Il futuro dell’agricoltura in Europa: la visione del PPE. Il 15 aprile conferenza a Roma

Il prossimo 15 aprile alle ore 9 si terrà a Roma, presso l’hotel Shangri-La, la conferenza dal titolo: “Il futuro dell’agricoltura in Europa: la visione del PPE”. L’evento ha l’obiettivo di presentare e condividere con gli agricoltori la risposta del Gruppo PPE alle ingenti sfide che attendono il futuro dell’agricoltura europea. I lavori si concluderanno con l’intervento del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Segretario Nazionale di Forza Italia, Antonio TAJANI.

“Il Gruppo PPE – spiega l’On. Salvatore DE MEO, Membro della Commissione “Agricoltura e Sviluppo rurale” al Parlamento europeo e promotore dell’iniziativa – si batte per una politica agricola dell’UE più forte e concreta, lontana da approcci ideologici, che sappia coinvolgere e rendere protagonisti i nostri agricoltori nella lotta ai cambiamenti climatici senza pregiudicare la nostra sicurezza ed autonomia alimentare; una politica agricola innovativa sostenuta da finanziamenti adeguati soprattutto per le piccole e medie imprese, quelle giovani e quelle familiari”. La conferenza si compone di due panel con esponenti illustri del mondo imprenditoriale agricolo e relatori di eccellenza tra cui il capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, Fulvio MARTUSCIELLO, il coordinatore PPE della Commissione “Agricoltura e Sviluppo rurale” al Parlamento europeo, Herbert DORFMANN, il Segretario della Commissione “Agricoltura” della Camera dei deputati, Raffaele NEVI, il Vicepresidente della Commissione “Ambiente, territorio e lavori pubblici” della Camera dei deputati, Francesco BATTISTONI. L’evento, inoltre, è arricchito dalla partecipazione di esponenti del Gruppo PPE di nazionalità straniera quali il Vicepresidente Siegfried MUREŞAN, l’eurodeputata Membro della Commissione “Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare” e della Commissione “Agricoltura e Sviluppo rurale” Christine SCHNEIDER e l’eurodeputato Membro della Commissione “Agricoltura e Sviluppo rurale”, Colm MARKEY.
I giornalisti, i telecineoperatori, e i fotografi, per partecipare alla conferenza stampa, dovranno mandare una email con richiesta di accredito all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] entro le ore 18 di domenica 14 aprile. La email dovrà riportare – oltre ai dati anagrafici e agli estremi di un documento di riconoscimento valido – i riferimenti delle attrezzature di ripresa.




VIVI4ROMA: Protocollo Intesa tra Crea e Comune Roma per nuove alberature resistenti ai cambiamenti climatici

Mercoledì 10 aprile alle ore 10:00, l’Assessora all’Ambiente del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi, verrà a visitare il centro Foreste e Legno del CREA, presso l’Azienda sperimentale “Ovile” di Roma, per approfondire e verificare lo stato di avanzamento delle attività condotte dal centro di ricerca, secondo l’accordo firmato dall’Amministrazione capitolina con il CREA, relativo alla produzione vivaistica sperimentale e alla riforestazione urbana per scegliere, produrre e impiantare alberi resilienti ai cambiamenti climatici.




Cia a Roma con Libera “contro tutte le mafie”

Affermare i valori di legalità e giustizia e dire “no” a criminalità e corruzione. Per questo Cia-Agricoltori Italiani, con la sua Ong ASeS, anche quest’anno è accanto a Libera per celebrare a Roma, al Circo Massimo, la XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

“Vogliamo dare il nostro contributo per costruire un modello di sviluppo alternativo alla logica del sopruso e del ricatto”, ha spiegato la presidente di ASeS-Cia, Cinzia Pagni, che è intervenuta dal palco per leggere i nomi delle vittime, insieme ai familiari e alle associazioni coinvolte. “Ricordiamo che l’agricoltura può rappresentare un’opportunità per un futuro di dignità e di rispetto -ha aggiunto Pagni-. In questi anni le terre confiscate alle mafie sono tornate, con le cooperative di Libera Terra a cui Cia dà un sostegno tecnico dal 2001, a produrre frutti e sapori per la collettività. Con un doppio risultato: contribuire a combattere la malavita organizzata e offrire nuove occasioni di lavoro, soprattutto ai giovani, in aree come il Sud dove la disoccupazione tocca punte molto alte”.

Per tutto l’evento, Cia ha regalato dal suo stand cappellini e palloncini a migliaia di studenti accorsi in massa per Libera.




Giornata foreste; Pezzoli (Odaf Roma), nella Capitale 300mila alberi, in area metropolitana copertura forestale 136mila ettari

“Roma è una delle città più green d’Europa. Con un patrimonio – per citare solo quello comunale – di oltre 300 mila alberi e più di 42 milioni di metri quadrati di verde, custodisce alberi storici di particolare bellezza e rarità. Ma non solo. Anche il territorio metropolitano di Roma presenta un patrimonio arboreo, dei grandi alberi che rappresentano un elevato valore non soltanto dal punto di vista strettamente botanico ma anche storico-culturale e paesaggistico.  Nell’area metropolitana le foreste si estendono per oltre 136 mila ettari”.

E’ quanto dichiara Flavio Pezzoli, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Roma e provincia, in occasione della Giornata internazionale delle foreste che si celebra oggi.

“Censiti in tale contesto – aggiunge Pezzoli –  186 esemplari arborei appartenenti a 30 specie, 22 generi, 16 famiglie. Tra i più diffusi: leccio (Quercus ilex),  (Pinus pinea), cedro del Libano (Cedrus libani) , roverella (Quercus pubescens), cipresso (Cupressus sempervirens). Insomma, un patrimonio incredibile da tutelare”.

“Dobbiamo occuparci delle foreste – continua Pezzoli – non solo quando cade un albero, o scoppia un incendio in un bosco, ma deve essere uno vero e proprio stile di vita, che metta al centro la tutela dell’ambiente e del nostro patrimonio arboreo. In questo è fondamentale partire dalle scuole per aiutare le nuove generazioni ed essere sempre più green”.



“Tenga il resto”, progetto contro lo spreco alimentare nei ristoranti di Roma di Cial e Roma Capitale

Contrastare lo spreco alimentare promuovendo le buone pratiche di recuperare il cibo non consumato attraverso il coinvolgimento della rete dei ristoranti di Roma. E’ l’obiettivo di “Tenga il resto”, il progetto promosso dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma capitale con il supporto del Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (CIAL) e l’adesione della Federazione Pubblici Esercizi di Roma e Provincia (Fipe Confcommercio) dellaFederazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici di Roma e Lazio (FiepetConfesercenti) e di Slow Food con l’obiettivo di coinvolgere la rete dei ristoranti di Roma nelle azioni volte a ridurre lo spreco alimentare.

Il progetto è stato presentato in Campidoglio dall’Assessora all’Agricoltura, Ambiente Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi e dal Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne CIAL Stefano Stellini con l’Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli, il Presidente di Fiepet-Confesercenti Claudio Pica, il Presidente Fipe-Confcommercio Sergio Paolantoni e la Presidente di Slow Food Italia Barbara Nappini.

Il cuore del progetto è la distribuzione ai ristoranti di una speciale vaschetta in alluminio, con la quale i clienti possono portare a casa il cibo non consumato,prevenendone lo spreco.

CIAL ha contribuito al progetto con una donazione a Roma Capitale di 300.000 vaschette in alluminio per un totale di 1.500 kit composti da 200 vaschette, 100 buste per la consegna del contenitore ai clienti e materiale informativo per dare evidenza dell’adesione del ristorante a “Tenga il Resto”. Il Consorzio, inoltre, predisporrà un portale dedicato che consentirà, in una prima fase, l’adesione al progetto di 100 ristoranti che potranno registrarsi e fare richiesta dei kit (questo il link di riferimento: https://www.cial.it/tenga-il-resto-roma/).

L’alluminio è infatti riciclabile al 100%, tanto che la vaschetta, dopo più utilizzi, se correttamente conferita nella raccolta differenziata, può rinascere e trasformarsi per infinite volte in tanti oggetti di uso comune. È inoltre il materiale che più di qualunque altro offre un’eccellente barriera alla luce, ai batteri, all’aria, ossigeno e al vapore. Va da sé che, quando è utilizzato come packaging alimentare, si rivela molto utile per la conservazione del prodotto contenuto, minimizzando di conseguenza la produzione di rifiuto organico.

Secondo alcune stime, un terzo di tutti gli alimenti prodotti nel mondo destinati al consumo umano, pari a 1,3 miliardi di tonnellate, è perso o sprecato. È stato calcolato che i rifiuti alimentari prodotti lungo tutta la catena di approvvigionamento nell’Unione per l’anno 2021 sono stati 130 kg per abitante, pari a circa 1 kg di rifiuti alimentari pro capite ogni tre giorni. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il cibo sprecato in Europa, potrebbe nutrire 200 milioni di persone.

Con l’introduzione del Green Deal europeo nel dicembre 2019, l’Unione Europea ha ribadito il proprio impegno a dimezzare gli sprechi alimentari generati nel commercio al dettaglio e dai consumatori entro il 2030, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Nel 2020, la Commissione ha definito una serie di politiche e di strumenti volti a ridurre gli sprechi alimentari nel quadro del Piano d’Azione per l’economia circolare e della strategia “Dal produttore al consumatore”, due elementi fondamentali del Green Deal.

In linea con questo cammino tracciato dall’Unione Europea, Roma Capitale persegue il contrasto allo spreco alimentare agendo attraverso la promozione del recupero e della distribuzione delle eccedenze alimentari attraverso la rete del terzo settore e con azioni di sensibilizzazione verso comportamenti sostenibili. Dati recenti evidenziano che a Roma ogni anno si sprecano oltre 26 chilogrammi di cibo per abitante ma non vi sono rilevazioni specifiche per il comparto della ristorazione che il progetto prevede di coinvolgere.

“Con il progetto ‘Tenga il Resto’ si aggiunge un importante tassello al lavoro che l’amministrazione ha intrapreso per mettere in campo azioni concrete volte al contrasto dello spreco alimentare uno dei temi principali su cui è impegnato il Consiglio del Cibo di Roma.

La riduzione degli sprechi non ha solo un’importante valenza sociale ma ha anche importanti ricadute sul fronte della sostenibilità ambientale. Desidero ringraziare, anzitutto, il CIAL per aver reso possibile il progetto con la donazione delle vaschette e con il supporto operativo attraverso il portale dedicato. Un progetto reso innovativo anche grazie al prezioso supporto delle Associazioni di categoria Fipe e Fiepet e a Slow Food che, attraverso la rete della ristorazione, svolgeranno un ruolo fondamentale di sensibilizzazione ed educazione alimentare. Favorire il recupero dei pasti non consumati significa, infatti, incidere su fattori culturali e abitudini che in altre parti d’Italia e in Europa si sono affermati e che nella nostra città hanno bisogno di essere maggiormente promossi e diffusi”, ha dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.

“In un mondo in cui la sicurezza alimentare, purtroppo, non è ancora garantita per tutti lo spreco di cibo risulta oggi essere un paradosso inaccettabile. È una questione di vitale importanza sociale ma anche di sostenibilità ambientale: limitare lo sperpero degli alimenti garantisce infatti anche una riduzione di emissioni di gas serra per produrne di nuovi e una minore pressione sulle risorse naturali. Il nostro Consorzio ogni giorno agisce non solo per stimolare il riciclodegli imballaggi in alluminio ma anche per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del risparmio e del recupero di materia e di energia.” – sottolinea Stefano Stellini, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di CIAL“L’iniziativa ‘Tenga il Resto’ ci vede impegnati nell’offrire ai ristoratori le vaschette in alluminio per consentire ai loro clienti di portare a casa il cibo non consumato.”

 

 

 




Protesta dei trattori, doppio fronte manifestanti tra Sanremo-Roma. Stasera sfilata sul GRA e lettura di un comunicato al Festival. VIDEO

Il movimento di protesta dei trattori prosegue le manifestazioni contro le politiche Ue sull’agricoltura sul doppio fronte. A Roma, dopo l’annullamento della manifestazione prevista a piazza San Giovanni, ridotta a una piccola delegazione di quattro trattori che è sfilata lungo le strade la Capitale, rimane il presidio permanente nel parcheggio adiacente via Nomentana, accanto al GRA. Qui gli agricoltori in protesta hanno annunciato di non voler andare via e chiedono l’apertura di un tavolo tecnico con il Governo. Intanto, in mancanza di risposte, questa sera potrebbe esserci una sfilata di oltre 500 trattori, a partire dalle 20, lungo il Raccordo Anulare.

La protesta è legata sia alle politiche agricole europee, ritenute penalizzanti per il settore, sia per la ridotta remunerazione percepita da chi coltiva e alleva, giudicata insufficiente rispetto ai prezzi finali applicati ai consumatori.

I rappresentanti degli agricoltori in protesta non saliranno sul palco del Festival di Sanremo. La Rai non avrebbe dato l’autorizzazione, dopo l’apertura del conduttore Amadeus in occasione della conferenza stampa di presentazione. Questa era quindi tutto potrebbe limitarsi alla lettura di un comunicato condiviso. I trattori sono comunque arrivati nella cittadina ligure, dove è un corso un presidio, organizzato dal Collettivo Agricoltori autonomi Alessandria-Asti, che durerà fino al pomeriggio, ma anche a Sanremo c’è forte incertezza: se questa non dovesse essere letto il testo previsto potrebbero arrivare nuovi mezzi agricoli da Lombardia, Liguria e Piemonte.




Federcaccia: inaugurata a Roma la nuova sede nazionale




Il Car festeggia Vent’anni, al centro qualità e digitalizzazione per puntare alla sovranità alimentare. VIDEOINTERVISTE DI: Lollobrigida, Pallottini, Gualtieri

Si sono svolte oggi le celebrazioni per i 20 anni del Centro Agroalimentare di Roma (CAR). Molti i temi al centro dell’incontro svoltosi a Guidonia alla presenza, tra gli altri, del neo ministro alle Politiche Agricole e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Diventare punto di riferimento per tutto il mondo produttivo, non solo dei prodotti ortofrutticoli e ittici, avviare un polo formativo per i mestieri della filiera agroalimentare e incrementare l’integrazione con i mercati rionali. Il CAR, il primo Mercato all’Ingrosso d’Italia, guarda in maniera lucida al futuro nel giorno di celebrazione dei propri Vent’anni.

Di seguito gli interventi: 

Car, Lollobrigida: Sovranità alimentare mette al centro agricoltore e produzione di qualità. Ora portare avanti battaglia su Nutriscore e cibo sintetico. VIDEOINTERVISTA

20 anni di CAR, Pallottini: mercato di Roma leader in Italia ed Europa, ma puntiamo sulla tecnologia e la formazione. VIDEOINTERVISTA

Car, Gualtieri: Polo di qualità e avanguardia, tra i più importanti in Ue. Lavoriamo a ulteriore sviluppo. VIDEOINTERVISTA

20 anni di CAR, Pallottini: siamo tradizione e modernità, puntare su sostenibilità e digitalizzazione

Car: valorizzare la commercializzazione dei prodotti locali e nazionali per garantire la sovranità alimentare

 

 

 




Car, Gualtieri: Polo di qualità e avanguardia, tra i più importanti in Ue. Lavoriamo a ulteriore sviluppo. VIDEOINTERVISTA

“Il Car è un polo all’avanguardia, di grandissima qualità e già costituisce una delle realtà più importanti d’Europa. Consente inoltre di avere una filiera che porta cibo di qualità sulle tavole dei romani e non solo. Adesso stiamo lavorando per un progetto di sviluppo molto ambizioso sostenuto dalla città metropolitana di Roma, dalla regione Lazio e dal comune di Guidonia che amplierà questa struttura, valorizzando anche il tessuto archeologico con un parco archeologico e dei progetti contestuali, ma soprattutto consentirà a questa struttura di eccellenza di potenziarsi ulteriormente e di costituire un tassello importante della filiera agroalimentare di qualità che per noi è fondamentale. Stiamo lavorando molto sulla dimensione agricola di Roma e il Car da questo punti di vista è un assoluto protagonista”.

Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in occasione della celebrazioni per i 20 anni del Centro Agroalimentare di Roma (CAR).




Roma Riparte, al via la II°Conferenza cittadina sull’Agricoltura. VIDEOINTERVISTE DI: Gualtieri, Pallottini e Alfonsi

Dopo oltre quarant’anni si è tenuta quest’oggi la seconda grande conferenza cittadina sull’agricoltura della Capitale: “Roma Riparte – Agricola, Sostenibile, Equa”. L’evento mette al centro la vocazione agricola della città, nell’intento di contribuire attivamente alla crescita economica e all’incremento della qualità della vita a Roma, comune agricolo più grande d’Europa: attraverso l’economia circolare, la filiera corta, la tutela dell’ambiente naturale, la salvaguardia della biodiversità, l’accesso alle terre e la costruzione di una società più equa.

Di seguito gli interventi: 

Roma Riparte, II°Conferenza cittadina sull’Agricoltura. Gualtieri: ridare centralità alle politiche agricole per garantire lavoro, coesione sociale e sostenibilità

II°Conferenza cittadina Agricoltura, Pallottini: Tra i nostri obiettivi la valorizzazione produzione locale. Importante il ritorno dei giovani nel settore. VIDEOINTERVISTA

Roma Riparte, Alfonsi: l’obiettivo di Roma è raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. VIDEOINTERVISTA

 




Al via la prima spremitura dell’olio dell’antica Roma. Oggi Igp. VIDEOSERVIZIO

A poche settimane dal riconoscimento dell’Olio di Roma Igp da parte della Commissione europea scorre l’olio giallo tra i resti dell’Antica Roma.

Al via la spremitura nel parco del Colosseo in un frantoio collocato da Unaprol e Coldiretti all’ombra dell’Arco di Tito che darà vita all’olio degli antichi romani, dopo il riconoscimento dell’Igp Roma da parte dell’Unione europea. Una oasi dell’olio rinata grazie alla collaborazione tra il Parco Archeologico del Colosseo, Coldiretti e Unaprol, che provvedono alla cura degli alberi e alla raccolta delle olive nel pieno rispetto del loro ruolo paesaggistico e del contesto storico, oltre che della sostenibilità, con la produzione di un olio unico al mondo.

“La rinascita parte proprio dal parco del Colosseo con il primo olio Igp di Roma dopo l’iscrizione in gazzetta ufficiale europea. Sicuramente oggi è un momento culturale, dove la cultura dà una possibilità alla produzione con l’innovazione”, spiega ad AGRICOLAE David Granieri, presidente Unaprol. “Dai territori possiamo ripartire – spiega – tenendo però a mente un dato: la produzione di olio è calata del 46% negli ultimi 30 anni, passiamo da 670 milioni di chili prodotti a 350 mln di chili mediamente. Dobbiamo allora fare in modo di tornare a crescere nelle produzioni perché siamo un grande paese consumatore ed esportatore di olio. Possiamo ripartire dalle denominazioni d’origine con 42 Dop e 7 Igp che per il 50% vengono esportate, con una crescita del 55% a valore e questo significa ricchezza territoriale”.

Nel Parco archeologico del Colosseo nel paesaggio del Colle Palatino sono presenti ulivi di diversa epoca come accadeva nell’antichità. La civiltà romana – evidenziano Coldiretti e Unaprol – fu quella che più d’ogni altra contribuì alla diffusione dell’olivo e al perfezionamento delle relative tecniche di coltivazione e di estrazione. L’olio divenne una delle principali ricchezze dei Romani che conoscevano talmente bene il prodotto da mettere a punto tecniche e strumenti rimasti quasi invariati fino al XIX secolo e, per primi, classificarono gli oli in base alle loro caratteristiche organolettiche. Marco Porcio Catone (234-149 a.C.) e Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) scrissero i primi “disciplinari di produzione” olivicoli, delineando i fondamenti teorici e tecnici che ancora oggi sono alla base delle produzioni di oli d’oliva di qualità con una gamma inimitabile di sentori, profumi, sfumature sensoriali e gradi di intensità.

“Questo è il terzo anno che il parco archeologico Colosseo con Coldiretti produce l’olio di Roma, un olio bio e di altissima qualità che ha avuto anche l’Igp e dalle radici antichissime. Con Coldiretti curiamo tutta la filiera, dalla cura degli alberi di ulivo fino alla raccolta e alla produzione dell’olio. Queste attività sono aperte al pubblico e quindi i visitatori possono partecipare. Tutte attività che si pongono all’interno del parco green, un programma rivolto alla eco sostenibilità di tutte le nostre attività. Ed anche oggi il nostro pubblico potrà partecipare alla molitura delle olive e alla produzione dell’olio.”

Così ad AGRICOLAE Alfonsina Russo, direttore Parco Archeologico Colosseo e Domus Aurea nel corso della prima raccolta con spremitura delle olive nel Parco del Colosseo.

L’Italia è la regina dei riconoscimenti di qualità in Europa con il suo patrimonio di 42 Dop e 7 Igp olivicole, pari al 40% delle certificazioni comunitarie, mentre Spagna e Grecia inseguono il nostro Paese a distanza con appena 29 riconoscimenti. Più della metà della produzione nazionale di olii Dop e Igp viene esportata – spiegano Coldiretti e Unaprol – con il valore degli scambi cresciuto del +55% negli ultimi cinque anni, passando da 40 a 62 milioni di euro. Le tre denominazioni più importanti a livello produttivo sono la Dop Terra di Bari, l’Igp Toscana e la Dop Val di Mazara, ma le produzioni di qualità caratterizzano l’intera penisola da Nord a Sud nonostante le difficoltà legate ai cambiamenti climatici che però hanno anche alzato la “linea dell’olio” portandola ridosso delle cime delle Alpi con coltivazioni in Valtellina.

 

“L’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico che vale oltre 5 miliardi con più della metà (55%) degli italiani che ha il cibo come principale motivazione di viaggio, quasi il triplo rispetto a cinque anni fa” spiega il Presidente di Unaprol e vice presidente nazionale di Coldiretti David Granieri nel sottolineare che “la ricerca dei prodotti tipici è un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che può contare anche su cinquemila “Sigilli di Campagna Amica”, da scoprire tutto l’anno grazie alla più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia dagli agricoltori”.

“Il consiglio ai consumatori – suggerisce il responsabile olio di Coldiretti Nicola Di Noia – è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove  è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive”.




Anbi: Roma è la capitale europea a maggiore rischio idrogeologico, ma la campagna elettorale sembra non accorgersene

“Roma è la capitale  più a rischio idrogeologico in Europa, minacciata da circa 400 frane: ad esserne interessati sono un migliaio di ettari, su cui vivono oltre 400.000 abitanti”: a rilanciare il tema per i prossimi giorni di campagna elettorale è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e  la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che propone, anche per la Capitale, quanto già in essere, con generale soddisfazione a Firenze ed a Milano.

“In queste due città è stata valorizzata la funzione di autogoverno del territorio, svolta dai locali Consorzi di bonifica, affidando loro l’assetto idraulico di importanti aste idriche urbane, quali il fiume Arno a Firenze ed i Navigli a Milano. Il risultato è stato non solo un’efficiente manutenzione degli alvei, ma il loro recupero come luoghi di fruizione sociale migliorando, ad esempio, la percorribilità delle sponde.  Sono esperienze presenti anche in altre, numerose  località e che saranno prime protagoniste della Settimana Nazionale della Bonifica dell’Irrigazione, che si terrà in tutta Italia dal 25 Settembre al 3 Ottobre prossimi. Perché non fare altrettanto per i 700 chilometri di canali, che attraversano Roma e per il fiume Tevere, le cui acque oggi sono tornate salubri, grazie alla rete di depuratori, costruita negli anni? Grazie all’Autorità del Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale – ricorda il DG di ANBI – si stanno progettando i cosiddetti laghi della tranquillità a monte della città, pensati per trattenere 60 milioni di metri cubi d’acqua, prima che si riversino sul centro urbano.”

Gargano conclude, appellandosi a tutti i candidati sindaco: “Di fronte alla crisi climatica, è necessario che ciascuno faccia la propria parte, mettendo in campo le migliori risorse per non farsi dettare l’agenda dall’incedere di eventi calamitosi, già subiti anche da Roma e che annualmente comportano  al Paese danni per più di 7 miliardi di euro, oltre all’incalcolabile tributo in vite umane.”




Roma, Patuanelli: nostro candidato è Virginia Raggi. Al ballottaggio sia Zingaretti che Gualtieri la appoggeranno

“Il progetto che Giuseppe presenterà per il Movimento sarà un progetto di rilancio. Non mi sembra che il CentroDestra abbia già presentato tutti i candidati per Roma. Io credo che occorre guardare con oggettività a tutte le problematiche che le forze politiche stanno vivendo”.

Così il ministro Mipaaf Stefano Patuanelli a Porta a Porta in merito alle alleanze M5S-Pd sui candidati di Roma.

“Il nostro candidato sarà Virginia Raggi, sono sicuro che al ballottaggio sia Nicola (Zingaretti ndr) sia Roberto (Gualtieri ndr) appoggeranno Virginia Raggi”, conclude.




Approvata delibera “Food Policy di Roma”, Cursa: Decisione importante e attesa. Realizzare una politica del cibo per rispondere a problemi attuali della Capitale

Dopo anni di attesa e di sollecitazioni, è stata approvata dall’Assemblea Capitolina la delibera per l’attuazione di una “Politica del Cibo” per Roma Capitale, la cosiddetta “Food Policy”.

«È stata assunta una decisione importante: dare vita ad una politica del cibo consentirà di fornire risposte a molteplici problemi sul piano sociale, economico e ambientale, presenti sul territorio di Roma», commenta il professore Davide Marino, responsabile dell’accordo di collaborazione siglato dal Consorzio universitario CURSA con la Città Metropolitana di Roma Capitale per la “Costruzione del Piano del Cibo”.

La delibera, appena approvata, rappresenta l’ultimo tassello di un lavoro portato avanti in questi anni da diverse associazioni, ricercatori universitari, reti e singole personalità riuniti nel “Consiglio del Cibo”, espressione avanzata della società civile, come avviene in molte città europee e mondiali.

«La delibera va a sanare anche una ferita, una mancanza, in quanto il Comune di Roma aveva da diversi anni firmato il ‘Patto di Milano’, ossia l’accordo tra circa 220 città a livello mondiale impegnate a realizzare una politica del cibo nel proprio territorio», spiega il professore Davide Marino.

Porre l’agricoltura e il cibo al centro dell’agenda politica della Capitale significa valorizzare le risorse locali, combattere il consumo di suolo, aumentare l’occupazione qualificata e giovanile sia nella fase di produzione agricola sia in quella di distribuzione, favorendo il contatto diretto tra produttore e consumatori con le filiere corte.

Inoltre non dimentichiamo che la filiera del cibo è responsabile del 25% circa delle emissioni di gas climalteranti: un problema che può essere affrontato combattendo lo spreco alimentare e con una diversa gestione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, ma anche attraverso la promozione di un’agricoltura urbana sostenibile.

Roma è tra i più grandi Comuni agricoli d’Europa, con una superficie agricola totale di 57.948 ettari, pari a circa la metà dei 128.530 ettari totali; nel territorio di Roma Capitale sono presenti circa 2.656 aziende agricole, 127 mercati rionali, oltre 55 Gruppi di acquisto Solidale (GAS) ed esperienze consolidate di economia sociale e solidale e distribuzione alternativa, molte delle quali mettono in rete gli attori del sistema agroalimentare locale in attività finalizzate alla riduzione degli sprechi alimentari.

Infine, sul piano sociale il problema più evidente è quello della povertà alimentare: nel Comune di Roma sono circa 140.000 le richieste di aiuto alimentare delle famiglie all’anno: «la politica del cibo affronta questo nodo non solo in termini di assistenza, ma pensando a una diversa filiera della solidarietà», conclude Davide Marino.




Anbi: inserire la riqualificazione dei corsi d’acqua nei programmi dei candidati sindaci di Roma

“L’esperienza di Firenze, dove sono stati restituiti alla fruibilità urbana, migliorandone la qualità ambientale, tratti del fiume Arno e di suoi affluenti, dimostra che l’esperienza dei Consorzi di bonifica può essere positivamente messa a servizio anche di grandi agglomerati cittadini. Per questo lanciamo la sfida ai futuri candidati sindaci della città di Roma, affinchè inseriscano nei programmi la riqualificazione dei circa 700 chilometri di corsi d’acqua, che attraversano la Capitale”: ad avanzare  la proposta è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), evidenziando come la moderna Bonifica, grazie ad innovazioni come il telecontrollo da remoto delle reti idrauliche,  sia quantomai in sintonia con gli obbiettivi europei della digitalizzazione e della transizione ecologica, indicati tra quelli prioritari del Governo Draghi.

“Vinceremo la sfida del futuro – prosegue il DG di ANBI – solo valorizzando il nostro territorio con le necessarie infrastrutture per  uno sviluppo greenLa moderna manutenzione idraulica, attenta alle esigenze della biodiversità, è esempio di una nuova cultura emergente soprattutto  tra le nuove generazioni come dimostrano nuove tendenze, quali l’urban fishing o la riscoperta degli argini come luoghi di socialità all’aria aperta. Ambiente e ricerca sono le stelle polari di centinaia di progetti, che mettiamo a disposizione per contribuire a  costruire un Paese ecosostenibile ad iniziare dalla sua capitale.”