RIUNIONE A PALAZZO ROSPIGLIOSI PER PORTARE 100 COOP AGCI IN UECOOP. BUONFIGLIO: NOI TRANQUILLI, CHI CONTA RESTA A CASA

Da quanto apprende AGRICOLAE sembrerebbe sia prevista domani in tarda mattinata un incontro a Palazzo Rospigliosi tra il segretario generale Vincenzo Gesmundo, Paolo Bruni e Mauro Grossi, uno degli uomini ‘fidati’ di Begani, il presidente Agci prima sfiduciato, poi dimesso e infine revocato dal Consiglio Generale dell’Associazione generale delle cooperative italiane.

Grossi si era dimesso dalle cariche interne al braccio agricolo dell’Agci, l’Agrital, poco dopo la sfiducia al suo presidente.

A fare da trait d’union tra gli interessati – a quanto si apprende – dovrebbe essere il già cavaliere delle cooperative bianche Paolo Bruni. Sul tavolo cento cooperative di Agci che sarebbero pronte a passare in Uecoop, la centrale cooperativa nata sotto l’egida della Coldiretti.

Sembrerebbe che Paolo Bruni miri alla carica di presidente della centrale gialla. A condizione che si risolva il contratto di Vincenzo Sette.

Sette, che ha lavorato a lungo con Paolo Bruni in Confcooperative Ferrara, è colui che presentò denuncia nei confronti di Bruni per la truffa a Confcooperative (per la quale Bruni ha patteggiato) prima di passare – assieme alla consorte – in Coldiretti.

“Non abbiamo al momento nessuna comunicazione da Grossi o da nostre cooperative che confermino questa notizia. Se anche fosse in AGCI siamo tranquilli: le cooperative che contano restano a casa”, commenta con AGRICOLAE il vicepresidente Agci Giampaolo Buonfiglio. “Non sarebbe comunque la prima volta che a seguito di vicende interne qualche dissidente, invece di accettare il risultato di atti ed elezioni democratiche, o per vendetta o per interesse cambi casacca con qualche cooperativa e vada a casa del miglior offerente. Spero che non accada perché in questo caso si tratterebbe di chi siedeva a fino al mese scorso in presidenza parlando di senso di appartenenza”.