Noi dobbiamo dirlo ad alta voce: i nostri imprenditori agricoli sono quelli che meglio difendono l’ambiente, che lo curano e lo proteggono e per questo devono essere remunerati in maniera adeguata perché continuino loro e possibilmente le generazioni future, a garantirci buon cibo e un territorio ben manutenuto. Lo stiamo dicendo in Italia con regole attente. Ci saranno anche regole innovative per salvaguardare il territorio da speculazioni di ogni genere o da cambio “di destinazione d’uso” che penalizzi il mondo agricolo, approfittando di una contingenza sfavorevole come quella degli ultimi anni, provocata da politiche che non avevano messo al centro l’agricoltura.

E poi c’è invece un impegno in Unione Europea che l’Italia ha garantito. In Europa è cambiato l’atteggiamento della nostra nazione e devo dire che in Europa, piuttosto che volerci educare, come qualcuno auspica, le sinistre in particolare, aspettano che l’Italia dica che cosa va fatto, perché ci riconoscono 3000 anni di storia, di cultura, di tradizioni si sono sempre affidati all’Italia fin dai trattati del 1957 per scegliere le linee guida per essere uniti e per costruire qualcosa che avesse un senso.

L’Unione Europea ha un senso se è competitiva all’interno dei mercati, rafforza le proprie imprese, rafforza la propria cultura e poi, in grande spirito di solidarietà, aiuta il resto del mondo in via di sviluppo a crescere.

Riguardo il prossimo decreto e la concorrenza sleale, ci saranno una serie di provvedimenti. Ovviamente è un decreto complesso nel quale toccheremo diversi punti che vanno dal credito alla protezione del territorio dalle speculazioni e guarderemo ovviamente anche a norme che garantiscano la legalità. E nella legalità c’è anche la concorrenza sleale.

Dopodiché ci sono due fenomeni, uno di carattere interno sul quale possiamo intervenire sull’equilibrio all’interno delle filiere (e su questo stiamo lavorando in particolare con ISMEA, con provvedimenti già assunti e altri che assumeremo e si vedono già i primi effetti perché sul settore del latte insomma sono note a tutti gli interventi e i controlli serrati, oppure sul settore del grano), ma c’è un’altra partita che è sempre a livello europeo. Noi dobbiamo mettere in condizione gli altri Paesi europei di aiutarci a fare quello che riusciamo a fare nei nostri porti insieme alle dogane, alla Guardia costiera, ai carabinieri, alla Guardia di Finanza rispetto al controllo qualità repressione frodi. Cioè fermare merci che arrivano dai Paesi terzi e poi vengono trasformati improvvisamente attraverso un’etichettatura non corretta in produzione dell’Unione Europea o peggio Italiana e venduta sui mercati a prezzi molto più bassi perché i costi di produzione nei Paesi terzi sono notevolmente più bassi rispetto ai nostri.

Costa meno il lavoro perché non si rispetta alcun diritto, costa meno il rispetto dell’ambiente perché non si rispetta alcuna regola per tutelarlo e quindi quando entrano in concorrenza a parità di condizioni con i nostri prodotti pur avendo una qualità più bassa riescono ad attrarre ovviamente una parte di coloro che vanno ad acquistare e se poi vengono certificati come italiani dalle etichette ovviamente il dato del valore aggiunto riescono anche a prenderlo imprenditori che non si comportano correttamente.

Noi riusciamo a farlo sui porti europei e sui porti italiani. Il problema è che se le merci entrano da porti per esempio del nord Europa e durante il percorso c’è questo cambio di etichetta spesso non è possibile riconoscere un prodotto che non è stato prodotto attraverso le regole applicate ai nostri imprenditori e lì si deve intervenire. Su questo l’Italia ha chiesto che l’Europa si doti di un osservatorio e condivida i dati degli uffici doganali e crei un modello attraverso una blockchain che racconti alla persona che acquista e consuma esattamente il percorso che ha fatto quel prodotto. Chi compra ha diritto di sapere nel dettaglio quello che sta acquistando, perché sappiamo che più è trasparente l’etichetta e più la gente compra italiano.

Infine, circa la corretta distribuzione del valore all’interno delle filiere, diciamo che intanto sono filiere spesso troppo lunghe. Basta guardare i dati che Ismea ha prodotto. È ovvio che se tu dal produttore fino alla persona che acquista e consuma fai dieci passaggi con costi di logistica che in Italia sono molto più elevati rispetto ad altre nazioni, crei una divaricazione tra il valore finale e il valore invece attribuito alla merce al primo acquisto. Ci sono dei sistemi intanto che devono verificare come poter efficientare il modello per garantire all’interno della filiera la possibilità di non disperdere il valore finale in tanti anelli ma concentrarli su meno soggetti. Questo porta valore.

Poi ci sono invece dei fenomeni in cui il soggetto più forte approfitta del soggetto più debole. Esistono delle norme sono state rispettate relativamente e questo è un male. Quindi abbiamo rafforzato gli interventi delle forze dell’ordine, abbiamo creato un meccanismo di controllo che scatta automaticamente qualora ci sia una contrattazione inferiore al prezzo di produzione medio e poi lavoreremo anche con i mercati perché i mercati sono un luogo nel quale si svolgono le principali attività e ai mercati attribuiremo ” una competenza” proprio perché vogliamo credere nella gestione del sistema dei mercati, una competenza in più quella del controllo.”

Icqrf, Lollobrigida: Italia nazione più sicura. In Ue serve condivisione controlli e più tutela. VIDEOINTERVISTA




Cambiale ortofrutta, Bergesio (Lega): Da Ismea oltre 19 mln euro per rilanciare il settore ortofrutticolo

Con la Cambiale Ortofrutta, Ismea mette a disposizione delle imprese ortofrutticole 19,3 milioni di euro a tasso agevolato. Lo sportello telematico per la compilazione delle domande relative al prestito cambiario ortofrutta

è stato aperto l’8 aprile scorso. La nuova linea di credito Ismea, introdotta con la legge di Bilancio 2024, è dedicata alle piccole e medie imprese agricole operanti nel settore ortofrutticolo.

Il Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio commenta: “Ulteriore segnale di attenzione da parte di questo Governo e di Ismea al settore agricolo. Obiettivo: rilanciare il settore ortofrutticolo cui potranno beneficiare anche le imprese che producono pere e kiwi, che hanno subito ingenti danni nel 2023. Le risorse si aggiungono ai 23 milioni di euro già messi a disposizione dal Masaf per il sostegno di questi comparti in crisi”.

La cambiale ortofrutta darà liquidità alle PMI dell’ortofrutta con finanziamenti di importo fino al 50% dei ricavi registrati dal richiedente nel 2022 e comunque entro la soglia di 30 mila euro, con durata di cinque anni, di cui due di preammortamento, rate trimestrali posticipate e conseguente inizio del rimborso a 27 mesi dalla data di erogazione.

Il prestito è concesso a tasso agevolato, con abbattimento fino ad azzeramento degli interessi dovuti.

Le tempistiche: è possibile presentare le domande dall’8 aprile fino alle 12 del 22 aprile 2024. Le domande di accesso saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento della dotazione complessiva. Ad eccezione dell’ultimo giorno di chiusura (dalle 9 alle 12), lo sportello telematico, all’indirizzo https://strumenti.ismea.it, rimarrà aperto nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle 9 alle 18.

“Il primo giorno di apertura sono state convalidate oltre 500 domande per un totale di 15.280.279 di euro e ne sono in validazione altre 413. Segno che la misura era assolutamente necessaria. Con la cambiale ortofrutta diamo la possibilità alle piccole e medie imprese di ottenere subito i fondi necessari, ed inoltre contribuiamo a rilanciare il settore ortofrutticolo”, conclude il Senatore Bergesio.




Lollobrigida. Cambiale Ortofrutta un successo, esauriti fondi in poche ore

“Alla chiusura dello sportello telematico Ismea per la compilazione delle domande relative al prestito cambiario ortofrutta, al primo giorno di apertura, sono state convalidate oltre 500 domande per un importo pari a 15.280.279 di euro e ne sono in validazione altre 413, del valore di oltre 3 milioni di euro. I fondi di oltre 19milioni di euro sono in esaurimento. Sono numeri che confermano il successo della nuova linea di credito dell’Ismea per il sostegno della filiera ortofrutticola. Il numero delle domande presentate, in così poche ore, dimostra che il Governo lavora nella giusta direzione e dà risposte puntuali alle imprese”. È quanto dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
 “Con la cambiale ortofrutta – continua il ministro Lollobrigida – diamo la possibilità alle piccole e medie imprese di ottenere fondi immediati e rilanciamo il settore ortofrutticolo. Ringrazio Ismea, la direttrice Maria Chiara Zaganelli, il presidente Livio Proietti e tutto il personale dell’Istituto per aver lavorato con puntualità e aver così contribuito a rendere un successo questa misura”, ha concluso il ministro.



Ismea, nuova liquidità alle imprese con la Cambiale Ortofrutta

Aprirà alle ore 12 dell’8 aprile 2024 lo sportello telematico per la compilazione delle domande relative al prestito cambiario ortofrutta, la nuova di linea di credito ISMEA, per complessivi 19,3 milioni di euro, dedicata alle piccole e medie imprese agricole operanti nel settore ortofrutticolo, introdotta con la legge di Bilancio 2024.

La cambiale ortofrutta fornirà liquidità alle PMI dell’ortofrutta con finanziamenti di importo fino al 50% dei ricavi registrati dal richiedente nel 2022 e comunque entro la soglia di 30 mila euro, con durata di cinque anni, di cui due di preammortamento, rate trimestrali posticipate e conseguente inizio del rimborso a 27 mesi dalla data di erogazione. Il prestito è concesso a tasso agevolato, con abbattimento fino ad azzeramento degli interessi dovuti, nei limiti della capienza degli aiuti “de minimis” di ciascun beneficiario.

Sarà possibile compilare e presentare le domande dalle ore 12.00 dell’8 aprile 2024 fino alle ore 12.00 del 22 aprile 2024.
Le domande di accesso saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento della dotazione complessiva.

Ad eccezione del primo giorno di apertura (dalle ore 12.00 alle ore 18.00) e dell’ultimo giorno di chiusura (dalle ore 9.00 alle ore 12.00), lo sportello telematico all’indirizzo, https://strumenti.ismea.it  rimarrà aperto nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle ore 9.00 alle ore 18.00.

È possibile scaricare il Prospetto informativo a questa pagina 




Macfrut presentato ai Mercati ortofrutticoli di Madrid e Barcellona

Si è svolto lo scorso fine settimana un tour di presentazione di Macfrut nei mercati ortofrutticoli di Madrid e Barcellona, i più grandi della Spagna e tra i più importanti mercati all’ingrosso d’Europa. L’interesse manifestato dai grossisti è stato rilevante e già 22 imprese si sono iscritte per la partecipazione alla 41 edizione della fiera in programma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024.

Tra queste, da Mercamadrid, prenderanno parte: Grupo Guerrero, Eurobanan, Frutos Hermanos Montes, Frutas Candil, Cherry World, Frutinter, SAT Agricola Perichan, Patatas Meléndez. Queste invece da Mercabarna: CMR group, Frutas Diego Martínez, Hermanos Fernández, Cultivar, Fruiver, Frutas y Hortalizas Flores, Iberian Premium Fruits (naranjas torres).

L’interesse dei grossisti, la maggior parte dei quali possiede anche un magazzino esterno con cui fornisce la moderna distribuzione, è incontrare esportatori di mele, kiwi e uva da tavola che sono i prodotti italiani più venduti nel mercato spagnolo. Molto interesse anche per gli esportatori dall’Africa o dell’America Latina che hanno bisogno dei mercati generali come piattaforma di servizi.

Viene sempre più apprezzato il peculiare format di Macfrut, che attrae soprattutto imprese di medie dimensioni che cercano oltre al business anche la conoscenza, e apprezzano particolarmente la piattaforma B2B predisposta per gli espositori che consente di pianificare gli incontri prima dell’evento fieristico.




Genova Berlino, andata e ritorno. Sulla rotta dell’ortofrutta decolla la collaborazione fra i Mercati

Un mese dopo la visita degli operatori del Centro Agroalimentare di Genova al Mercato all’Ingrosso di Berlino, i rappresentanti del Fruchtof di Berlino hanno visitato questa notte la struttura del capoluogo ligure.
Il Fruchthof di Berlino fa parte del Mercato all’Ingrosso di Berlino. Con una superficie di vendita di circa 35.000 m², è il più grande centro commerciale di frutta e verdura nell’area metropolitana di Berlino-Brandeburgo.
“Poiché i nostri edifici stanno invecchiando e necessitano urgentemente di un rinnovamento, questa visita ci ha permesso di conoscere da vicino le potenzialità di una struttura come quella genovese che ha investito  in questi anni su logistica e servizi innovativi. Dopo la nuova riunione di oggi non vediamo l’ora di avviare scambi e collaborazioni commerciali  con i nostri colleghi genovesi” ha spiegato  il consigliere di Fruchthof Berlin, Nils Doerwald, che insieme all’altro consigliere Steffen Giersch, ha incontrato i vertici di Società Gestione Mercato e alcuni operatori dell’ortofrutta e della logistica.
“ Una nuova tappa della collaborazione che abbiamo avviato grazie alla visita che i nostri operatori hanno realizzato al Mercato all’Ingrosso di Berlino in occasione di Fruit Logistica – ha sottolineato a conclusione dell’incontro il presidente di Società Gestione Mercato, Giovanni Vassallo -. Nell’ambito di Italmercati abbiamo più volte condiviso la necessità di consolidare i rapporti  tra i Mercati europei e i loro operatori per essere competitivi a livello internazionale. Dopo questo secondo incontro, con Berlino  possiamo mettere a punto concretamente strategie commerciali comuni”.



Riparte Spettacoli alla Frutta: nel 2024 più brand, più date in Gdo e alcune sorprese

Sette weekend tra marzo e giugno per raccontare l’ortofrutta in punto vendita in modo inedito, con una proposta innovativa, attraente e coinvolgente in grado di lasciare il segno, cambiando i paradigmi della comunicazione tradizionale. Un format itinerante che prende forma nel reparto ortofrutta, pensato per regalare alle persone intente a fare la spesa un’esperienza d’acquisto memorabile, facendo portare loro a casa un sorriso, oltre che concetti e informazioni utili a creare una maggiore consapevolezza nelle scelte di consumo. Spettacoli alla Frutta, il progetto di filiera che mette insieme 25 brand leader del settore ortofrutticolo made in Italy, torna a partire dal 15marzo nei punti vendita della Gdo con la sua proposta a effetto wow che si arricchisce quest’anno di alcune sorprese e new entry. A partire dai nuovi ingressi nell’ATI Spettacoli alla Frutta*, che ad oggi riunisce 24 imprese (nel 2023 erano 22) per 24 prodotti di eccellenza, oltre al packaging in cartone ondulato rappresentato dal Consorzio Bestack, capofila e promotore del progetto. Insieme questi brand rappresentano il 77% delle referenze che i consumatori possono trovare nel reparto frutta e verdura del supermercato, per un fatturato complessivo espresso dalle aziende pari a 3,8 miliardi.

Comunicare il prodotto in modo empatico

In ogni tappa nei punti vendita coinvolti saranno protagonisti sei prodotti di stagione presenti sui banchi del reparto ortofrutta, più la confezione in cartone ondulato per contenerli. Ogni prodotto prenderà vita – letteralmente, grazie ai personaggi vestiti da frutto – per raccontarsi in tutta la sua bontà e unicità, svelando alle persone intente a fare la spesa le sue proprietà, le caratteristiche, l’origine, la stagionalità, i migliori impieghi in cucina, nonché i benefici di una dieta ricca di frutta e verdura, al contempo promuovendo consumi più sostenibili e senza sprechi. I promoter di Spettacoli alla Frutta interagiranno con i clienti del supermercato entrando in sintonia con loro, grazie a un approccio emozionale ed empatico: per rendere ancora più coinvolgente il racconto, sono previste anchedegustazioni in punto vendita dei prodotti ortofrutticoli protagonisti della giornata. E poi il gran finale nel reparto ortofrutta, con un entusiasmante show musicale sulle note di “Eccoci qua!”, il brano originale jingle di Spettacoli alla Frutta.

Ripartiamo nel 2024 da dove eravamo rimasti l’anno precedente, facendo un ulteriore passo in avanti. Quest’anno sono previsti almeno 32 eventi ed è un orgoglio avere aumentato il numero delle imprese convolte – dichiara il direttore del Consorzio Bestack Claudio Dall’Agata -. Faremo vivere l’ortofrutta ancora di più, raccontandola live e online e facendola degustare, perché sia per chi ci sarà un ricordo speciale. Spettacoli alla Frutta è un insieme di aziende e al tempo stesso un ‘megafono’ per migliorare il percepito di frutta e verdura nell’interesse collettivo della filiera, dalla produzione alla GDO. La promozione del consumo di frutta e verdura è una priorità dell’intera filiera. Più diventeremo e più avremo peso e forza, per far diventare il consumo di ortofrutta una nuova priorità collettiva. È interesse del settore e a noi spetta perseguire questo obiettivo”.

 

Le insegne e le date della prima wave 2024

Si parte questo weekend in Puglia, in alcuni punti vendita del gruppo Megamark nel Barese: il 15 marzo tappa al supermercato Dok di Bari, il 16 marzo al Famila di Monopoli e in quello di Conversano, il 17 marzo al Famila di Ostuni. Aprile si apre con una tappa in Campania, in quattro supermercati Sole 365 del gruppo AP Commerciale: il 6 aprile a Salerno(Quartiere Italia) e a Montecagnano (SA) presso il centro commerciale Maximall, il 7 aprile a Napoli nel punto vendita Sole 365 del centro commerciale Neapolis e nella stessa giornata nel Sole 365 di Sant’Anastasia (NA). Quindi si passa in Veneto, nel Padovano, in due punti vendita del gruppo Alì: il 20 aprile nel supermercato Alì di Selvazzano Dentro e il 21 aprile nell’Aliper di Abano Terme. A maggio Spettacoli alla Frutta prosegue in Piemonte in tre punti vendita Mercatò Extradel gruppo Dimar: il 3 maggio tappa in quello di Saluzzo (CN), il 4 maggio in quello di Alba (AL) e il 5 maggio in quello di Alessandria. Quindi tre settimane dopo si passa in Toscana, in quattro punti vendita di Unicoop Firenze: il 24 maggio tappa nelsuperstore Coop del Centro dei Borghi a Cascina (PI) e in quello del Centro Empoli a Empoli (FI), il 25 doppia tappa a Firenze nel punto vendita Coop del centro commerciale Ponte a Greve e in quello del centro commerciale Gavinana. A giugno si passa invece in Lombardia, in due punti vendita Carrefour: l’8 giugno nell’ipermercato del Citylife Shopping District a Milano e il 9 giugno nell’iper del Centro Commerciale Carosello a Carugate (MI). Infine il settimo e ultimo weekend di questa prima “wave” di Spettacoli alla Frutta si tiene in Emilia, in quattro punti vendita di Coop Alleanza 3.0: il 22 giugno nell’Ipercoopdel Centro Lame a Bologna e all’ExtraCoop del centro commerciale Nova a Villanova di Castenaso (BO), il 23 giugnoinvece tappa a Modena all’Ipercoop del centro commerciale I Portali e all’ExtraCoop del centro Grandemilia.

 

Un concorso a premi e un evento nazionale

Dopo una pausa estiva, Spettacoli alla Frutta in Gdo ripartirà poi in autunno con nuove tappe in nuovi punti vendita delle insegne coinvolte e con nuovi prodotti di stagione protagonisti. Inoltre è in programma un evento nazionale rivolto al grande pubblico, che si terrà lungo lo Stivale: uno speciale tour da Nord a Sud con protagonisti i 25 brand di Spettacoli alla Frutta, di cui saranno svelati i dettagli dopo l’estate.

Il nuovo tour di Spettacoli alla Frutta in Gdo è accompagnato da una massiccia comunicazione sui social network e da contenuti live continuativi. È previsto anche un concorso a premi settimanale con in palio kit per il consumo di frutta e verdura fresca e trasformata e l’estrazione finale di due weekend per due persone in uno dei 100 borghi più belli d’Italia.

* I 25 brand dell’ATI Spettacoli alla Frutta
24 aziende leader del settore – con i loro 25 brand – sono riunite in un’ATI (Associazione temporanea d’Imprese) al fine di promuovere frutta e verdura con format e iniziative originali. Ecco i prodotti e i brand che partecipano al progetto in Gdo: limone Almaverde Bio, barattiere Barattì Miss Freschezza, carota Novella di Ispica Igp, ciliegia Igp del Consorzio di Vignola, melone Igp del Consorzio del Melone Mantovano, pomodoro Igp del Consorzio di Pachino, radicchio del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp, pera dell’Emilia Romagna Igp, zucchina Crü di Colle d’Oro, clementina Dolce Clementina di Op Armonia, finocchio Dolce Lucano, kiwi Jingold, melagrana Lome Superfruit (new entry), melanzana Melanzì, mela Melinda, insalata Miss Salad de L’Insalata dell’Orto (new entry), arancia rossa Oranfrizer, anguria Perla Nera, uva Piacere Viviana, fico d’India Sicilio, fragola Solarelli, pesche e nettarine Valfrutta Fresco e peperone Cornelio (new entry) Valfrutta Fresco, carciofo Violì. Con loro ci sono gli imballaggi in cartone ondulato del Consorzio Bestack – ideatore e capofila dell’ATI -,custodi di freschezza, di lunga vita e di minore spreco di frutta e verdura, nonché veicolo per valorizzare i brand dei produttori.




Donne dell’Ortofrutta: Insieme per un’agricoltura più sostenibile e resiliente

Ricchezza di competenze e di professionalità provenienti da tutti i vari ambiti della filiera, rappresentanza di tutte le principali zone vocate alla produzione ortofrutticola, da Nord a Sud, visione multigenerazionale, condivisione e contaminazione, unione di tante diversità che insieme diventano unicità. Questo il biglietto da visita dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, che in occasione dell’8 marzo si riunita in assemblea per l’approvazione del bilancio e per fare il punto sulla propria attività insieme alle socie, che si sono confrontate in un dibattito sulla vita associativa e sulle sfide future. L’associazione – organismo di rappresentanza unico in Europa – riunisce ad oggi 131 socie ordinarie e 5 onorarie, con 10 nuovi ingressi dall’inizio dell’anno.

 

L’attività sui social nework ha contribuito nell’ultimo anno alla crescita dell’associazione, sia dal punto di vista della base associativa che della digital reputation, “segno che comunicare nel modo giusto serve a raggiungere le persone”, ha sottolineato in apertura dell’assemblea Carola Gullino, presidente delle Donne dell’Ortofrutta, aggiungendo anche che nel settore, a dispetto delle difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti, si percepisce “un’aria di cambiamento”. “Oggi c’è una presenza femminile più evidente in ortofrutta – ha continuato la presidente -, stiamo portando un’ondata di freschezza e ottimismo di cui il settore ha molto bisogno, soprattutto in un momento storico come questo”.

“Stiamo vivendo tempi a dir poco particolari – le ha fatto eco in assemblea Simona Caselli, presidente dell’associazione europea Areflh e socia onoraria delle Donne dell’Ortofrutta -. Il mondo ci dice che ci vogliono diete sane, ma poi si fa fatica a sostenere il consumo di ortofrutta. Credo che l’associazione, con la sua ricchezza di professionalità e di saperi diversi, possa contribuire a promuovere un cambio di paradigma. Non solo parlando dell’importanza della dieta mediterranea, promuovendo il consumo dei prodotti ortofrutticoli fin dalla tenera età, ma anche facendo capire qual è il reale valore di frutta e verdura, spiegando al consumatore finale che ha un costo produrle e che chi le produce non è nemico dell’ambiente, andando quindi a contrastare un certo tipo di narrazione che rischia di avere risvolti negativi sulla già critica situazione dei consumi”. “Bisogna sostenere una produzione responsabile – ha continuato Simona Caselli -, capire e far capire che del cambiamento climatico ce ne dobbiamo fare carico tutti. Dobbiamo condividere le buone pratiche come associazione”.

 

E quindi la proposta: “Penso che le Donne dell’Ortofrutta – ha detto Caselli – possano avere un ruolo di riferimento sul tema della tecnologia e dell’agricoltura 4.0, farsi portatrici di sapere in fatto di nuove tecniche di coltivazione, risparmio idrico, agricoltura di precisione”.

 

Una sfida che l’associazione ha deciso di cogliere, con quel pragmatismo e quella visione lungimirante che sono una caratteristica tutta al femminile. “Il settore ortofrutticolo è imprevedibile – ha concluso la presidente delle Donne dell’Ortofrutta Carola Gullino -, nonostante le difficoltà che ci sono, dal cambiamento climatico all’aumento dei costi di produzione, non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo essere coraggiose e resilienti, trovare nuove varietà e nuove tecnologie che ci permettano di sviluppare un’agricoltura più sostenibile, in senso economico e ambientale. In questo vogliamo far sentire la nostra voce e dare una mano concreta al settore”.




Imballaggi, Fedagripesca: bene appello ministro Lollobrigida, scongiurare divieto confezioni monouso per ortofrutta

Accogliamo con soddisfazione l’appello rivolto dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al Consiglio Ue per invitarlo a mantenere nel testo finale del Regolamento imballaggi una maggiore flessibilità, scongiurando il divieto di confezioni monouso per prodotti ortofrutticoli di peso inferiore a 1,5 kg. Se il divieto dovesse infatti essere confermato nel testo finale, si tratterebbe di una sconfitta per l’intera filiera ortofrutticola europea”. Così il Presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini in merito agli esiti del trilogo che ieri sera hanno portato all’approvazione di un primo testo di compromesso sul Regolamento degli imballaggi.

In attesa di conoscere i contenuti del documento, il presidente Piccinini esprime inoltre perplessità rispetto alla “situazione di confusione ed incertezza che potrebbe venire a prospettarsi con il nuovo Regolamento in merito alle condizioni, alle varie deroghe e alla stessa tempistica di applicazione. Ciò potrebbe anche dar luogo molto probabilmente a difficoltà e oggettive limitazioni anche nel commercio tra i vari Stati della Ue”.




Macfrut 2024. Il futuro dell’ortofrutta nel Salone “Innovation Hub for Healthy Food”

Quarta gamma ‘evoluta’, snack di frutta e vegetali innovativi, succhi freschi sottoposti a trattamenti ad alta pressione. L’innovazione di prodotto e di processo è di casa a Macfrut (Rimini Expo Centre 8-10 maggio 2024) protagonista nella prima edizione diInnovation Hub For Healthy Food, il nuovo Salone dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti a base di ortofrutta, ad elevato valore nutrizionale.

Realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL), il Campus di Scienze degli Alimenti di Cesena e il Centro di Ricerca Industriale Agroalimentare (CIRI-AGRO), propone cinque workshop di approfondimento tematico, una parte espositiva con progetti innovativi nazionali, regionali ed europei insieme all’Alma Mater, la presentazione di uno speciale focus su Paesi Arabi e mediterranei nel progetto FocusER.

Fulcro del Salone è l’innovazione nella filiera ortofrutticola, tema sempre più centrale alla luce dei mutamenti climatici e della sostenibilità di prodotto. Temi che saranno al centro di cinque workshop insieme a ricercatori di tutto il mondo, per capire quale sarà l’innovazione dell’ortofrutta nel prossimo futuro. Due workshop interesseranno la quarta gamma sia sul piano dell’innovazione di processo e di prodotto, sia della sua evoluzione attraverso strategie di biocontrollo, arricchimento e rivestimenti edibili che ne consentono un miglioramento della qualità nutrizionale e/o un prolungamento della self-life. E ancora, i succhi freschi (fermentati e non) sottoposti a trattamenti non termici di stabilizzazione/funzionalizzazione, mentre agli snack di frutta e vegetali minimamente processati è dedicato un altro focus specifico. Infine, nell’ultimo workshop si parlerà di creme vegetali fresh-like attraverso l’applicazione di trattamenti non termici emergenti e fermentazioni di precisione.

“La peculiarità di questi cinque workshop è quella di non essere semplici conferenze – spiegano i coordinatori del Salone, Francesca Patrignani e Pietro Rocculi dell’Università di Bologna – ma momenti di discussione legati, successivamente, a parti dimostrative presso gli stand delle aziende espositrici. Contestualmente sarà possibile degustare queste innovazioni di prodotto. Tutto questo in momenti specifici che non oltrepassano la durata di due ore in tutto”.

Contestualmente alla parte contenutistica, nell’area Innovation Hub For Healthy Food è presente una parte commerciale con la presenza di numerose aziende del settore healthy, i cui prodotti si stanno rivelando sempre di più come alternative virtuose agli alimenti ultra processati.




Il 22 aprile apre il Padiglione Ortofrutticolo del nuovo Mercato Agroalimentare di Milano

Prosegue nel rispetto di obiettivi e tempistiche, il piano di sviluppo Foody 2025 lanciato a fine 2019 da Sogemi e dall’azionista Comune di Milano per portare il nuovo Mercato Agroalimentare a rappresentare il più moderno city hub alimentare d’Europa.

Tra sessanta giorni l’apertura del Primo Padiglione Ortofrutticolo.

Dopo l’apertura a febbraio 2023 delle prime due piattaforme dedicate alla logistica alimentare – oggi in piena operatività con 15 operatori concessionari e oltre 380 lavoratori – sarà operativo dal 22 aprile 2024anche il Padiglione 1 Ortofrutticolo: una struttura imponente, con un’estensione di 47.000 metri quadrati di superficie costruita coperta e 15.000 mq di superficie pertinenziali con 160 baie di carico per carico e scarico merce,  102 punti vendita in cui opereranno 46 aziende di ortofrutta specializzate.

Il Padiglione è realizzato secondo i più moderni standard tecnologici e ambientali, potendo vantare un sistema di logistica centralizzato e digitalizzato per le operazioni di movimentazioni delle merci, un impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili con una potenza di 11,3 MWt e standard di sicurezza operativa e alimentare all’avanguardia.

“Ci stiamo avvicinando sempre più ad operare in un moderno comprensorio alimentare in grado di affermarsi e competere a livello europeo: un traguardo sempre più vicino e che solo pochi anni fa era considerato da molti impossibile da raggiungere” commenta il Presidente di Sogemi, Cesare Ferrero. “Con i nuovi edifici daremo vita ad una infrastruttura che, per dimensione, capacità operativa e impatto ambientale, punta a essere un riferimento per il settore. A completamento del piano avremo oltre centomila metri quadrati dedicati ai prodotti ortofrutticoli che si andranno ad aggiungere ai mercati dedicati ai prodotti ittici, alle carni ai prodotti lattiero-caseari e al mercato dei fiori”.

Le prossime tappe di sviluppo del Piano Foody 2025 prevedono il completamento del Padiglione 2 Ortofrutticolo, la ristrutturazione del Palazzo Affari, la realizzazione della sede direzionale, del Centro cotture e del magazzino centrale di Milano Ristorazione, la realizzazione di una piattaforma logistica ittica e la riqualificazione dell’area di Via Bonfadini. Un programma che sarà completato entro la fine del 2025 con un investimento complessivo di 300 milioni di euro.