Auguri per la nomina e buon lavoro all’assessore dell’Agricoltura Gianfranco Satta dal Consorzio di tutela del Pecorino Romano

Il Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP, che oggi si è riunito nel primo consiglio d’amministrazione dopo la riconferma del mandato al presidente Gianni Maoddi per i prossimi tre anni, esprime a Gianfranco Satta sinceri auguri per la nomina alla carica di assessore regionale dell’Agricoltura, augurandogli buon lavoro in un settore chesoprattutto in Sardegna è fondamentale per il presente e strategico per il futuro.

 

“Da parte del consiglio d’amministrazione, di tutti i soci e dellintera struttura consortile c’è la massima disponibilità a collaborare e interagire nell’unico interesse di un comparto portante dell’economia della Sardegna, e non solo all’interno della realtà agroalimentare”, dice il presidente Maoddi.

 

Nel comparto del Pecorino Romano sono coinvolte dodicimila aziende e 25mila addetti, per una ricaduta economica di 600 milioni di euro all’anno.

 

“Numeri che rivelano l’enorme valore che il nostro prodotto, esportato e apprezzato in tutto il mondo, riveste per l’economia dell’isola e più in generale delle zone di produzione. Per questo siamo pronti a mettere in campo, in piena collaborazione con l’assessore, tutte le strategie di ulteriore valorizzazione di questo patrimonio unico. Auguriamo intanto buon lavoro all’assessore Satta – conclude Maoddi – oggi chiamato a rispondere a sfide importanti per il futuro della nostra regione”.




Gli auguri di buon lavoro del Centro Studi Agricoli al neo assessore all’agricoltura Gianfranco Satta

Il Centro Studi Agricoli con il suo Presidente Tore Piana, esprime  i migliori auguri di buon lavoro al neo Assessore regionale all’Agricoltura On.Gianfranco Satta, persona che riteniamo preparata, seria e competente per ricoprire la carica di Assessore regionale all’Agricoltura. Il Centro Studi Agricoli conferma la piena collaborazione con l’On. Gianfranco Satta  mettendogli  a disposizione gratuitamente la propria struttura . Convinti che le annose problematiche che in questi ultimi periodi hanno colpito il comparto agricolo Sardo, possano essere risolte e si possa guardare il futuro dell’Agricoltura  e dell’allevamento Sardo  con ottimismo e fiducia e si possa così guardare al vero rilancio economico di tutta l’agricoltura e l’allevamento Sardo in modo particolare l’Agroalimentare . A breve come Centro Studi Agricoli chiederemo un incontro con l’Assessore Satta per analizzare insieme le problematiche ma anche le azioni di rilancio del comparto, proposte dal CSA stesso, conclude Tore Piana




Pecorino Romano Dop in Sardegna. I primi dati della campagna 2023/24. Focus del Centro Studi Agricoli

Prima analisi , del Centro Studi Agricoli , sui dati dei primi 5 mesi delle produzioni del Pecorino Romano Dop per la stagione 2023/2024. Una stagione che ha segnato per alcune zone della Sardegna un situazione di marcata siccità ( vedasi la Baronia ed alcune zone dell’Ogliastra)  dove non piove da mesi e dove l’erba dei pascoli non è cresciuta e gli allevatori di questi territori sono ancora oggi costretti a alimentare il proprio bestiame esclusivamente con mangimi azzerando il margini del guadagno, pur avendo un prezzo del latte di pecora soddisfacente. Mentre in altri territori della Sardegna, le piogge sono state soddisfacenti e i pascoli sono ricoperti di erba.  In questi primi 5 mesi ( ottobre 2023/Febbraio 2024) i dati  certificati dal Consorzio Pecorino romano DOP, registrano un aumento del 9% delle produzioni di latte di pecora e del 14,5%  le produzioni del Pecorino romano DOP, ( 124.570 Qli al 29 Febbraio 2024 contro i 109.290 Qli del 2023) . Mentre la resa, in questi primi 5 mesi di produzioni appare leggermente inferiore del 1,4%  ( 5,89 litri per 1 Kg Pecorino Romano Dop nel 2024 rispetto ai 5,84 litri per 1 Kg di PR Dop nel 2023) . Il prezzo  del pecorino Romano DOP a 5 mesi, secondo i dati del CLAL appaiono stabili da oltre due mesi a Euro 12,15 al Kg.  E resta ancora superiore di oltre 2 euro al Kg sul Parmigiano Reggiano DOP a 12 mesi,  Il Prezzo del latte di pecora nel sistema Industriale si attesta sui €. 1,40/1,50 litro mentre nel sistema Cooperativo dovrebbe attestarsi a fine campagna in oltre 1,70/ 1,80 litro.

Seguendo questo trend di produzioni, le proiezioni calcolate dal Centro Studi Agricoli portano a calcolare a fine anno, Luglio 2024,  una produzione totale in aumento rispetto ai  QLi di pecorino romano DOP, in pasta, prodotti nella precedente annata. Una produzione della DOP Sarda, dove le produzioni di anno in anno appaiono sempre in crescita e dove il mercato appare assorbire  l’intera produzione, garantendo un prezzo stabile sia del PR Dop e conseguentemente del prezzo del latte pagato al Pastore Sardo. Oggi comunque, afferma Tore Piana Presidente del Centro Studi Agricoli, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, vi è la necessità di monitorare costantemente la situazione delle produzioni, proseguire con le produzioni elevando  la  qualità del PR DOP abbassando la percentuale di sale, promuovendo verso nuovi mercati il consumo del PR Dop. Dobbiamo riconoscere, senza il minimo dubbio che il mercato si è stabilizzato grazie alle proteste dei pastori sardi del 2019  e grazie alle azioni attuate dal Consorzio Pecorino Romano a favore sia della qualità che nella ricerca dei nuovi mercati. Inoltre a livello Regionale continuiamo a insistere, come CSA  nel dover attivare le funzioni dell’Organismo Professionale OILOS. Organismo inspiegabilmente congelato e inattivo dal giorno del suo riconoscimento.

Secondo sempre Tore Piana, Vi è la necessità che il nuovo Assessore Regionale all’Agricoltura Sardo che verrà nominato nei prossimi giorni, costituisca un tavolo latte Sardegna a regia Regionale, dove si confrontino tutti gli attori della filiera delle tre tipologie produttive, latte di pecora, latte di capra e latte vaccino, almeno una volta ogni tre mesi. A preoccupare il CSA appaiono le possibili conseguenze di eventuali introduzioni di DAZI in USA nel caso ci fosse la vittoria a Presidente degli Stati Uniti di Trump, nel mese di Novembre 2024. Per Tore Piana è urgente che  si avviino le procedure per riconoscere lo stato di siccità e calamità naturale, in quei territori dove le piogge sono state quasi inesistenti, conclude Tore Piana

 




Giornata Acqua, Anbi rilancia denuncia consorzi bonifica Sardegna: campagne all’asciutto ma grandi quantità idriche gettate in mare

“In Sardegna, mentre in alcune zone agricole si sta uscendo dall’emergenza idrica, in altre si applicano restrizioni, lasciando colpevolmente scorrere acqua inutilizzata fino al mare”: è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) a fare propria la denuncia dei Consorzi di bonifica dell’Isola, che annunciano un’immediata richiesta di confronto sulle possibili soluzioni con la nuova Presidente della Regione.

Nel fertile Campidano, ad esempio, il Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale ha annunciato che l’irrigazione sarà ridotta al 70% dell’anno precedente.

“Ad Isili – rende noto il Presidente dell’ente consortile, Efisio Perra – rischiamo di non poter nemmeno aprire la stagione irrigua. Eppure ci sarebbe la possibilità di trasferire la risorsa idrica attraverso l’interconnessione Tirso-Flumendosa, perchè dal lago Omodeo sul fiume Tirso si sta versando acqua in mare, mentre i bacini del sistema Flumendosa-Mulargia sono in grave sofferenza con 200 milioni di metri cubi in meno rispetto al 2023. Esistono le infrastrutture necessarie, realizzate decenni fa, ma serve destinare subito le adeguate risorse economiche per riattivare le pompe e dissetare così le campagne nel Sud dell’Isola come stiamo facendo per il distretto irriguo del Cixerri, dove da Aprile sarà finalmente avviato l’impianto di sollevamento Uta-Nord che, per questioni di competenze, non è mai entrato in funzione dagli anni ’80 del secolo scorso!”

“Realizzare le necessarie infrastrutture ed efficientare quelle esistenti deve essere un primo, doveroso obbiettivo della politica regionale per garantire acqua sia per l’uso potabile che per l’agricoltura, asse portante dell’intera economia della Sardegna” aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.

I più recenti rilevamenti indicano che a Febbraio nei bacini sardi erano presenti 1025 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa il 56,2% del volume di regolazione autorizzato: un incremento di 67 milioni di metri cubi rispetto al mese prima.

“Un passo in avanti dovuto solo a Madre Natura – commenta Gavino Zirattu, Presidente di ANBI Sardegna – Non possiamo, però, confidare solo nella clemenza del meteo per mettere in sicurezza il lavoro nelle campagne.”

Nella Sardegna centrale è dagli anni ’90 che l’ente consorziale promuove studi per aumentare la disponibilità idrica dalla principale fonte: il fiume Posada.

“C’è la necessità di un invaso, a monte di quello di Maccheronis, in corrispondenza della stretta di Abbaluchente, dove confluiscono il rio Mannu e il rio Posada – spiega Ambrogio Guiso, Presidente del Consorzio di bonifica Sardegna Centrale – Il progetto definitivo del nuovo bacino è pronto dal 2004!”

“Nella Nurra, al Nord dell’Isola – indica ancora Zirattu – va realizzato il bacino sul rio Crabolu, tra Pozzomaggiore e Suni, dove potranno essere invasati circa 52 milioni di metri cubi d’acqua, completando così lo schema idrico nel NordOvest dell’Isola, un’ area tra le più penalizzate in termini di disponibilità della risorsa. Nella Giornata Mondiale dell’Acqua – conclude il Presidente di ANBI Sardegna – chiediamo alla prossima Giunta Regionale di assumersi la responsabilità di colmare il ritardo infrastrutturale, che la Sardegna patisce da oltre trent’anni in un comparto strategico per l’economia dei territori.”




Arriva dalla Sardegna il miglior olio d’Europa: Alphabetum di Masoni Becciu è Il Magnifico 2024

Arriva dalla Sardegna Il miglior olio d’Europa, a decretarlo la giuria del premio Il Magnifico, alla sua XII edizione. Alphabetum, dell’azienda Masoni Becciu è un olio che colpisce subito per la sua eleganza e la seducente complessità. Le note principali sono di pomodoro ed erbaceo con un accenno al carciofo che donano amaro e piccante in equilibrio. Assaggiando Alphabetum si assapora il miglior olio del 2024, orgogliosamente sardo, prodotto da uliveti di proprietà della varietà Nera di Villacidro, sulle colline del Cagliaritano.

Si aggiudica il premio Masterpiece – Piccolo Capolavoro, per il miglior campione presentato che  non raggiunge i 1000 litri di produzione, l’olio Cenzino Coratina di Giovanni Marvulli. Un capolavoro di sentori di cicoria fresca e verde di mandorla, con un amaro dosato con cura e dai profumi potenti e affascinanti, coratina da oliveti di proprietà della provincia di Matera, il miglior esempio della Basilicata.

Arriva dall’Istria l’azienda Chiavalon premiata con il Best Oil Hospitality per la miglior ospitalità turistica in ambito Europeo, mentre si aggiudica il Menvra d’Oro l’azienda laziale Quattrociocchi che ha ottenuto il maggior punteggio nel tempo. E’ Ciccolella in Puglia l’ Azienda dell’Anno.  La miglior New Entry arriva dalla Croazia ed è l’azienda OPG Damir Vanđelić.

L’edizione appena conclusa consolida il respiro Europeo della kermesse, una serata densa di momenti importanti caratterizzata dalle persone che portano avanti un duro lavoro nell’interesse del gusto ma, soprattutto della salute di tutti noi” – ha affermato Matia Barciulli,presidente del Premio.

Vi ringrazio per questa iniziativa che rappresenta uno dei progetti più avanzati a livello italiano ed europeo nel settore della cultura olearia” – ha dichiarato Dario Nardella, sindaco di Firenze, nel saluto inviato agli organizzatori.

L’olio è per la nostra regione un punto di riferimento assoluto e, secondo me, anche il prodotto di punta. Sul vino ormai siamo famosi in tutto il mondo, sull’olio qualche piccolo passo in più abbiamo bisogno di farlo, anche se siamo cresciuti tantissimo anche grazie al grande lavoro fatto sui frantoi.” – ha raccontato Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura.

E’ andato all’attore Leonardo Pieraccioni il Premio “Massimo Pasquini” Personaggio dell’Olio dell’anno: “per la sua straordinaria capacità comunicativa benefica, piacevole e vibrante, proprio come le emozioni che sa far scaturire un grande olio.”

Il riconoscimento ai nuovi Ambasciatori dell’Olio, le personalità che hanno rappresentato e divulgato i principi fondanti dell’olio di extra qualità nei vari settori di competenza, è stato consegnato al Delegato Simone Martini, in rappresentanza di  Fondazione ANT, per l’attività di divulgazione delle proprietà nutraceutiche dell’olio nelle diete suggerite per i pazienti assistiti a casa.

Il Magnifico si arricchisce di due nuove preziose ambasciatrici: Svitlana Shchegrykovych, responsabile delle importazioni in Ucraina di Fozzy Group, per la grande professionalità come importatrice di oli di eccellenza,  e Paola Mencarelli, ideatrice e direttore artistico di Florence Cocktail Week, premiata per la sua irrefrenabile energia comunicativa, capace di contaminare e contaminarsi con altri settori, come quello dell’olio di extra qualità.

Il premio Produttore Eroicodedicato allo Chef Fabio Picchi, e riservato a coltivatori e allevatori impegnati in un lavoro eticamente sostenibile, è stato consegnato a Valeria Bruni Giordani di Fattoria il Palazzo a Bruscoli, azienda tutta al femminile che ha saputo realizzare un allevamento naturale dove il ciclo di produzione si chiude con la vendita di carni direttamente dallo spaccio in azienda.

Vero e proprio elisir benefico, base fondante della dieta mediterranea, l’olio non è un semplice condimento, ma un alimento nutraceutico. Per questa importante occasione è diventato ingrediente prezioso di cocktail, realizzati in collaborazione con Florence Cocktail Week e quattro dei più noti Bartender della città: Martina Bonci – Gucci Giardino 25, Edoardo Sandri – Atrium Bar, Four Seasons Hotel Firenze,Alessandro Mengoni – Locale e Diego Rampietti – Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar hanno realizzato  cocktail a base dell’olio vincitore del premio il Magnifico 2024. E’ intervenuto anche Simone Covan, Bar Manager di Santa Cocktail Club e Santa Villa Cora, creatore del cocktail a base dell’olio vincitore del  premio il Magnifico 2023, “Camillo Il Magnifico”.

La XII edizione ha rinnovato la collaborazione con il Banco Alimentare per la donazione di tutte le campionature di olio inviate al concorso e non utilizzate, affinché nemmeno una goccia di questo prezioso alimento vada sprecata e perché la qualità di un elemento così salubre non sia privilegio solo di pochi.

L’evento si è tenuto sul palco del Circo-lo Teatro del Sale con l’obiettivo di rendere l’olio extravergine d’eccellenza un bene prezioso e riconoscibile. Per garantire la segretezza degli assaggi e il corretto svolgimento del processo di selezione del vincitore da parte dei tre panel, l’organizzazione de “Il Magnifico” si è affidata a Valoritalia, ente leader in Italia per la certificazione nel settore agroalimentare.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con Estra, Chiantibanca, Vetreria Etrusca, Valoritalia e con il sostegno di Società Pesciatina d’Olivicoltura,  Vivai Sonnoli-Cinelli, Agromillora, Vetreria Fara e Connecta.

IL PREMIO IL MAGNIFICO

Il Magnifico è un premio indipendente e di respiro internazionale che ha l’obiettivo di valorizzare il lavoro dei produttori di extra qualità olearia europei e mettere in evidenza i migliori oli pronti per chef, buyer, foodies e consumatori di tutto il mondo. Celebrato dal 2013 con una speciale cerimonia di premiazione, grazie al lavoro dell’Associazione Premio il Magnifico, l’oscar dell’olio premia i migliori oli d’Europa con le Stelle EQOO ed incorona un vincitore: il miglior olio presente in commercio per qualità, eccellenza e potenzialità di impatto sul mercato. Il rigoroso ed assolutamente anonimo processo di selezione, attuato dai panel di assaggiatori professionisti di attestata e comprovata esperienza, ha reso il Magnifico un premio ambito dai produttori ed autorevole nel mondo dell’olio di oliva d’eccellenza. www.premioilmagnifico.com




Pecorino Romano, gli auguri del Consorzio di Tutela alla presidente Alessandra Todde

Il Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP si complimenta per la vittoria e augura buon lavoro alla neoeletta presidente della Regione Alessandra Todde, garantendo sin da subito la massima disponibilità e collaborazione necessaria per la valorizzazione di un comparto fondamentale per l’economia della Sardegna e all’interno della realtà agroalimentare.

“Ci auguriamo di poter incontrare al più presto la presidente, certi di trovare in lei numerosi motivi di condivisione nell’analisi dell’attuale situazione e nel mettere a punto le strategie utili, da individuare insieme, per il superamento delle criticità e il rilancio di una realtà produttiva che coinvolge decine di migliaia di famiglie”, dice il presidente Gianni Maoddi. “Auguriamo intanto buon lavoro alla presidente Todde, chiamata a rispondere a sfide importanti per il futuro della nostra regione”.

 

Nel comparto del Pecorino Romano sono coinvolte dodicimila aziende e 25mila addetti, per una ricaduta economica di 600 milioni di euro all’anno.




UCI, Serpillo augura buon lavoro ad Alessandra Todde, nuova Presidente della Regione Sardegna

Il Presidente dellUCI Mario Serpillo saluta la nuova Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, prima donna a governare la regione, augurandole un buon lavoro e auspicando che lAmbiente, lAgricoltura e la Pesca siano temi centrali del suo mandato. La Sardegna ricca di un patrimonio naturale e paesaggistico unico al mondo, la cui biodiversità costituisce un bene prezioso da preservare e valorizzare, conserva tuttoggi tradizioni secolari della sua cultura che affondano le loro radici nel mondo rurale, agricolo e pastorizio.   LUnione Coltivatori Italiani (UCI) – sottolinea il Presidente Mario Serpillo -particolarmente impegnata per la salvaguardia delle arre interne e disagiate, esposte al rischio di abbandono, chiede alla neoeletta Presidente della Regione un profondo impegno al fine di rendere sempre più attrattive le risorse ambientali, agricole e culturali della Sardegna per le giovani generazioni, offrendo loro opportunità occupazionali in una prospettiva di sviluppo sostenibile.




Sardegna, Satta: grazie a lavoro con imprese e territorio riconosciuto valore produzioni sarde. Pecorino Romano in bando indigenti

In vista delle prossime elezioni regionali AGRICOLAE intervista gli assessori uscenti all’Agricoltura per chiedere loro cosa è stato fatto per il settore e quale il programma che si potrebbe attuare in caso di prosecuzione dell’esperienza governativa.

A poche ore dal voto in Sardegna la parola a Valeria Satta, assessore regionale sardo all’Agricoltura e Riforma agro-pastorale.

Quali sono stati i principali risultati raggiunti nel corso del suo mandato e quali le misure che è riuscita a realizzare?

“Un anno e due mesi ad ascoltare il territorio, a visitare le imprese agricole e dell’allevamento, ma anche della pesca, a sentire i bisogni e le esigenze delle persone, dei nostri lavoratori, dei nostri produttori. Penso che questa sia la cosa principale e più importante che una persona che ricopre un ruolo politico deve fare. Quindi con senso del dovere siamo andati in giro per il territorio di tutta la regione.

Si sono risolte delle istanze importanti, come l’emergenza delle cavallette, che avevano purtroppo danneggiato i raccolti dei nostri agricoltori e anche danneggiato con serie difficoltà i nostri allevatori. Una vertenza che è stata risolta. Quindi abbiamo sicuramente lavorato con la nostra agenzia ad un progetto ambizioso, un progetto con la FAO, che è stato poi riconosciuto nei risultati da parte di tutti i sindaci, delle associazioni di categoria. Una collaborazione importante, che ha visto un lavoro costituito e fatto da tutta la Regione Sardegna e questo è stato premiato ed è stato vincente.

Un’altra emergenza è la questione della PAC, che per la Regione Sardegna purtroppo ha portato l’ammanco di 115 milioni di euro, che noi attendiamo dal Governo, e per la quale ho sollecitato il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida.

Quello che chiediamo è la riapertura del tavolo ed è quello che in questi giorni dovrebbe avvenire al Ministero. I 115 milioni sono stati comunque anticipati dal Governo regionale con un emendamento, quindi ci saranno 23 milioni l’anno per compensare le mancanze per il nostro comparto primario.

Intanto è arrivato l’inserimento del Pecorino Romano Dop tra i formaggi a pasta dura nell’elenco dei prodotti destinati agli indigenti. 

Sono molto soddisfatta che il Ministro ci abbia ascoltato e che ci sia stato l’inserimento del Pecorino Romano sui bandi vigenti di Agea, importantissimo riconoscimento per la nostra Regione. Quindi ringrazio anche il presidente del Consorzio Pecorino Romano, Gianni Maoddi, per la collaborazione, perché insieme, istituzioni, presidenti di consorzi, di cooperative, di produttori, di allevatori, nonché anche i nostri bravissimi pescatori, possiamo realmente fare la differenza e si può agire in cooperazione con istituzioni e produttori.

Quali sono stati i suoi ultimi provvedimenti da assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna?

Abbiamo lavorato sulle ultime delibere di questa legislatura sul bando per i bovini da carne, il bando per le razze autoctone in via di estinzione, per noi fondamentali e tante altre azioni che concluderanno questa legislatura con fatti concreti.

Che importanza riveste il settore primario per la Sardegna? 

L’agroalimentare è importantissimo per tutta l’Italia, è fondamentale per l’economia del nostro Paese, e per quella della nostra regione. L’agroalimentare sardo ha avuto, in quest’ultimo anno, un’importanza e un riconoscimento veramente importante, non solo in Italia ma anche all’estero partecipando a numerosi eventi e fiere presenti in tutto il mondo. Siamo andati a Chicago con i nostri vini, i nostri produttori, i nostri consorzi. Abbiamo partecipato a quasi tutte le fiere del formaggio, l’olio, il biologico e tutto quello che concerne i nostri prodotti meravigliosi e di qualità eccellente. Questa è una priorità. La Regione Sardegna ha come focus, come obiettivo principale, quello di investire sulla promozione del territorio”.

Il Pecorino Romano nell’elenco dei formaggi destinati agli indigenti, fornitura per 3,3 milioni




Ocm vino, ecco le graduatorie regionali senza soglie minime: a Gruppo Generali 64 euro per portare vino italiano in Usa, Giappone, Corea

108,15 euro (su un investimento totale di 216 euro) per far conoscere il vino italiano in Canada e 181,69 euro (a fronte di un investimento di 378,53 euro) per farlo conoscere in Cina.

Pronte le graduatorie regionali provvisorie Ocm vino deputate a sostenere il vino italiano all’estero. L’eliminazione delle soglie minime di investimento previste dal nuovo decreto approvato dagli uffici di Oreste Gerini e su cui ha lavorato l’ufficio di Isabella Verardi, sembra aver portato – come si evince leggendo alcune graduatorie dalle quali è possibile accedere a tutti i beneficiari e i relativi importi come quella del Veneto e del Lazio – a finanziamenti di alcune centinaia di euro per portare il vino Made in Italy nel mondo. Anche ad aziende che coprono grandi fette di mercato.

Quando un Ati decide di fare promozione in un Paese, tutti i partecipanti – diversamente dal passato – hanno l’obbligo di partecipare. Era prevista una soglia che poi – fanno sapere alcuni esponenti regionali ad AGRICOLAE – ragionando assieme al ministero, è stato deciso di togliere. E ora ogni regione fissa le proprie.

“Hanno scritto che potevamo definire il minimo per progetto e per paese, ma comunque non sotto i 100.000 e 50.000 (P. emergente 25.000) rispettivamente”, precisano ad AGRICOLAE. “Ma non hanno dato possibilità di fissare minimo per azienda.
Quindi potrebbe succedere, essendoci la regola per cui se una ATI va in un paese, tutti i componenti ATI devono fare qualcosa in quel paese, un soggetto di un ATI possa aver fatto una singola azione a spesa irrisoria dentro un progetto che comunque rispetta i minimi previsti”.

Qui di seguito AGRICOLAE riporta la lettera inviata in data 05 07 2023 dalla Regione Veneto – il cui assessore è anche il coordinatore delle regioni per quanto attiene l’agricoltura – in cui veniva chiesta agli uffici di Oreste Gerini e di Isabella Verardi la definizione di una soglia minima:

CONTRIBUTO REGIONI AVVISO OCM VINO 05 07 23

Se si confrontano i decreti del 2022 e quello del 2023 emerge che i commi 7 e 8 all’articolo 5, deputati a fissare le soglie minime dei progetti per la promozione 2022-2023, sono spariti nel decreto successivo per la campagna 2023-2024.

MIPAAF_2022_DECRETO PROMOZIONE COM VINO 2022-23

MASAF_2023_DECRETO PROMOZIONE OCM VINO 2023-24

Un meccanismo che ha “consentito” Le Tenute del Leone Alato, del Gruppo Genagricola – la più estesa azienda agricola italiana, controllata dal Gruppo Generali che vanta un fatturato di circa 60 milioni di euro – a beneficiare di 64,93 euro di contributi comunitari a fronte di un investimento di 129,85 previsto negli Stati Uniti, in Giappone, in Corea del Sud e nel Sud Est asiatico.

Presumibilmente per essere presenti e partecipare, al pari di altre aziende partecipanti un raggruppamento proponente, ad un evento “comune” a tutte le aziende del gruppo. Nel caso dell’azienda Le Tenute del Leone Alato, l’investimento di 129,85 euro moltiplicato per le 20 aziende partecipanti il programma proposto dall’Associazione Vigneto Italia si arriva ad un investimento complessivo di euro 2.597,00 con un contributo richiesto di euro 1.298,50).

Una ‘strategia’ che arriva proprio in un momento d flessione dei volumi (non del valore) dell’export del vino italiano nel mondo che difficilmente può essere sostenuto da investimenti da 120 euro.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica le graduatorie provvisorie:

GRADUATORIA ABRUZZO B

GRADUATORIA ABRUZZO

GRADUATORIA BASILICATA

GRADUATORIA CALABRIA

GRADUATORIA EMILIA ROMAGNA

GRADUATORIA FVG

GRADUATORIA LAZIO A

GRADUATORIA LAZIO B

GRADUATORIA MARCHE

GRADUATORIA PIEMONTE

GRADUATORIA PUGLIA

GRADUATORIA SARDEGNA

GRADUATORIA SICILIA B

GRADUATORIA SICILIA

GRADUATORIA TOSCANA

GRADUATORIA UMBRIA

GRADUATORIA VENETO




Siccità, interrogazione Ghirra (AVS): su falde acquifere Sardegna

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00688

presentato da

GHIRRA Francesca

testo di

Venerdì 17 marzo 2023, seduta n. 70

GHIRRA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

in merito all’interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00223 sul tema dell’emergenza idrica in Sardegna, presentata in data 12 gennaio 2023 dall’interrogante, il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti onorevole Ferrante è intervenuto alla Camera in data 14 marzo 2023 evidenziando come nell’ambito del Pnrr siano state finanziate 10 opere di infrastrutture idriche da realizzarsi in Sardegna, per un importo pari a circa 148 milioni di euro, e che investimenti per ulteriori 50 milioni siano stati assegnati all’Ente di governo d’ambito della Sardegna per la riduzione delle ingentissime perdite idriche del sistema idrico sardo;

il decreto con cui sono state stanziate le risorse risale al 16 dicembre 2021 (decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 517 del 16 dicembre 2021), quando il Ministro era Enrico Giovannini, eppure non risultano all’interrogante siano stati apportati da allora significativi miglioramenti della situazione che anzi, anno dopo anno aumenta di criticità;

il Sottosegretario ha riferito essere una priorità del Governo la risoluzione della siccità, a testimoniarlo sarebbe l’istituzione di un tavolo interministeriale convocato di recente dal Presidente del Consiglio dei ministri per definire un piano idrico straordinario nazionale, individuare priorità di intervento e programmazione;

il Consiglio dei ministri ha annunciato di voler approntare un provvedimento denominato «decreto acqua», che dovrebbe contenere le misure necessarie per far fronte alla scarsità idrica nel nostro Paese;

lo stato delle risorse idriche in Sardegna e le previsioni sulla situazione della siccità nei prossimi mesi estivi continua a destare forte preoccupazione nell’opinione pubblica sarda in ragione del fenomeno di decremento delle falde acquifere e dell’insufficiente portata degli invasi esistenti;

in assenza di immediati e adeguati provvedimenti si temono in particolare pesanti ripercussioni sul tessuto sociale e produttivo dell’Isola –:

a che punto sia la realizzazione delle opere finanziate;

quali benefici specifici si attendano da ciascuna di esse;

se con quelli finanziati si ritengano esauriti gli interventi necessari per far rientrare lo stato di preallarme siccità in Sardegna e/o quali ulteriori iniziative intendano approntare i Ministri interrogati per evitare che la prossima stagione estiva si verifichino i pesanti disagi riscontrati già negli ultimi anni a causa della siccità e dei correlati provvedimenti di razionamento delle risorse idriche a carico di soggetti produttivi e collettività.
(4-00688)




Distretto rurale Barbagia, Arbau: Transizione ecologica passi per questi territori, cura dei boschi per garantire sostenibilità e allevamenti estensivi

 

“Questo è un territorio su cui insistono otto comunità, paesi medio piccolo che complessivamente fanno diecimila abitanti, su trecento chilometri quadrati di territorio. È il primo distretto costituito e riconosciuto in Sardegna. Attualmente ne sono riconosciuti sei e ci sono circa quindici partenariati che stanno per presentare la richiesta di riconoscimento. Dunque un fenomeno che è iniziato col nostro territorio nel 2017 per poi venire riconosciuto nel 2020.”

Cosi ad AGRICOLAE Efisio Arbau, presidente del distretto rurale della Barbagia, in occasione del convegno “L’anima Bio della Barbagia”, in programma a Sarule.

“Il nostro distretto rurale è una fondazione di partecipazione in cui ci sono 150 soci, l’unico soggetto pubblico è l’Unione dei comuni della Barbagia. Il distretto rurale ha partecipato al primo bando sui distretti del cibo ed è risultato tra i beneficiari. Abbiamo già presentato i progetti esecutivi con circa cento beneficiari, si tratta principalmente di azioni relative al settore primario e quindi di progetti relativi al miglioramento delle condizioni aziendali.

Abbiamo poi intrapreso numerose ricerche sul campo della ricerca, sia in campo zootecnico che vegetale, anche in collaborazione con l’agenzia Agris. Il distretto ha attuato corsi di formazione relativi alla lavorazione della carne e dei formaggi e fa parte dell’istituto tecnico superiore agroalimentare della Sardegna ed ha attualmente attivo un corso, Agribusiness, per la formazione dei tecnici superiori.

Il distretto ha portato avanti una serie di iniziative seminariali con l’idea di rimarcare come questi territori rurali e montani abbiano un grande credito ambientale. Infatti in questi territori insistono i più grandi compendi forestali dell’Italia e questo comporta che la transizione ecologica si debba fondare proprio su tali territori. Infatti attraverso la cura dei boschi noi possiamo garantire maggiore sostenibilità e meno inquinamento. Partendo da questo presupposto abbiamo sviluppato una serie di azioni di ricerca volte a certificare l’esistenza di questi compendi forestali e la loro utilità ad essere sfruttati economicamente attraverso l’allevamento estensivo, il quale permette di produrre alimenti a impatto zero e di grande qualità, superiore rispetto agli animali allevati con modalità intensiva.




Tavolo Latte, Palitta: Mipaaf coinvolga comparto ovino in grado di riequilibrare emissioni C02 degli allevamenti intensivi. Sardegna rappresenta quota maggioritaria Ue produzione Dop

“Bene che sia stato insediato un tavolo di filiera al Mipaaf sul settore lattiero caseario ma il latte ovino è stato completamente escluso. Aupischiamo che sia stata solo una svista importante dato che la Sardegna detiene la maggior quota in tutta Europa nelle produzioni delle Dop”.

Così ad AGRICOLAE Salvatore Palitta, già presidente del Consorzio Pecorino Romano e rappresentante di due importanti cooperative del settore.

“Se l’Europa ha sempre ignorato il mondo del latte di pecora – prosegue – il ministero non può ignorare i territori di costa e di montagne della Sardegna e il ruolo che i nostri allevamenti fatti di pascoli a brado rivestono per quanto riguarda l’equilibrio ambientale”.

“Motivo in più – continua ancora Palitta – per coinvolgere una filiera così importante e determinante dal punto di vista economico ma anche ambientale. Il nostro comparto zootecnico è infatti a credito di Co2 e possiamo dunque svolgere un ruolo di riequilibrio di emissioni nell’atmosfera a fronte del deficit invece degli allevamenti intensivi”.

“Auspichiamo ora che il ministero di Stefano Patuanelli ci convochi quanto prima” conclude.




Sardegna, CSA: a rischio quasi certo 26/37 milioni restituzione alla Ue di fondi destinati agli agricoltori sardi. Il documento regione Sardegna

Situazione difficile in Sardegna per quanto riguarda Argea e l’arrivo dei fondi Ue agli agricoltori e allevatori della Sardegna. Tanto che la Direzione generale dell’autorità di gestione scrive ad Agea e fa presente i ritardi e le criticità.

DOCUMENTO ARGEA

“Che la situazione in Argea Op fosse cosi grave, nessuno poteva immaginarlo, sino a oggi eravamo convinti di essere la Regione in assoluto migliore in Italia per pagamenti ed efficienza degli stessi, o meglio sino a oggi così il mondo politico Sardo ci aveva sempre dichiarato”, afferma Tore Piana, presidente attivissimo del Centro Studi Agricoli. “Oggi è come che ci svegliassimo, in Sardegna, da un lungo sogno, dove la realtà appare ben diversa. Secondo un documento, della direzione generale dell’Autorità di Gestione del PSR Sardegna, si mette nero su bianco, la realtà dei fatti e di colpo la Sardegna diventa ultima in Italia addirittura dopo la Regione Calabria. Secondo questo documento, in possesso al Centro Studi Agricoli, sono diverse le criticità in capo all’organismo di pagamento Argea Op, dove secondo le tabelle citate nel documento dell’Autorità di Gestione, presentate da Argea Op il 14 Settembre 2021, la percentuale dei mancati pagamenti viene calcolata presubilmente del 20 % , questo significa che in base all’Articolo 75 del Reg. UE n 1306/2013 la Sardegna rischia di perdere dai 26 ai 36 milioni di cofinanziamento Europeo, una cifra altissima che la Sardegna non si può assolutamente permettere, dichiara Tore Piana. Ma come è potuta verificarsi una simile situazione? Visto che sino ad oggi il mondo politico Sardo e l’Assessore regionale all’agricoltura in primis, hanno sempre dichiarato pubblicamente che la situazione era sotto controllo? Che addirittura eravamo ai primissimi posti fra le regioni Italiane nei pagamenti e negli impegni? Cosa è accaduto? Cosa non ha funzionato? Sono questi gli interrogativi che Piana come Centro Studi Agricoli si pone. Che Argea Op sia nata e decollata con profonde criticità, è fatto noto, ed io come Centro Studi Agricoli sul temo ho da sempre evidenziato criticità importanti, come la mancanza di Personale, mancanza di tecnici informatici all’interno dell’ Ente regionale pagatore, mancanza di supporto logistico, ma mai mi sarei immaginato una situazione cosi grave. Situazione che se accertata, ma la lettera dell’Autorità di Gestione è netta e mette nero su bianco tutto, causerà pesantemente conseguenze politiche a chi oggi gestisce politicamente l’Assessorato all’Agricoltura, oltre chè conseguenze economiche sul bilancio regionale pesanti.. Alla luce di questa situazione, ai primi di Ottobre ho inviato una lettera “ riservata personale” via PEC all’Assessore regionale all’Agricoltura, senza che a oggi abbia ricevuto risposta, sulla grave situazione. Ho aspettato la data di oggi 15 Ottobre per rendere pubblico la situazione a mia conoscenza sin dai primi giorni di Ottobre, ritenendo il fatto di gravissima portata. Come Centro Studi Agricoli, siamo fortemente preoccupati della situazione dell’Organismo pagatore Argea Op. anche sul fatto che da Lunedì iniziano i pagamenti ordinari sulla PAC del premio unico e non vorremmo che anche li ci fossero criticità. Per questo motivo, faccio appello, con forza e convinzione, a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale, DI ISTITUIRE URGENTEMENTE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA E DI INDAGINE REGIONALE per capire realmente la situazione all’interno Organismo pagatore Argea Op e capire se lo stesso risulta strutturato adeguatamente, per gestire i pagamenti destinati agli agricoltori Sardi”, conclude Tore Piana




Commissione Agricoltura, missione nelle zone degli incendi in Sardegna

Una delegazione della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, guidata dal Presidente Filippo Gallinella e composta da un esponente per ogni gruppo parlamentare, è in missione oggi nelle zone colpite dai roghi in Sardegna.

La delegazione avrà incontri a partire dalle 10.30 in Consiglio regionale per un confronto istituzionale cui prenderanno parte il presidente dell’Assemblea Michele Pais, la commissione agricoltura, il prefetto di Oristano, il presidente del Banco di Sardegna, Antonio Angelo Arru e il direttore generale, Giuseppe Cuccurese, il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, i sindaci dei territori maggiormente colpiti.

La missione servirà a raccogliere le istanze del territorio anche in vista dei prossimi provvedimenti legislativi in merito. La Commissione Agricoltura ha già avuto esperienze di interventi sugli incendi, come quello dei monti pisani del 2018.




Dm zootecnia, braccio di ferro tra Sardegna e Lombardia su modifica premi latte: non più solo quello di ‘qualità’

Braccio di ferro tra Sardegna e Lombardia sulla ripartizione dei 24 milioni di euro al settore latte previsti dal Dm Zootecnia da 94 milioni di euro complessivi.

Tanto che il decreto, inserito al punto 21 dell’ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni prevista originariamente per il 29 luglio, rischia di slittare oltre il 4 agosto.

Motivo del contendere, da quanto apprende AGRICOLAE, sarebbe all’articolo 1 relativo ai premi che sarebbero stati estesi dal latte di qualità a tutti i tipi di latte.

Indetta una ulteriore riunione tecnica venerdì per trovare la quadra.

Era già stato scritto:

Conferenza Stato Regioni slitta al 4 agosto. Sul tavolo 8 provvedimenti Mipaaf tra cui zootecnia e vino

Respiro di sollievo per zootecnia. Ecco decreto Mipaaf da 94 mln per Conferenza Stato regioni: 24 mln per il latte, 17 per i suini, 33 per i bovini. Il testo

Decreto zootecnia tornato al vaglio di una riunione tecnica delle regioni. In bilico in odg del 4 agosto