Paesaggio, Tiso (Confeuro): Agricoltore vero custode dell’ambiente e della terra

Ieri, giovedì 14 marzo 2024, si è celebrata la Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero con l’obiettivo di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati. Una ricorrenza dal grande significato simbolico e sociale, l’occasione importante per ringraziare e sostenere ancora una volta chi, come la figura dell’agricoltore, opera quotidianamente per tutelare il nostro territorio e valorizzarlo al meglio. Una figura fondamentale, il vero custode della terra e dell’ambiente ma troppe volte vittima di scellerate politiche agricole e commerciali nazionali e comunitarie, che nel corso degli anni hanno creato un modello insostenibile e iniquo, rispetto al quale gli interessi delle filiere industriali e distributive hanno dominato, a spese del lavoro e del reddito degli agricoltori, della salute delle persone e dell’ambiente, del benessere animale. È chiaro e improcrastinabile che da parte dei governi nazionali e della Unione Europea avvenga quell’auspicata inversione di rotta che rimetta davvero al centro delle politiche di settore il piccolo produttore, vero e proprio cuore pulsante dell’agricoltura”.
 Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.



Giornata paesaggio: Centinaio, grazie ad agricoltori che lo custodiscono

“Nella Giornata Nazionale del Paesaggio, voglio ringraziare e garantire il mio sostegno a chi ogni giorno lavora per proteggere il nostro territorio e valorizzarlo al meglio. Mi riferisco in particolare ai nostri agricoltori, che proprio per questo motivo abbiamo voluto promuovere per legge come ‘custodi dell’ambiente e del territorio’. Se il nostro Paese è conosciuto e ammirato in tutto il mondo per il suo straordinario patrimonio paesaggistico, è anche grazie a loro”.

Lo scrive in una nota il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.




Paesaggio, Camilli (Ais): il protocollo lancia una sfida: come un territorio condiziona le sensazioni del vino. VIDEOINTERVISTA

“Questo protocollo d’intesa per noi è una nuova sfida e devo dire sinceramente che all’inizio eravamo un po’ scettici. Poi lo scetticismo ha lasciato spazio soprattutto alla curiosità e abbiamo approfondito, l’idea del professor Agnoletti. Alla fine abbiamo accettato di buon grado di firmare questo protocollo d’intesa, perché proprio per la nostra formazione, potrebbe essere veramente una nuova sfida per una nuova frontiera mondiale: come un territorio, un paesaggio, potrebbe condizionare le sensazioni organolettiche di un vino”.

Così ad AGRICOLAE Sandro Camilli, presidente Ais, a margine della firma del protocollo d’intesa Associazione Italiana Sommelier e Cattedra UNESCO Paesaggi del Patrimonio Agricolo siglata oggi al Masaf.

Paesaggio, Agnoletti: firma protocollo con Ais serve a valorizzare territorio e esperienze enoturistiche. VIDEOINTERVISTA




Paesaggio, Agnoletti: firma protocollo con Ais serve a valorizzare territorio e esperienze enoturistiche. VIDEOINTERVISTA

“L’intento è di mettere sul piatto della competitività del nostro settore vitivinicolo, il valore di un bene, il paesaggio che l’Italia ha in abbondanza, che storicamente è stato riconosciuto da tutti i viaggiatori che sono entrati nel nostro Paese fino al cinquecento e che però, per ora, è sempre dato un po’ per scontato. Un sottofondo, diciamo, alle produzioni agricole di qualità, al turismo, mentre invece in questo momento noi vogliamo, da un lato far capire come un vino è diverso, ha caratteristiche diverse, anche alla degustazione, secondo il tipo di paesaggio diverso, dall’altro far capire come l’abbinamento fra qualità del paesaggio e qualità del vino crea un valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza che, anche rispetto ai nostri competitor internazionali, mette l’Italia in una posizione di vantaggio”.

Così ad AGRICOLAE Mauro Agnoletti, titolare della cattedra UNESCO “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” dell’Università di Firenze, a margine della firma del protocollo d’intesa Associazione Italiana Sommelier e Cattedra UNESCO Paesaggi del Patrimonio Agricolo siglata oggi al Masaf.

“Quindi è un valore aggiunto anche economico, senza dubbio, specie se abbinato al turismo. Se noi facciamo un promozione che non è soltanto basata dal punto di vista enogastronomico, su un certo tipo di vino e su un certo tipo di cantina, ma facendo ben presente che se ci si trova in un paesaggio di alta qualità, un paesaggio di alto valore, si crea poi quel legame emozionale che fidelizza il consumatore ad un luogo, perché è il luogo che rimane maggiormente impresso. Più che un vitigno o una particolare, diciamo composizione dei vitigni all’interno di un vino”.




Giornata paesaggio: Coldiretti, 55% custodito da agricoltori

Gli agricoltori custodiscono il 55% del paesaggio nazionale, garantendo una costante opera di manutenzione e tutela del territorio, messa però sempre più a rischio dal fatto che nell’ultimo mezzo secolo è scomparsa una superficie agricola pari a 12 milioni di campi da calcio. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata nazionale del paesaggio che si celebra il 14 marzo con l’obiettivo sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate alla tutela dello stesso, fortemente segnato dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai pascoli ai terrazzamenti.

Una risorsa economica, ambientale e turistica del Paese – rileva Coldiretti – sulla quale pesano però gli effetti della cementificazione e dell’abbandono che hanno progressivamente indebolito la presenza degli agricoltori sul territorio. Basti dire che nel 1970 la superficiie agricola totale rappresentava l’83% del territorio nazionale.

Pesano le follie dell’Ue. Agli effetti dell’erosione del suolo agricolo si aggiungono le follie dell’Unione Europea come la direttiva sul Ripristino natura, una legge senza logica che – denuncia la Coldiretti – andrà a diminuire ulteriormente la produzione agroalimentare, mettendo in contrapposizione la natura e l’agricoltore, che in realtà è il vero custode di questo patrimonio ambientale.

Al contrario occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.

Un patrimonio di biodiversità. Gli agricoltori rappresentano peraltro anche un argine alla perdita di biodiversità, in una situazione in cui dalle 8.000 varietà di frutta presenti lungo la Penisola – sottolinea Coldiretti – si è scesi a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate in pericolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. Lo dimostrano i Sigilli di Campagna Amica, la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata nel Belpaese, che ha consentito nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attive in tutte le Regioni, realtà che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione.




LEGGE DI BILANCIO, ECCO ULTIMA BOZZA INTEGRALE. E LE QUESTIONI “AGRICOLE”

LEGGE DI BILANCIO

Sono molte, da quanto apprende AGRICOLAE, le questioni relative al settore agricolo ed agroalimentare (nonché ambientali) presenti nella legge di Bilancio.

Sono molte, da quanto apprende AGRICOLAE, le questioni relative al settore agricolo ed agroalimentare (nonché ambientali) presenti nella legge di Bilancio. Dalla bozza datata 25 ottobre di cui si è venuti in possesso, (e che pubblichiamo integralmente in PDF) si possono tirare le fila dei provvedimenti relativi al settore.

Tra i temi trattati dalla legge di bilancio, i distretti del cibo al fine di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale. Ma anche garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari sono istituiti i distretti del cibo.

Obiettivo è anche quello di dare una definizione precisa dei distretti del cibo attraverso alcuni paramtri:

  1. a) i distretti rurali e i distretti agroalimentari di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 già riconosciuti alla data di entrata in vigore della presente legge;

 

  1. b) i sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole, agroalimentari, di cui all’articolo 36, comma 1, della legge 5 ottobre 1991, n. 317, e successive modificazioni;

 

  1. c) i sistemi produttivi locali anche a carattere interregionale, caratterizzati da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea, nazionale e regionale;

 

  1. d) i sistemi produttivi locali localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati dalla significativa presenza di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree;

 

  1. e) i sistemi produttivi locali caratterizzati dall’interrelazione e dall’integrazione fra attività agricole, in particolare quella di vendita diretta dei prodotti agricoli, e le attività di prossimità di commercializzazione e ristorazione esercitate sul medesimo territorio, delle reti di economia solidale e dei gruppi di acquisto solidale.

 

  1. f) i sistemi produttivi locali caratterizzati dalla presenza di attività di coltivazione, allevamento, trasformazione, preparazione alimentare e agroindustriale svolte con il metodo biologico o nel rispetto dei criteri della sostenibilità ambientale, conformemente alla normativa europea, nazionale e regionale vigente.

 

Saranno le regioni – secondo quanto prevede la Legge di Bilancio – a provvedere all’individuazione dei distretti del cibo e alla successiva comunicazione al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, presso il quale è costituito il Registro nazionale dei distretti del cibo.

Al fine di sostenere gli interventi per la creazione e il consolidamento dei distretti del cibo si applicano le disposizioni relative ai contratti di distretto, di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, articolo 66, comma 1.

I criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione degli interventi di cui al comma 4 sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

 

iva agevlalta

La legge di Bilancio prevede anche l’iva agrevolata per la carne

Altro punto focale della Legge di Bilancio riguarda il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale al fine di favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole colpite da calamità naturali o eventi climatici eccezionali, nonché di promuovere interventi innovativi per la prevenzione dei rischi.

Poi l’IVA agevolata per la carne: con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare entro il 31 gennaio di ciascuna delle annualità 2018, 2019 e 2020, ai sensi dell’articolo 34, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

Il decreto recita che le percentuali di compensazione applicabili agli animali vivi delle specie bovina e suina sono innalzate, per ciascuna delle annualità 2018, 2019 e 2020, rispettivamente in misura non superiore al 7,7 per cento e all’8 per cento

Altra misura nella legge di Bilancio è quella relativa all’ambiente ed il territorio attraverso il Fondo per il miglioramento della qualità dell’aria. Fondo da ripartire “per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità ambientale dell’aria. Come anche per la riduzione delle emissioni di polveri sottili in atmosfera nei centri urbani”. Il cosiddetto Bonus Verde.

Infine il Piano invasi per la programmazione e realizzazione degli interventi necessari alla mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, viene adottato il Piano nazionale per la realizzazione di invasi multiobiettivo. E per la diffusione di strumenti mirati al risparmio di acqua negli usi agricoli e civili.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la bozza integrale:

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