Cisl, Prandini: Buon lavoro a neo segretario Sbarra

Al nuovo segretario generale della Cisl Luigi Sbarra rivolgiamo i nostri migliori auguri in un momento drammatico per le imprese e per il lavoro che richiede l’impegno e la collaborazione delle parti sociali piu’ rappresentative”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la nomina di Sbarra rappresenta anche un riconoscimento della nuova centralità del settore agricolo nel quale il neo responsabile sindacale ha maturato un’esperienza importante alla guida della Fai Cisl. L’emergenza Covid – conclude Prandini – ha evidenziato la strategicità del cibo e, con essa, quella del lavoro nelle campagne per garantire l’approvvigionamento alimentare degli italiani”.

 




APE SOCIAL, FAI CISL: BENE EMENDAMENTO GOVERNO SU ANNESSIONE AGRICOLI E PESCATORI

“Grande soddisfazione per l’emendamento governativo alla Manovra che assicura l’inclusione nei meccanismi dell’Ape Sociale a tutte le categorie di lavoro gravoso individuate nel documento di sintesi di novembre, tra cui operai agricoli e imbarcati pesca”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl.
“Dopo lo stop dell’innalzamento dell’età pensionabile – aggiunge – conquistiamo un nuovo ed essenziale traguardo a tutela del lavoro, e in particolare del lavoro agroalimentare. L’estensione dell’Ape Social rappresenta un passo determinante verso la piena realizzazione degli obiettivi che ci siamo preposti nella nostra piattaforma e sui quali la Cisl, con la sua segreteria e la sua leader Annamaria Furlan, si è battuta con pazienza e determinazione ai tavoli di confronto con il Governo”.

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“L’annessione dei nuovi ‘gravosi’ ai benefici dell’Ape Sociale rappresenta una mèta determinante per i lavoratori agricoli e gli addetti al comparto ittico, frutto di un impegno costante, responsabile, pragmatico, fatto di concreta partecipazione al processo decisionale nell’interesse dei lavoratori e dei pensionati. Questa la filosofia del sindacato nuovo – incalza il segretario generale – un soggetto libero, autonomo, che sa intestarsi risultati concreti e che vuole cambiare realmente le cose, per migliorare le condizioni dei propri associati e del Paese. L’antidoto migliore a certi populismi che si affacciano, in queste settimane, dagli spalti politici e sociali: un’impostazione che antepone l’apparenza alla sostanza, e che si conferma di ora in ora sempre più ininfluente e demagogica”.

“Il nostro impegno ora continua per ottenere nuovi risultati, a cominciare dal tema del riconoscimento del lavoro usurante per i lavoratori dei nostri comparti”, conclude Sbarra.




AGROALIMENTARE, FAI CISL: ALLEANZA LAVORO-IMPRESA PER NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

Un modello di sviluppo “più equo, partecipato, sostenibile, eco-compatibile, basato sulle potenzialità multifunzionali dell’agricoltura e sulla prima e più importante risorsa di cui dispone: il lavoro dignitoso e di qualità”. A rilanciarne le ragioni è Luigi Sbarra, segretario generale della Fai, che ha guidato oggi ad Aquileia la delegazione del sindacato agricolo Cisl in occasione della 67ma Giornata del Ringraziamento Cei, sul tema “La Terra Ospitale”.”Il tema dell’accoglienza – sono le parole del segretario generale Fai – intercetta in modo efficace e suggestivo le tante declinazioni economiche e sociali del mondo agricolo e le tante sfide che attendono il settore anche sotto il profilo dell’interazione con il turismo rurale ed enogastronomico”. Focus principale resta “il riscatto del lavoro dignitoso, con la lotta senza quartiere a caporalato e sfruttamento, pensioni più sostenibili, investimenti veri su innovazione, multifunzionalità e occupazione giovanile”.

Per questo, la Fai “indica il faro di una nuova alleanza tra istituzioni, mondo del lavoro e imprese verso traguardi condivisi e strategici che si chiamano tutele e produttività, competitività e legalità, innovazione e welfare”. Obiettivi da raggiungere “entro una dimensione partecipativa, che assicuri solide basi di consenso a riforme di sistema. Non esiste occasione migliore della Giornata del ringraziamento per riflettere su questa opportunità”.




PENSIONI, SBARRA (FAI CISL): SU LAVORO AGROALIMENTARE-AMBIENTALE SERVE SVOLTA

“Sulle pensioni dei comparti agricoli, alimentari e ambientali serve una svolta. Valorizzare la specialità di questi settori vuol dire anche riconoscere la specificità del lavoro sui quali si fondano, a partire dalla gravosità di certi impieghi, per i quali non si può pretendere il pensionamento a 67 anni. Ci vuole equità: ne va della salute e della dignità di tanti lavoratori, ma pure della sostenibilità di settori che spingono lo sviluppo del Paese”.Così il segretario generale della Fai Cisl Luigi Sbarra, intervenuto oggi a Modena  nell’ambito del direttivo della federazione territoriale dell’Emilia Centrale.
Nel sostenere l’iniziativa della Fai su riforme che attraversano previdenza, fisco, mercato del lavoro e legalità, Sbarra ha auspicato che il tavolo aperto tra Governo e sindacati “conduca tra l’altro all’apertura di un confronto sul riconoscimento dello status di lavoro usurante per braccianti agricoli, imbarcati pesca, addetti alimentaristi  e per gli operai idraulico-forestali impegnati in contesti di forte disagio”. Si tratta di “un passo di civiltà, da affiancare al necessario e urgente allargamento del bacino dell’Ape Sociale e al blocco di un innalzamento automatico dell’età pensionabile che condanna i lavoratori dei nostri comparti a un percorso oggettivamente insostenibile”.
“Il nostro impegno – ha concluso Sbarra – prosegue in tutta Italia con campagne di assemblee nei luoghi di lavoro e su tutti i territori, e una raccolta firme a sostegno di queste riforme e della nostra complessiva piattaforma  programmatica”.



AGROALIMENTARE, SBARRA (FAI CISL): PER BOERI PENSIONI OK? PROVI LUI A LAVORARE SUI CAMPI

“Chi, come il Presidente dell’Inps Tito Boeri, si ostina a dire che questo sistema pensionistico va bene così com’è, venga a lavorare qualche giorno sui campi, magari sotto il sole cocente di agosto, piegato nelle grandi campagne di raccolta del pomodoro, degli agrumi o delle olive. Non si può chiedere a un bracciante di lavorare fino e oltre i 67 anni: è semplicemente ingiusto”.Così il segretario generale della Fai Cisl Luigi Sbarra, che questa mattina ha partecipato a un’assemblea di quadri e operai agricoli nella locride, nel quadro della mobilitazione lanciata il 28 ottobre dalla Federazione sindacale a sostegno di una piattaforma di riforme su previdenza, fisco, mercato del lavoro e legalità.Sbarra ha sottolineato l’importanza di una raccolta firme finalizzata a dare maggiore equità e sostenibilità al lavoro agricolo, alimentare, forestale e della pesca: “Settori pesanti, logoranti, gravosi, in cui si registrano tante malattie professionali debilitanti, tanti infortuni e purtroppo anche tanti decessi, come ci ricordano le cronache quotidiane. Lasciare le cose come stanno significa far finta di non vedere la profonda ingiustizia che associa questi tipi di lavoro a un normale impiego dietro a una scrivania”.

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Per questo, anche in relazione al confronto aperto con il Governo, il leader Fai è tornato a chiedere “l’estensione e l’allargamento del bacino dell’ApeSocial ai nostri lavoratori” ma anche, e contestualmente, “l’apertura di un confronto con il Governo affinché sia riconosciuto lo status di lavoro usurante a tante tipologie del lavoro agricolo, alimentare, della pesca e dei settori forestali e ambientali”.

“L’impegno della Fai – ha concluso Sbarra – continuerà sin quando queste istanze di giustizia e di equità non saranno recepite. Perché il sistema attuale è assolutamente inaccettabile, e le parole disinvolte e male informate dell’Inps non cambiano di una virgola questa situazione. Servono fatti concreti”.




MOBILITAZIONE NAZIONALE FAI CISL,SBARRA:GOVERNO APRA CONFRONTO

“Un confronto con Governo e Regioni sul futuro dei comparti agroalimentari, forestali e ambientali, a partire dalla valorizzazione della più importante delle risorse: il capitale umano”.A chiederlo è Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, a conclusione di una giornata di mobilitazione nazionale del sindacato di categoria, che ha visto lavoratori e delegati impegnati di fronte alle Prefetture di tutta Italia nella raccolta firme a sostegno di un’agenda di riforme in materia di previdenza, salari, fisco, contratti, mercato del lavoro e lotta al caporalato.

“La Fai Cisl – ha detto il sindacalista chiudendo la manifestazione di Catanzaro – rivendica avanzamenti concreti per i lavoratori di settori che tanto danno all’economia del Paese”. In evidenza la richiesta di “riconoscere lo status di lavoro usurante ai braccianti agricoli, agli addetti imbarcati della pesca, agli alimentaristi impegnati in reparti disagiati, agli operai idraulico-forestali”. Una condizione essenziale “per permettere a centinaia di migliaia di lavoratori, impegnati in settori duri e logoranti, di andare in pensione con 35 anni di contributi”. Necessario poi “rafforzare gli incentivi di sostegno alla nuova occupazione giovanile, così da realizzare un Patto generazionale che rilanci produttività e buona occupazione aggiuntiva”.

La dura specificità del comparto agricolo “va riconosciuta anche mettendo mano alle retribuzioni agricole indicate dallíInps nei Contratti di Prestazione Occasionale: le tabelle di oggi riportano retribuzioni inferiori del 50% rispetto agli altri settori, qualcosa che riteniamo vergognoso e inaccettabile”. Per rilanciare i salari, “ci battiamo anche per una rimodulazione del carico fiscale a favore dei redditi fino a 40 mila euro, così da rendere più pesanti le buste paga e rilanciare i consumi”. Va poi rafforzato e reso universale “un sistema di ammortizzatori sociali che continua ad escludere tanti lavoratori dei nostri settori”.

Sul versante della lotta allo sfruttamento, “pretendiamo la piena attuazione della Legge 199 contro il caporalato, con l’introduzione di meccanismi incentivanti per le aziende che aderiscono alla Rete del lavoro agricolo di qualità e l’attivazione sui territori di una Cabina di Regia ben collegata con la bilateralità agricola provinciale”. Infine, per i comparti forestali e ambientali, “va realizzato un piano per il contrasto al dissesto idrogeologico e varata una legge di riordino forestale che dopo cinque anni di vuoto sblocchi il contratto nazionale di settore”.

“Con la passione e líentusiasmo dei nostri lavoratori e delegati – ha concluso Sbarra – oggi la Fai Cisl invoca l’apertura di una stagione nuova, di una interlocuzione stabile e strutturata, in cui Governo, istituzioni regionali e associazioni datoriali si ritrovino in un perimetro di responsabile collaborazione verso obiettivi comuni che puntino al miglioramento delle condizioni dei lavoratori e al riscatto civile, morale, economico del Paese”.




SBARRA (FAI CISL): 28 MOBILITAZIONE A SOSTEGNO DEL LAVORO AGROALIMENTARE-AMBIENTALE

“Dopo l’evento della scorsa settimana a Bari, oggi anche dall’Emilia Romagna vogliamo lanciare un messaggio al Governo: i comparti dell’agricoltura, dell’industria e della trasformazione alimentare, della forestazione e della bonifica possono dare un contributo formidabile alla ripartenza, a patto di mettere al centro la vera risorsa strategica, ovvero il capitale umano. Per questo il 28 scenderemo nelle piazze di tutte le regioni, presentando i contenuti di un’agenda di riforme su previdenza, giovani, occupazione, mercato del lavoro, fisco, salari, contrattazione, lotta allo sfruttamento e al caporalato”.Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl Luigi Sbarra, chiudendo i lavori del Consiglio Generale della Federazione dell’Emilia Romagna, svoltosi oggi a Bologna.

“Per realizzare il turnover e raccogliere le sfide di Impresa 4.0 – ha sottolineato Sbarra – chiediamo il riconoscimento dello status di lavoro usurante ai braccianti agricoli, agli imbarcati della pesca, agli alimentaristi impegnati in reparti disagiati, agli operai idraulico-forestali: un’esigenza da cui deriva il diritto alla pensione dopo 35 anni di contributi”. Servono poi “più coraggiosi incentivi per l’occupazione giovanile e vanno consolidati e resi universali ammortizzatori sociali che vedono tanti nostri settori ancora fuori da un livello minimo di garanzia”.

“Stabilità e certezze – conclude il sindacalista – sono indispensabili per giustizia sociale e lavoro di qualità: ecco perché chiediamo anche l’innalzamento delle retribuzioni dei contratti agricoli di prestazione occasionale e la costruzione di una rete efficace di prevenzione contro il caporalato, con la piena attuazione delle leve sociali della Legge 199 e la valorizzazione della bilateralità agricola sui territori”. Per i comparti ambientali, infine, “va rilanciato un piano nazionale di messa in sicurezza e manutenzione idrogeologica e individuata una volta per tutte la controparte pubblica necessaria a sbloccare i negoziati per il rinnovo del Ccnl dei forestali”.