E’ botta e risposta tra il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova e il presidente del Pecorino Romano Salvatore Palitta. Oggetto del contendere il bando indigenti da cui è stato esclusa la Dop sarda.
Nei giorni scorsi il consorzio aveva inviato una missiva al ministro sottolineando il fatto di come avesse saputo della decisione Mipaaf di escludere la Dop isolana dal paniere dei prodotti che avrebbero avuto accesso al bando. Spiegando come la Dop venisse richiesta dagli enti caritatevoli e come i 14 milioni di euro di bando in corso (7 a febbraio e 7 il prossimo dicembre) fossero riferiti al decreto emergenze di Centinaio a causa della crisi del latte in Sardegna che ha portato il Consorzio ad acquistare materia prima.
Oggi il ministro risponde e spiega in un comunicato stampa come reputi accettabili le critiche ma non le falsità. Ribadisce il bando indigenti dei 14 milioni di euro in corso per il Pecorino Romano e respinge al mittente ‘falsità’. Sottolineandone l’operato ‘non brillante’.
A stretto giro arriva la risposta del presidente del Consorzio del Pecorino Romano Salvatore Palitta. Che in un comunicato stampa spiega al ministro come sono andate le cose, come il bando del decreto emergenze fosse stato bloccato per mesi e come solo ora la Dop sarda sia in grado di rientrare delle spese sostenute. Come non ci sia stato confronto con i funzionari Mipaaf. E sottolinea al ministro: “ci preoccupa la sua scarsa conoscenza diretta dei fatti, questo sì che è distorsivo”.
Nel frattempo il gruppo dei pastori sardi con oltre 30mila iscritti scrive che il ministro “si sta arrampicando sugli specchi” perché “per quei 14 milioni di euro si è buttato un mese di latte”.
BANDO INDIGENTI, BELLANOVA, MIPAAF: IN CONSEGNA IN ITALIA 14 MLN DI EURO DI PECORINO ROMANO. GRAVE DISTORSIONE REALTA
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Redazione × Pubblicato il 27/06/2020 at 12:40
“Non c’è stata alcuna esclusione delle produzioni sarde dal bando indigenti”, chiarisce la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova”. “Affermarlo è una distorsione della realtà che non posso accettare. Come sanno bene i produttori e i pastori, proprio in queste settimane stiamo distribuendo agli enti caritativi 7500 quintali di pecorino romano dop a tutti gli indigenti di Italia per un valore di 7 milioni di euro. Ulteriori 7500 quintali per altri 7 milioni saranno acquistati da Agea e distribuiti tra ottobre e dicembre. Sono i fondi del decreto emergenze agricole del 2019 che stiamo impiegando e che porteranno questo eccellente prodotto sulle tavole dei più bisognosi dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia. Proprio in considerazione di questo fatto, che viene sistematicamente omesso da chi mi critica, nel bando appena uscito che vale 21 milioni di euro non sono presenti ulteriori prodotti della Sardegna. Questi fondi rispondono alle esigenze degli enti caritativi anche di avere una diversificazione del prodotto distribuito dal punto di vista territoriale e organolettico. Ribadisco quindi che non c’è stata nessuna esclusione contro i prodotti della Sardegna, ma la necessaria programmazione di acquisto e consegna. Peraltro, proprio alla festa dei 40 anni del Pecorino romano avevo già fatto presente che il Governo ha stanziato ulteriori 250 milioni di euro per affrontare l’emergenza alimentare e che, nell’ambito dei nuovi bandi sui formaggi che faremo nei prossimi mesi con consegne nel 2021, ci sarà attenzione anche per i prodotti sardi. Cosa c’è di non chiaro?”
“Sono tutte cose – prosegue Bellanova – che i pastori e i produttori sanno benissimo. Come sanno che abbiamo appena aperto un bando da 30 milioni di euro per il sostegno dei contratti di filiera e di distretto del latte ovino, dove mi sono impegnata fin dall’inizio a trovare 20 milioni di euro per finanziamenti agevolati che aiutassero a spendere i 10 milioni di euro di fondo perduto stanziati nel 2019. Così come ho voluto fortemente dare un aiuto a chi alleva agnelli e che è stato colpito dalla crisi covid a Pasqua. Abbiamo stanziato oltre 7 milioni di euro per il 2020 e 2021 e le domande per quest’anno sono state oltre 10mila, con una prevalenza forte dalla Sardegna e dagli allevatori di Agnello di Sardegna IGP che ricevono fino a 9 euro per ogni capo macellato tra marzo e aprile del 2019. E stiamo lavorando per rafforzare ancora gli strumenti di tutela del reddito degli allevatori azzerando i contributi previdenziali da pagare del periodo gennaio-giugno 2020”.
“Questi sono i fatti – conclude la Ministra – e alle critiche sono abituata. Non sfuggo mai al confronto, anche quando è acceso. Alle falsità, invece, proprio non riesco ad abituarmi, specie quando arrivano da persone che nei loro rispettivi ruoli avrebbero dovuto aiutare il sistema del latte ovino sardo a trovare equilibrio e futuro. Non mi pare che abbiano brillato in questi anni, forse si sono troppo dedicati alla scrittura di lettere e poco al bene di questa straordinaria filiera”.
BANDO INDIGENTI, PALITTA A BELLANOVA: MIPAAF DISTORCE REALTA’. ECCO COME SONO ANDATE LE COSE E COSA HA FATTO MINISTERO. ERRARE UMANO, PERSEVERARE DIABOLICO
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Redazione × Pubblicato il 27/06/2020 at 16:06
“Errare è umano, perseverare diabolico e distorcere i fatti lo è ancora di più. Ci lascia veramente sorpresi quanto dichiarato dalla ministra Bellanova, perché non siamo certo noi a mistificare la realtà. E’ comprensibile il nervosismo della ministra dopo il tour pugliese, ed è di conseguenza comprensibile che la Sardegna e il settore ovino siano lontani dalle sue preoccupazioni, ma è nostro dovere ristabilire la verità dei fatti”. Risponde così Salvatore Palitta, presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP, agli attacchi della titolare del Ministero dell’Agricoltura all’indomani delle proteste per l’esclusione dal Bando nazionale da 50 milioni per il ristoro post Covid. Un bando che non c’entra assolutamente nulla con quello da 14 milioni chiamato in causa dalla ministra: quest’ultimo, infatti, riguarda la cosiddetta vertenza latte e avrebbe dovuto essere pubblicato fra agosto e settembre del 2019. Oltre un anno di ritardo (con tanto di intervento del Consorzio per evitare che i fondi andassero in perenzione) ha portato a una sovrapposizione col Bando post Covid, ma di certo non per responsabilità del Consorzio. “La ministra annuncia poi lo stanziamento di 250 milioni di euro per affrontare l’emergenza alimentare, con nuovi bandi entro il 2021: ma davvero c’è la copertura finanziaria per un impegno del genere? E’ giusto, anche in questo caso, conoscere la verità”, incalza Palitta.
Di seguito, la ricostruzione cronologica dei fatti.
Il decreto di Centinaio 2019 – Il decreto emergenze a firma dell’allora Ministro Centinaio prevedeva un intervento finanziario a valere sugli aiuti per gli indigenti nazionali, per i formaggi da latte di pecora DOP e, va sottolineato, per tutti i formaggi di pecora DOP. L’iter amministrativo dei fondi si blocca dal 13 agosto 2019, dopo l’insediamento della Bellanova al Ministero e, nonostante le sue rassicurazioni espresse il 29 ottobre 2019 in occasione dell’incontro istituzionale in Sardegna, nessuna azione conseguente viene realizzata. Il Consorzio, con nota del 7 febbraio 2020, preoccupato per il ritardo nei bandi e perché si poteva compromettere il faticoso lavoro del Ministro Centinaio, invia al MIPAAF la nota con la quale dichiara ancora una volta la disponibilità alla fornitura del nostro pecorino romano.
Sardegna completamente esclusa dal Bando post Covid – “Quindi – spiega Palitta – la Ministra parla di un intervento che doveva essere operativo già dal 2019 ma che solo dopo la nostra nota, nel 2020, si è attivato, con oltre un anno di ritardo. Questa è la prima verità. La seconda verità è che ad oggi, come da determina AGEA, i formaggi DOP Sardi sono esclusi dai fondi collegati al Decreto Legge n°18/2020. Sono cioè esclusi dal cosiddetto Bando Indigenti da 50 milioni messo a punto come aiuto per fronteggiare la crisi economica post Covid, tanto è vero che agli Enti caritatevoli sardi sarà distribuito il Montasio. Il Consorzio, prima della determina, aveva inviato una nota sottolineando come i formaggi Sardi DOP non potevano essere esclusi”.
Il Ministero renda noto l’elenco completo dei prodotti – “Ma – dice ancora Palitta – se la ministra intende far inserire le DOP Sarde nel paniere dei prodotti da destinare all’aiuto ne saremmo felicissimi: renda però pubblico l’elenco, oggi a conoscenza di pochi eletti tra i Consorzi di Tutela, per i restanti 29 milioni. Se ci saranno le DOP sarde, saremo ben contenti di chiedere scusa. Aggiungerei – ma vale per il nostro settore come per altri – che, di fronte a una crisi inedita, si interviene con azioni politiche e strumenti inediti, non con le solite liste della spesa o con interventi a pioggia”.
Scarsa conoscenza diretta dei fatti – Infine, Palitta sottolinea un terzo elemento importante, e probabilmente determinante nell’esclusione del pecorino romano dal bando. “Qualcuno incaricato dalla ministra è sfuggito al confronto, anzi al contrario ha fornito un quadro distorto delle azioni che per il settore sono state fatte, anche in solitudine e in forma del tutto volontaristica. Quindi ci preoccupa la sua scarsa conoscenza diretta dei fatti, questo sì che è distorsivo. Così come è distorsivo – aggiunge – dire che gli Enti benefici non richiedono forniture di pecorino romano. Non è così, e ne sono dimostrazione le lettere inviate dagli stessi Enti al Consorzio per richiedere il nostro prodotto. Gentile ministra, di sicuro le sue affermazioni non aiutano il settore a trovare un suo equilibrio. Ma sono sicuro che non sia troppo tardi, se c’è la volontà di farlo, per trovare una soluzione che soddisfi tutti e aiuti l’economia sarda a reggere i contraccolpi di una crisi che si annuncia anche peggiore del previsto. Da parte nostra, come sempre, c’è la massima disponibilità al confronto, in qualunque momento”, conclude Palitta.
BANDO INDIGENTI, CENTINAIO: CONSORZIO PECORINO SMENTISCE BELLANOVA. MINISTRO HA BLOCCATO I MIEI BANDI E NEGATO AIUTI AL SETTORE
Posted by Redazione × Pubblicato il 27/06/2020 at 18:03
“Il presidente del Consorzio del Pecorino romano sbugiarda il ministro Bellanova: l’iter degli stanziamenti che avevo avviato per il sostegno agli indigenti nazionali è stato bloccato, questo ha generato gravi ritardi, la Sardegna è stata esclusa dal bando post Covid ed è falso dire, come ha fatto il ministro, che gli Enti benefici non richiedono forniture di pecorino romano.
Abituata a prendersi i meriti per il lavoro degli altri, il ministro Bellanova non sa neanche più a che cosa aggrapparsi. Dalla Sardegna alla Puglia, passando per le altre filiere di eccellenza del nostro Paese, la sequenza di pasticci e di risposte mancate si allunga sempre più. Purtroppo a fare le spese di tanta incompetenza è l’agroalimentare italiano e i lavoratori, a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Non meritano un ministro simile. Grazie al presidente del consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop per aver ripristinato la verità dei fatti”. Così in in una nota il senatore della Lega Gian Marco Centinaio “dopo che Salvatore Palitta, presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP, ha smentito la titolare del Ministero dell’Agricoltura all’indomani delle proteste per l’esclusione dal Bando nazionale da 50 milioni per il ristoro post Covid”.
BANDO INDIGENTI, GADDA (IV): CENTINAIO ATTACCA BELLANOVA MA NON SA DI CHE PARLA. SI INFORMI. E PALITTA, EVITI DI FARE POLITICA
Posted by Redazione × Pubblicato il 27/06/2020 at 19:53
“300 milioni di euro per affrontare la crisi alimentare sono un fatto. Chi attacca la ministra Bellanova
non sa nemmeno di cosa parla. Il decreto rilancio e’ chiaro e l’articolo 226 stanzia altri 250 milioni di euro per incrementare
la dotazione del Fondo nazionale indigenti. Se il Presidente del Consorzio del Pecorino Romano ha dubbi, legga la Gazzetta ufficiale”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Chiara GADDA, capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera.
“La ministra, anche nel chiarimento di oggi, è stata molto esplicita e puntuale indicando le fonti di finanziamento e gli
acquisti in corso. Il senatore Centinaio farebbe bene anche lui a informarsi prima di parlare, per altro- sottolinea GADDA- tutti si ricordano l’uso strumentalmente elettorale del fondo indigenti che Salvini fece in Sardegna. Assicurare varieta’ nelle forniture agli enti caritativi non e’ un fatto secondario, ma la priorita’.
Certamente e’ positivo l’impegno della Ministra Bellanova a includere una produzione di pregio come quella sarda nei bandi dei prossimi mesi, e dare risposte oggi ai tanti comparti in crisi nelle diverse regioni italiane. Ma questo va fatto rispettando equilibrio nelle forniture, partendo dal bisogno di chi sta sul territorio – spiega – dando risposte alle fasce più fragili della popolazione”.
Italia Viva con i suoi rappresentanti al Governo e in Parlamento è impegnata a dare risposte concrete ai problemi
gravi di imprese e famiglie. Le polemiche francamente non aiutano nessuno, cosi’ come le false promesse della Lega fatte anche in Sardegna. E spiace che la Lega si faccia trascinare in una polemica che danneggia il lavoro fatto da associazioni di categoria ed enti caritativi per definire un paniere di generi alimentari adeguato alle esigenze dei poveri e dei comparti in
crisi. Il presidente del Consorzio, Palitta, dovrebbe evitare di fare politica e piuttosto pensare a come fare il suo mestiere, evitando che i pastori si trovino di nuovo in difficolta’ anche per le incapacita’ di chi li dovrebbe guidare”, conclude.
Era già stato scritto:
BANDO INDIGENTI, PALITTA SCRIVE A BELLANOVA: MIPAAF ESCLUDE DOP DI PECORA E SARDE MA ENTI CARITATEVOLI LE CHIEDONO. LA LETTERA. IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO PECORINO ROMANO: PAGHIAMO IL RITARDO DEL MINISTERO NELL’EMANAZIONE DEL BANDO PREVISTO DAL DECRETO EMERGENZE (VERTENZA LATTE)
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Redazione × Pubblicato il 24/06/2020 at 14:03
Il presidente del Consorzio Pecorino Romano Dop Salvatore Palitta scrive al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova in merito all’esclusione delle Dop di pecora e sarde dal bando indigenti previsto dal Dl Rilancio per far fronte all’emergenza Covid-19.
“La voglio ringraziare per aver partecipato al quarantesimo anniversario della fondazione del nostro Consorzio ed abbiamo gradito il Suo impegno a favore delle DOP da latte di pecora”, scrive Palitta. “Abbiamo apprezzato il Suo intervento che ha consentito la messa a bando dei 14 milioni di euro destinati alla fornitura di formaggi di pecora a DOP agli indigenti nazionali, inspiegabilmente fermi dal luglio 2019, oggi per metà già in fase operativa e per metà in corso di aggiudicazione la gara espletata il 9 giugno 2020”.
“Purtroppo, – prosegue il presidente del Consorzio – Le debbo segnalare che abbiamo appreso dell’esclusione del Pecorino Romano DOP dal paniere dei prodotti destinati alla fornitura per gli aiuti agli indigenti nazionali, relativi all’impegno finanziario di 50 Milioni di euro”.
“Non abbiamo avuto modo di dare il nostro contributo, segnalando la condizione del settore ovino da latte e dei formaggi DOP che gravitano su di esso, a seguito dell’emergenza sanitaria e dei provvedimenti restrittivi conseguenti, in quanto non siamo stati coinvolti nel processo di formazione del paniere dei prodotti”.
“In particolare, – aggiunge Palitta – il sistema del Pecorino Romano DOP si è fatto carico in forma comune e solidale di accogliere la materia prima destinata in condizioni ordinarie e normali, ad altri formaggi sia a DOP che altre tipologie.
Questo carico di responsabilità, con le conseguenti maggiori produzioni rispetto alle nostre attese, pari al momento ad un + 20%, alle conseguenze della crisi sanitaria che fa registrare un crollo del 50% dei consumi nel mercato USA, principale mercato di destinazione, la contrazione dei consumi nel mercato interno del 7%, non fanno ben sperare per il futuro”.
“Stante questa situazione, vorremmo che l’intervento di aiuto vennisse esteso ad altre DOP da latte di pecora oggi in sofferenza, quali il Pecorino Sardo DOP ed il Fiore Sardo DOP, per le quali, ripeto, ci siamo fatti carico della trasformazione del latte ad esse destinato.
Un segnale importante, Signora Ministra, – insiste – suggeriamo possa essere l’inclusione delle DOP da latte di pecora nei bandi in corso di organizzazione per l’anno corrente.
La nostra esclusione non può essere addebitata, come informalmente ci è stato segnalato, alle forniture in corso di esecuzione e relative al 2019, con il ritardo che grazie a Lei è stato colmato, né a dichiarazioni di scarso gradimento del nostro formaggio da parti di alcuni enti caritativi, che da due anni non ricevono in aiuto formaggio Pecorino Romano, ma che inviano regolarmente richieste di sostegno e di forniture straordinarie, che cerchiamo di onorare con la solidarietà dei nostri produttori.
Confidiamo Signora Ministra in un suo gradito intervento e restiamo a disposizione, anche per le vie brevi, per ogni chiarimento e collaborazione”, conclude.
Gradisca il senso della mia considerazione.
Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la lettera:
Nota Signora Ministra fondo indigenti nazionali def