Etichette allarmistiche? Nutriscore? Diete? pasticche dimagranti il cui costo supera quello di uno stipendio medio? E’ lo stile di vita che conta. Sempre più studi pongono alla base del benessere alimentare non solo cosa si mangia ma anche come lo si mangia. Conditio sine qua non: la convivialità, E uno degli elementi-alimenti chiave della convivialità è il vino. Ma – dicono le ricerche scientifiche – questo concetto non si trova nella letteratura dei Paesi del Nord.
Già in uno dei primi studi della Cambridge University dal titolo “Mediterranean diet pyramid today. Science and cultural updates” (redatto da Anna Bach-Faig, Elliot M Berry, Denis Lairon3, Joan Reguant, Antonia Trichopoulou, Sandro Dernini, F Xavier Medina, Maurizio Battino, Rekia Belahsen, Gemma Miranda and Llu ́ıs Serra-Majem,* on behalf of the Mediterranean Diet Foundation Expert Group Mediterranean Diet Foundation, Barcelona, Spain: Department of Human Nutrition and Metabolism, Braun School of Public Health, Hebrew University-Hadassah Medical School, Jerusalem, Israel: Research Unit 1025 Inserm/1260 Inra/‘‘Human Nutrition and Lipids: Bioavailability, Metabolism and Regulations’’, Faculte ́ de Me ́decine, Universite ́ de la Me ́diterrane ́e, Marseille, France: 4Hellenic Health Foundation, Athens, Greece: Forum on Mediterranean Food Cultures, Rome, Italy: Interuniversity International Center for Mediterranean Food Cultures Studies (CIISCAM), Sapienza University of Rome, Italy: Department of Food Systems, Culture and Society, Faculty of Health Sciences, Universitat Oberta de Catalunya (UOC), Barcelona, Spain: 8Department of Biochemistry, Universita` Politecnica delle Marche, Ancona, Italy: Department of Biology, Faculty of Sciences, Choua ̈ıb Doukkali University, El Jadida, Morocco: Department of Clinical Sciences) la piramide rifletteva il processo di cambiamento che la Dieta Mediterranea sta subendo all’interno delle società mediterranee. Questa nuova rappresentazione grafica è stata concepita come una piramide a cornice principale semplificata, da adattare alle realtà specifiche dei diversi Paesi (ad esempio, le dimensioni delle porzioni) e alle variazioni del modello alimentare legate ai vari contesti geografici, socio-economici e culturali della regione mediterranea. Queste linee guida (edizione 2010) potrebbero essere aggiornate periodicamente in base a nuovi suggerimenti e condizioni.
MEDITERRANEAN-DIET-PYRAMID-today-science-and-cultural-updates
E ancora, dalla pubblicazione dal titolo: Family Meals, Conviviality, and the Mediterranean Diet among Families with Adolescents (di Andrea de la Torre-Moral, Sergi Fàbregues, Anna Bach-Faig, Albert Fornieles-Deu, F. Xavier Medina, Alicia Aguilar-Martínez e David Sánchez-Carracedo Faculty of Health Sciences, Universitat Oberta de Catalunya Open University of Catalonia, UOC) emerge come “la convivialità è più di un pasto condiviso, perché si riferisce al “come” mangiamo.
Il “come” implica la socializzazione quando si mangia e, come aspetti complementari, l’autoconsapevolezza dei segnali di sazietà e fame, il mangiare lentamente e il masticare bene. La soddisfazione del pasto non è solo legata alle dimensioni delle porzioni o a quanto si mangia. L’attività di cucina, la convivialità e il fatto di sedersi insieme per mangiare gli stessi cibi piuttosto che limitarsi a mangiare sono molto tipici delle aree mediterranee e sono abitudini praticate quotidianamente. Nello stile di vita mediterraneo, la convivialità è stata messa in relazione con il piacere di condividere i pasti. La condivisione dei pasti con la famiglia e gli amici (persone significative) stabilisce un senso di comunità e contribuisce a perpetuare il modello di dieta Mediterranea di generazione in generazione.
Per quanto ne sappiamo – si legge nella pubblicazione – la convivialità non è stata studiata nella letteratura dei Paesi del Nord Europa e di lingua inglese.
In conclusione, la convivialità è un elemento della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale immateriale, che si riferisce al piacere associato al mangiare insieme o a un particolare atteggiamento verso i pasti condivisi. La Dieta Mediterranea, con i suoi elementi di convivialità, potrebbe essere un modo per innescare meglio la risposta di sazietà e prevenire indirettamente l’obesità infantile. Nella progettazione di strategie multi-approccio per la promozione di un’alimentazione sana tra gli adolescenti, si dovrebbe prestare maggiore attenzione alla convivialità nelle famiglie delle aree mediterranee, in quanto le famiglie sono il target per la conservazione e la trasmissione della Dieta Mediterranea alle giovani generazioni.
Family Meals, Conviviality, and the Mediterranean Diet among Families with Adolescents
Ed è sulla base di questi nuovi elementi la Piramide della Dieta alimentare è stata recentemente aggiornata
E’ quanto emerge dal decalogo redatto dalla Fundacion Dieta Mediterranea, creata nel 1996 dall’Associazione per lo Sviluppo della Dieta Mediterranea per evidenziare il valore fondamentale che i suoi prodotti rappresentano per l’alimentazione spagnola e la sua industria. Promuove i valori della Dieta Mediterranea, i suoi prodotti, lo stile di vita sano che rappresenta, socialmente sostenibile e rispettoso dell’ambiente attraverso la collaborazione con altre istituzioni, centri di ricerca, università, aziende, produttori ed enti a livello nazionale e internazionale.
La Dieta Mediterranea è un prezioso patrimonio culturale che rappresenta molto di più di un modello nutrizionale ricco e sano. È uno stile di vita equilibrato che comprende ricette, modi di cucinare, celebrazioni, usanze, prodotti tipici e diverse attività umane.
Tra i numerosi benefici per la salute di questo modello alimentare – si legge sul sito della Fondazione patrocinata, tra gli altri, anche da Danone – vi sono il tipo di grassi che lo caratterizzano (olio d’oliva, pesce e noci), le proporzioni dei principali nutrienti nelle sue ricette (cereali e verdure come base dei piatti e carne o simili come “guarnizione”) e la ricchezza di micronutrienti che contiene, frutto dell’utilizzo di verdure di stagione, erbe aromatiche e condimenti.
Questo è stato riconosciuto e celebrato dall’UNESCO iscrivendo la Dieta Mediterranea tra gli elementi della Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.22
Il nuovo schema incorpora elementi qualitativi e quantitativi nella selezione degli alimenti.
La tradizionale piramide della dieta mediterranea (Md) è stata aggiornata per adattarsi allo stile di vita odierno. Su iniziativa della Fondazione Dieta Mediterranea e in collaborazione con numerose organizzazioni internazionali, un nutrito gruppo di esperti di varie discipline, dalla nutrizione all’antropologia, alla sociologia e all’agricoltura, ha raggiunto un consenso su un nuovo schema che arricchisce la rappresentazione grafica con l’incorporazione di elementi qualitativi.
La nuova piramide ricalca lo schema della precedente: pone alla base gli alimenti che devono sostenere la dieta e relega negli strati superiori, graficamente più ristretti, gli alimenti da consumare con moderazione. Ma si aggiungono anche indicazioni culturali e sociali, strettamente legate allo stile di vita mediterraneo, basato su un concetto di dieta inteso in senso ampio. Non si tratta solo di dare priorità a un certo tipo di alimenti, ma anche al modo in cui vengono selezionati, cucinati e consumati. Riflette anche la composizione e il numero di porzioni dei pasti principali.
Una o due porzioni per pasto, sotto forma di pane, pasta, riso, couscous o altro. È preferibile che siano integrali, poiché alcuni nutrienti (magnesio, fosforo, ecc.) e le fibre possono andare persi durante la lavorazione.
Le verdure dovrebbero essere presenti sia a pranzo che a cena, circa due porzioni per ogni pasto. Almeno una di queste dovrebbe essere cruda. La varietà di colori e consistenze fornisce una varietà di antiossidanti e sostanze protettive.
È necessario garantire un apporto giornaliero di 1,5-2 litri di acqua. Una corretta idratazione è essenziale per mantenere un buon equilibrio idrico corporeo, anche se il fabbisogno varia a seconda dell’età, del livello di attività fisica, della situazione personale e delle condizioni climatiche. Oltre a bere direttamente l’acqua, l’assunzione di liquidi può essere integrata con tisane con zuccheri moderati e brodi a basso contenuto di grassi e sale.
Qui di seguito il decalogo:
1. UTILIZZARE L’OLIO D’OLIVA COME GRASSO PRINCIPALE DA UTILIZZARE COME GRASSO DI AGGIUNTA
L’olio d’oliva è l’olio più usato nella cucina mediterranea. È ricco di vitamina E, betacarotene e acidi grassi monoinsaturi, che gli conferiscono proprietà cardioprotettive. Questo alimento rappresenta un tesoro della dieta mediterranea e resiste da secoli nelle usanze gastronomiche regionali, conferendo ai piatti un sapore e un aroma unici.
2. MANGIARE MOLTI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE: FRUTTA, VERDURA, LEGUMI, FUNGHI E NOCI.
La verdura e la frutta sono la principale fonte di vitamine, minerali e fibre nella nostra dieta e allo stesso tempo ci forniscono una grande quantità di acqua. È essenziale mangiare 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno. Grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti e fibre, possono aiutare a prevenire, tra l’altro, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
3. PANE E ALIMENTI A BASE DI CEREALI (PASTA, RISO E SOPRATTUTTO PRODOTTI INTEGRALI) DOVREBBERO FAR PARTE DELLA DIETA QUOTIDIANA.
Il consumo quotidiano di pasta, riso e cereali è essenziale per la loro composizione ricca di carboidrati. Essi forniscono una parte importante dell’energia di cui abbiamo bisogno per le nostre attività quotidiane.
4. GLI ALIMENTI NON TRASFORMATI, FRESCHI E DI STAGIONE SONO LA SCELTA MIGLIORE
Gli alimenti poco lavorati, freschi e di stagione sono i più indicati
È importante sfruttare i prodotti di stagione perché, soprattutto nel caso di frutta e verdura, questo ci permette di consumarli al meglio, sia in termini di apporto nutritivo che di aroma e sapore.
5. CONSUMO GIORNALIERO DI PRODOTTI CASEARI, SOPRATTUTTO YOGURT E FORMAGGI.
Dal punto di vista nutrizionale, i latticini sono ottime fonti di proteine ad alto valore biologico, minerali (calcio, fosforo, ecc.) e vitamine. Il consumo di latte fermentato (yogurt, ecc.) è associato a una serie di benefici per la salute perché questi prodotti contengono microrganismi vivi in grado di migliorare l’equilibrio della microflora intestinale.
6. LA CARNE ROSSA DEVE ESSERE CONSUMATA CON MODERAZIONE E, SE POSSIBILE, COME PARTE DI STUFATI E ALTRE RICETTE. LE CARNI LAVORATE DOVREBBERO ESSERE CONSUMATE IN PICCOLE QUANTITÀ E COME INGREDIENTI DI SPUNTINI E PIATTI.
Un consumo eccessivo di grassi animali non fa bene alla salute. Pertanto, se ne consiglia il consumo in piccole quantità, preferibilmente di carni magre, e come parte di piatti a base di verdure e cereali.
7. MANGIARE MOLTO PESCE E UOVA CON MODERAZIONE.
Si consiglia di consumare pesce grasso almeno una o due volte alla settimana, poiché i suoi grassi – anche se di origine animale – hanno proprietà molto simili a quelli di origine vegetale, che si dice abbiano proprietà protettive contro le malattie cardiovascolari.
Le uova contengono proteine di ottima qualità, grassi e molte vitamine e minerali che le rendono un alimento molto ricco. Mangiare tre o quattro uova alla settimana è una buona alternativa alla carne e al pesce.
8. LA FRUTTA FRESCA DOVREBBE ESSERE IL DESSERT ABITUALE. I DOLCI E LE TORTE DOVREBBERO ESSERE CONSUMATI OCCASIONALMENTE.
La frutta è un alimento molto nutriente che aggiunge colore e sapore alla nostra dieta quotidiana ed è anche una buona alternativa per metà mattina e come spuntino.
9. L’ACQUA È LA BEVANDA PER ECCELLENZA NEL MEDITERRANEO. IL VINO VA BEVUTO CON MODERAZIONE E DURANTE I PASTI.
L’acqua è fondamentale nella nostra dieta. Il vino è un alimento tradizionale della dieta mediterranea che può avere effetti benefici sulla salute se consumato con moderazione e nel contesto di una dieta equilibrata.
10. ESSERE FISICAMENTE ATTIVI OGNI GIORNO, PERCHÉ È IMPORTANTE QUANTO MANGIARE CORRETTAMENTE.
Essere fisicamente attivi e fare ogni giorno un’attività fisica adatta alle nostre capacità è molto importante per una buona salute.