Mozzarella Dop, l’Intelligenza Artificiale a contrasto dell’Italian Sounding. VIDEOINTERVISTE: Lollobrigida, Raimondo, Saccani, Lorito

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione del primo progetto realizzato in Italia da un Consorzio di Tutela, che utilizzerà l’intelligenza artificiale per le attività di vigilanza sulla mozzarella di bufala campana Dop.

Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop punta dunque sull’Intelligenza Artificiale come strumento innovativo per la tutela di un prodotto Dop e ha realizzato il primo progetto in Italia per l’utilizzo dell’IA con l’obiettivo di contrastare i prodotti fake e il fenomeno dell’Italian sounding.

Di seguito gli interventi:

Mozzarella, IA. Lollobrigida: fondamentale contro frodi, ma serve potenziare presenza e controlli sul territorio. AUDIOINTERVISTA

Mozzarella, IA. Raimondo: nuovo e importante strumento di vigilanza contro fake e Italian Sounding. VIDEOINTERVISTA

Mozzarella, IA. Saccani: con intelligenza artificiale tuteliamo consumatori e produttori da Italian sounding. VIDEOINTERVISTA

Mozzarella, IA. Lorito (Un. Federico II): ricerca e tecnologia per aiutare e promuovere nostra identità alimentare. VIDEOINTERVISTA

 

 

 

 




Mozzarella di Bufala Campana DOP, al via il primo Osservatorio Economico sulla filiera. VIDEOINTERVISTE DI: Lollobrigida, Raimondo, Pantini

Il Consorzio di Tutela lancia il primo Osservatorio Economico sulla filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP. L’Osservatorio -realizzato in partnership con UniCredit e la società di ricerca Nomisma- ha l’obiettivo di fotografare la realtà economica di un comparto che rappresenta il più importante prodotto a marchio Dop del centro-sud Italia, ma anche di verificarne le trasformazioni, per consentire di monitorarne le esigenze e costruire azioni adeguate a sostegno del suo sviluppo.

Di seguito gli interventi:

Osservatorio Mozzarella Bufala Campana, Lollobrigida: stiamo facendo capire all’estero importanza tutela prodotti italiani

Osservatorio economico Mozzarella di Bufala, Raimondo: simbolo che resiste ma Gdo non accetta aumenti cui siamo sottoposti. VIDEOINTERVISTA

Osservatorio Mozzarella Bufala Campana, Pantini (Nomisma): record per l’export nel 2022, ma c’è incertezza per il mercato interno. VIDEOINTERVISTA

Mozzarella Dop, presentato l’Osservatorio: crescita continua in congiuntura difficile

 




Mozzarella di Bufala Campana Dop, il Consorzio compie 40anni. Gli interventi: Patuanelli, Centinaio, Raimondo e Caputo

Il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Dop compie 40anni. In occasione del compleanno del consorzio che associa la cultura gastronomica a quella artistica del luogo di appartenenza – la sede è all’interno della Reggia di Caserta –  è stato fatto il punto della situazione con il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, il presidente del Consorzio Domenico Raimondo e con l’assessore all’Agricoltura della regione Campania Nicola Caputo.

Raimondo ha precisato come sia “fondamentale realizzare le infrastrutture e farle poi arrivare nei campi” al fine di “tenere alta l’attenzione verso i prodotti dop e guardare al futuro, all’innovazione e alla formazione”.

“Dobbiamo prendere atto che la mozzarella la devono mangiare a Caserta ma anche in Australia. Bisogna quindi trovare il modo di portarla a tutti quei consumatori che nel mondo vogliono assaggiarla. Bene perciò il chilometro zero ma aumentiamo la redditività delle imprese se favoriamo l’export, ma per fare ciò servono mezzi e strumenti. Su questo bisogna lavorare”, ha precisato Raimondo.

Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha evidenziato come l’innovazione sia l’ultima possibilità che per salvaguardare le tipicità che contraddistinguono l’Italia. “Stiamo andando verso un mondo con sempre più persone e sempre meno territorio coltivabile. Non vogliamo arrivare al cibo sintetico per questo occorre implementare i sistemi di gestione del territorio e questo lo possiamo fare grazie alla sensoristica, all’agricoltura di precisione, al digitale. Dunque tante progettualità, le risorse ci sono e molto dipenderà dalla voglia di investire degli imprenditori. L’innovazione non è una scelta ma l’unica possibilità che abbiamo”.

Nicola Caputo ha infine ricordato come in molte aree del paese non arrivi il 4G: “dobbiamo fare i conti con una infrastruttura essenziale. C’è un gap di competitività che sconta il Sud e tutte le aziende che lavorano nel Meridione.

Si deve partire da questa infrastruttura col Pnrr, occorre mettere al centro l’innovazione e l’approccio produttivo”. Ma non solo: “in agricoltura servono giovani, dobbiamo quindi fare in modo di favorire l’imprenditore agricolo nella nuova programmazione. Dobbiamo dare ai giovani possibilità di essere competitivi e di innovare”.

Gli interventi:

Mozzarella Bufala Campana Dop, Patuanelli: Innovazione ultima possibilità per tutelare Made in Italy, ma salvaguardare storia e tradizione

Mozzarella di bufala campana Dop, Centinaio: Bene sinergia tradizione-cultura Made in Italy. Sostenere Consorzi in lotta Italian sounding

Mozzarella Bufala Campana Dop, Caputo: Lavorare per colmare gap infrastrutture meridione e favorire giovani in agricoltura

Mozzarella Bufala Campana Dop, Raimondo: Con reddito cittadinanza italiani sul divano, extracomunitari lavorano. Ora puntare su export, innovazione e formazione

Confagricoltura Campania: Mozzarella di bufala Campana è pilastro dell’economia regionale per merito del Consorzio tutela che l’ha portata in tutto il Mondo




Mozzarella Bufala Campana Dop, Raimondo: Con reddito cittadinanza italiani sul divano, extracomunitari lavorano. Ora puntare su export, innovazione e formazione

“Lo stato valorizza molto poco le nostre eccellenze italiane e tutte quelle aziende che lavorano per passione e non per denaro, ma il futuro della filiera è nell’innovazione tecnologica e nella formazione” dichiara il presidente del Consorzio mozzarella di bufala campana Dop, Domenico Raimondo, nel corso della conferenza stampa in occasione dei 40 anni del Consorzio di tutela.

“Stiamo ormai andando verso l’innovazione 5.0, ma dobbiamo ancora sperare che la linea telefonica arrivi nei campi. È fondamentale realizzare le infrastrutture e farle poi arrivare nei campi” prosegue.

“Bene il reddito di cittadinanza, ma a causa di questo strumento non troviamo più lavoratori disposti a venire nelle nostre aziende.

Meno male allora che ci sono gli extra comunitari che lavorano, perché gli italiani stanno sul divano a prendere il reddito di cittadinanza e a vedere Sky.

È uno strumento da gestire in modo diverso perché adesso è aumentato il lavoro nero e lavora solo chi ha voglia, guadagnando così più di chi lavora onestamente. Occorre fare una riflessione e mettere mano a questa situazione” sottolinea.

“Bisogna poi tenere alta l’attenzione verso i prodotti dop ma occorre anche guardare al futuro, all’innovazione e alla formazione. Dobbiamo prendere atto che la mozzarella la devono mangiare a Caserta ma anche in Australia. Bisogna quindi trovare il modo di portarla a tutti quei consumatori che nel mondo vogliono assaggiarla. Bene perciò il chilometro zero ma aumentiamo la redditività delle imprese se favoriamo l’export, ma per fare ciò servono mezzi e strumenti. Su questo bisogna lavorare” conclude.




Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Raimondo confermato alla guida

Domenico Raimondo inizia il suo quarto mandato alla guida del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Ieri pomeriggio, nella seduta d’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione eletto lo scorso 30 settembre, è stato riconfermato presidente.

Salernitano, 49 anni, una passione per la politica e l’equitazione, quarta generazione di “mastro casaro”, Raimondo resterà in carica per il prossimo triennio. Cambiano invece i due vicepresidenti, previsti dallo Statuto: sono stati eletti Silvia Mandara per la componente dei trasformatori ed Ettore Bellelli per gli allevatori. Una scelta all’insegna della continuità, che ha l’obiettivo di rafforzare la squadra di governo dell’organismo di tutela e consolidare il lavoro già avviato.

«Ringrazio i consiglieri che ancora una volta hanno riposto fiducia in me, siamo pronti tutti insieme ad andare avanti sulla strada del cambiamento per rendere il Consorzio ancora più autorevole, in un momento storico senza precedenti», commenta Raimondo.

Tre le priorità indicate dal presidente: «Abbiamo vissuto anni di straordinaria crescita, interrotta però dall’emergenza coronavirus, a cui il comparto ha risposto con compattezza, tenendo unita la filiera.  Nonostante le difficoltà, c’è tanta voglia di mozzarella di bufala Dop in tutto il mondo. Dobbiamo affrontare con una attenzione sempre crescente le sfide dell’innovazione, della sostenibilità e della qualità, innanzitutto intercettando le nuove esigenze dei consumatori emerse dal Covid19 e che ci spingono a chiedere a gran voce meno burocrazia e più rapidità nelle scelte. Così vogliamo giocare sempre più un ruolo da protagonista nel panorama delle eccellenze italiane».

«Questa è la strada da seguire – conclude Raimondo – per continuare ad avere successo in un mondo completamente cambiato. Non sarà facile. Ma abbiamo già dimostrato una immediata capacità di reazione e tutti hanno espresso apprezzamenti per la nostra resilienza. Per questo dobbiamo farci trovare pronti alle sfide del prossimo futuro. Un futuro oggi imprevedibile. Ma questa filiera ha in sé gli anticorpi giusti per rinnovarsi ancora una volta».




USA, CASTANEDA: ACCORDO CON MOZZARELLA BUFALA DOP APRE LA STRADA A DIALOGO SU ‘MADE IN’. POI TOCCA A PECORINO E PROVOLONE

Per 15 anni si è dialogato quasi esclusivamente a livello politico per proteggere o promuovere il made in Italy ma ora il Consorzio della Mozzarella di Bufala Dop fa un passo avanti e ‘ragiona’ assieme ai produttori degli altri paesi per contrastare l’italian sounding. E trovare la quadra.

Il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e il vice presidente del US Dairy, nonché direttore del Consorzio dei Nomi Comuni, Jaime Castaneda, hanno firmato a Caserta, nella sede del Consorzio, l’accordo sulla protezione della denominazione Mozzarella di Bufala Campana Dop negli Usa.

“Si tratta di un accordo molto importante”, spiega ad AGRICOLAE Castaneda. “Un primo passo risultato di un lavoro che abbiamo fatto insieme al Consorzio mozzarella di bufala Dop. Il contenuto è su elementi che sono importanti ma il vero valore di questo accordo è proprio nel cercare di dialogare insieme. Si apre una nuova fase di confronto tra gli operatori”, prosegue il vicepresidente Trade policy Us Dairy.

Si tratta di un accordo che protegge i produttori italiani e i consumatori americani. Ma non solo. A trarne beneficio sono anche gli stessi produttori americani. Perché?

“Si tratta di un accordo globale perché si stava litigando sul deposito dei marchi. Si verificano molti problemi in tutto il mondo in mancanza di accordi. Occorre riconoscere i diritti di ognuno ovunque”, prosegue. “Voi in Italia riconoscete che il termine ‘Mozzarella’ descrive un tipo di formaggio mentre noi in Usa riconosciamo che ‘Mozzarella di Bufala campana Dop’ ha un carattere distintivo e definisce il solo prodotto regolato dal disciplinare e il suo territorio”.

“Definire il termine ‘Mozzarella’ è importante per i produttori americani perché si definisce una volta per tutte un tipo di formaggio. Il produttore americano ora sa che Mozzarella è un tipo di formaggio definito nel Codex ed è un’apertura per un dialogo con altri consorzi che hanno casistiche simili. Come il Pecorino e Provolone”, continua ancora il direttore del Consorzio dei Nomi Comuni.

La ‘Mozzarella’ è il secondo formaggio per volumi di vendita negli Stati Uniti sebbene gli Usa rappresentino solo il 7% dell’export di ‘Mozzarella di Bufala Dop’.

“La Mozzarella è un formaggio molto amato dagli americani ed è il secondo per volume di vendita negli Usa. Sta crescendo molto negli Stati Uniti”, spiega Castaneda. “Noi facciamo una netta differenza tra mozzarella fresca e la mozzarella per la pizza. La mozzarella di Bufala Dop rappresenta una eccellenza di questo importante settore merceologico. E questa collaborazione – conclude – servirà per comunicare ai consumatori americani le differenze e le varie tipologie di prodotto”.