CREA, DIMESSI TUTTI I MEMBRI DEL CDA. CONTINUANO ISPEZIONI GDF

Verso la soluzione per il Crea, che – secondo quanto previsto dallo statuto firmato dall’allora ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – per essere commissariato ha bisogno delle dimissioni dei membri del Consiglio di amministrazione. Hanno rassegnato le dimissioni Michele Pisante e Alessandra Gentile (vicepresidente), di nomina ministeriale. Da quanto apprende AGRICOLAE si sarebbero dimessi, anche se la notizia ancora non è ufficiale, anche Marco Remaschi, di nomina delle regioni e Domenico Perrone, di rappresentanza scientifica, che aveva mandato la mail mostrando nei giorni scorsi dubbi in tal senso. Resta invece in carica – senza dimettersi – il presidente attualmente indagato e già agli arresti domiciliari, Salvatore Parlato. Arresti però che sembrano essere stati tolti.

Le indagini della Guardia di Finanza, da quanto apprende AGRICOLAE, sono ancora in corso con nuove ispezioni presso la sede dell’ente di ricerca.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la comunicazione interna Crea:

comunicazione per il personale CREA




MIPAAFT: RITROVATA XYLELLA FASTIDIOSA IN TOSCANA, IL CEPPO È DIVERSO DA QUELLO PUGLIESE. REMASCHI: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

Il Servizio fitosanitario regionale della Toscana, nel corso del monitoraggio ufficiale per Xylella fastidiosa, ha rinvenuto per la prima volta sul territorio regionale, nel comune di Monte Argentario, un focolaio di Xylella fastidiosa, un batterio che attacca alcune specie vegetali sensibili portandole al disseccamento. Dai primi accertamenti è emerso che il batterio ritrovato appartiene alla sottospecie Multiplex, differente da quella pugliese, una sottospecie finora mai rinvenuta in Italia ma presente in Francia (Regioni Corsica e PACA) e in Spagna.

La positività al batterio è stata rilevata su 41 piante arboree ed arbustive a seguito di oltre 1000 rilievi effettuati nell’area interessata, situata nei dintorni dell’abitato di Porto Santo Stefano, particolarmente isolata dal resto del territorio toscano per la presenza della laguna di Orbetello che la separa dalla terraferma. Tra le piante trovate infette, 13 ginestre, 11 poligala mirtifolia, tre mandorli, due calicotome, un rosmarino, una lavanda, un cisto, e un eleagno.

Le numerose analisi non hanno assolutamente evidenziato infezioni a carico di Olivi.

Per ora non si conosce l’origine dell’infestazione, ma tra le ipotesi più accreditate vi è quella dell’introduzione nella zona di piante infette o il trasporto di insetti vettori della malattia, provenienti da località poste al di fuori del territorio italiano.

Data la pericolosità del batterio per molte specie di piante, si procederà immediatamente all’applicazione delle misure fitosanitarie di eradicazione previste dalla normativa nazionale e unionale. Verrà inoltre istituita un’area delimitata comprendente la zona infetta interessata, dove ricadono le piante colpite, e una zona cuscinetto circostante di 5 km dove verrà svolta un’attenta sorveglianza. All’interno dell’area sarà condotto un monitoraggio costante per escludere la presenza di ulteriori piante infette che, se ritrovate, saranno rimosse insieme a tutte le piante con sintomi sospetti entro un raggio di 100 metri, poiché potenzialmente infette. Inoltre, sarà disposto il blocco della movimentazione delle piante sensibili al di fuori dell’area delimitata. Le azioni di controllo ed eradicazione saranno facilitate dalla conformazione geomorfologica del territorio in questione che, oltre ad essere di piccola estensione, è costituito da una piccola penisola quasi completamente circondata dal mare e dalla laguna, il che garantisce una limitazione naturale delle potenziali vie di diffusione.

Il rinvenimento tempestivo di questo focolaio dimostra il grande sforzo profuso dal Servizio fitosanitario nazionale per il monitoraggio del territorio nazionale, svolto nella certezza che solo il ritrovamento tempestivo degli organismi nocivi delle piante di nuova introduzione, può permettere la loro efficace eradicazione.

Considerato il pericolo di un ulteriore diffusione del batterio sul territorio nazionale, il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e la Regione Toscana chiedono la massima collaborazione di tutti i cittadini della zona, per facilitare le operazioni di sorveglianza sul territorio e l’attuazione delle misure di eradicazione.

XYLELLA, REMASCHI: IN TOSCANA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

Il Servizio fitosanitario regionale della Toscana, nel corso del monitoraggio ufficiale per Xylella fastidiosa, ha rinvenuto per la prima volta sul territorio regionale, nel comune di Monte Argentario, alcune piante colpite dal batterio che attacca solamente alcune specie vegetali sensibili, portandole al disseccamento. Dai primi accertamenti è emerso che il batterio ritrovato appartiene alla sottospecie Multiplex, differente da quella pugliese, una sottospecie finora mai rinvenuta in Italia ma presente in Francia (Regioni Corsica e PACA) e in Spagna.

“La Regione si è attivata sin dal 2013, a seguito dell’emergenza Xylella in Puglia. Da oltre 4 anni compie controlli preventivi molto scrupolosi su tutto il territorio regionale, circa 10 mila ad oggi”, ha detto l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi. “Proprio questo sistema di vigilanza continua, da parte del servizio fitosanitario regionale, ci ha consentito di individuare in maniera precoce il minimo segnale di presenza di piante colpite garantendo così interventi tempestivi di controllo ed eradicazione”.

“Siamo fiduciosi di un esito positivo della vicenda anche in virtù del fatto che le numerose analisi compiute non hanno assolutamente evidenziato infezioni a carico di olivi sul nostro territorio. Inoltre l’area interessata è situata nei dintorni dell’abitato di Porto Santo Stefano, zona particolarmente isolata dal resto del territorio toscano per la presenza della laguna di Orbetello che la separa dalla terraferma e non vede la presenza di particolari aree agricole sensibili. Il che garantisce una limitazione naturale delle potenziali vie di diffusione”.

Per ora non si conosce l’origine dell’infestazione, ma tra le ipotesi più accreditate vi è quella dell’introduzione nella zona di piante contagiate o il trasporto di insetti vettori della malattia, provenienti da località francesi o spagnole. La positività al batterio è stata rilevata su 40 piante arboree ed arbustive a seguito di oltre 1000 rilievi effettuati nel 2018. Tra le piante trovate infette ci sono ginestre, poligale mirtifolia mandorli e calicotome.

“Il rinvenimento tempestivo di questo focolaio dimostra il grande sforzo profuso dal Servizio fitosanitario regionale per il monitoraggio del territorio grazie al quale è possibile un’efficace eradicazione”, ha continuato Remaschi. “Questo è possibile applicando le misure fitosanitarie previste dalla norma nazionale ed europea, ovvero distruggendo le piante colpite con sintomi sospetti e nelle immediate vicinanze, e istituendo una zona cuscinetto nei 5 km circostanti da sorvegliare attentamente”.

All’interno di quest’area sarà condotto un monitoraggio costante per escludere la presenza di ulteriori piante infette e sarà disposto il blocco della movimentazione delle piante sensibili. Le azioni di controllo ed eradicazione saranno facilitate dalla conformazione geomorfologica del territorio in questione, peraltro di piccola estensione.




VINO, TOSCANA: BANDO DA 8 MLN PER LA PROMOZIONE SUI MERCATI MONDIALI

VINO TOSCANA

OCM

Otto milioni di euro a disposizione per promuovere il vino toscano sui mercati internazionali. E’ questo il contenuto del bando “OCM Vino – Promozione” che si è aperto in questi giorni. Il bando, promosso dalla Regione Toscana e finanziato con le risorse comunitarie, prevede l’assegnazione di contributi per lo svolgimento di campagne di promozione dei vini toscani, sui mercati internazionali esterni all’Unione Europea. “E’ una opportunità importante per tutta la filiera vino toscano”, evidenzia l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. “Questi contributi possono aiutare le nostre denominazioni a rafforzarsi sui mercati e a favorire l’apertura di nuove relazioni”. Possono partecipare al bando varie tipologie di soggetti come le organizzazioni professionali e interprofessionali, le organizzazioni di produttori di vino, i consorzi, i produttori, soggetti pubblici. La misura del contributo per la promozione sui mercati esteri è commisurata alla tipologia di azioni previste e varia da un contributo minimo di 50,000 euro e un massimo di 500mila euro. Il contributo dovrà essere destinato a coprire fino ad un massimo del 50% delle spese sostenute per:azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione, e infine studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line, sul sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.A, entro e non oltre le ore 13:00 del 13 novembre prossimo.