Governo, Meloni chiede il Mipaaf. Alla Camera in bilico Molinari mentre prende quota Giorgetti, fuori da Esecutivo. Resta nodo Ronzulli

Le grandi manovre per la formazione del governo sembrano essere alle battute finali. A partire dalle elezioni del presidente di Camera e Senato. La quadra è stata trovata su Ignazio La Russa come seconda carica dello Stato, mentre cresce l’incertezza per Riccardo Molinari, già capogruppo Camera della Lega, che fino alle prime ore del mattino tutti davano alla guida di Montecitorio. Potrebbe rientrare il nome di Giancarlo Giorgetti che da quanto apprende AGRICOLAE non dovrebbe far parte della squadra di governo.

Sempre da quanto si apprende sembrerebbe che – a fronte delle numerose richieste avanzate dalla Lega – Giorgia Meloni abbia chiesto il ministero  delle Politiche agricole per Fratelli d’Italia, che tra le sue fila può contare su diversi ‘veterani’ agricoli: Luca De Carlo, già responsabile nazionale Agricoltura, Maria Cristina Caretta, già capogruppo in Comagri Camera, Marco Cerreto, neoeletto proveniente dal Mipaaf o Raffaele Fitto, già ministro degli Affari regionali nel governo Berlusconi 2008-2011, Giacomo La Pietra già capogruppo Comagri Senato.

Se il dibattito interno alla Lega dovrebbe chiudersi entro la giornata di oggi, sembra che quello degli azzurri debba durare ancora del tempo a causa del nodo Ronzulli sul quale Silvio Berlusconi non è intenzionato a cedere di un centimetro.

 




INTERROGAZIONE MOLINARI, LEGA CAMERA, SU INIZIATIVE MISE PER AIUTARE AZIENDE COLPITE DA MALTEMPO

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00322

presentato da

MOLINARI Riccardo

testo presentato

Martedì 13 novembre 2018

modificato

Mercoledì 14 novembre 2018, seduta n. 83

MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D’ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MARCHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, SALTAMARTINI, SASSO, SEGNANA, STEFANI, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, ZANOTELLI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. – Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che:
l’eccezionale maltempo che nelle ultime settimane ha colpito il Paese dal Trentino all’alto Piemonte, dalla Liguria al Veneto, fino al Sud Italia, ha provocato danni al sistema produttivo italiano per centinaia di milioni di euro;
si pensi, per fare qualche esempio, al fermo di Luxottica negli stabilimenti di Agordo, Cencenighe, Pederobba e Sedico; all’acqua alta eccezionale a quota 156 centimetri a Venezia, che ha determinato danni agli esercizi pubblici stimati in circa 20 milioni di euro; ai danni in Friuli Venezia Giulia, che, con riferimento alle sole infrastrutture pubbliche, sono stati quantificati attorno ai 500 milioni di euro; ad aziende del nuorese, cui il vento ha scoperchiato capannoni e locali agricoli, provocando la morte di diversi capi bestiame; al basso Lazio, dove le immagini di Terracina e delle aziende di Fondi e Sperlonga dopo l’ondata di maltempo hanno suscitato grande attenzione mediatica per l’entità dei danni provocati; in Sicilia, dove 94 giorni di pioggia intensa in nove mesi hanno messo in ginocchio l’intero settore agricolo; al cedimento della parte superiore della diga del porto a Rapallo; ai negozi, ai ristoranti, alle strutture balneari completamente distrutte sul lungomare ligure; ai macchinari rovinati, alla merce deteriorata, alle pulizie straordinarie e alla chiusura forzata delle attività –:
se e quali iniziative il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda promuovere per aiutare il settore produttivo delle regioni più colpite dal maltempo.
(3-00322)