Xylella, Serpillo (Uci): a rischio ulivi e patrimonio arboreo. Da innovazione tecnologica strumenti per contrastare i parassiti

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, ha sottolineato oggi il ruolo cruciale della tecnologia nel settore agricolo per affrontare le nuove sfide che minacciano le coltivazioni italiane.

Il Presidente Serpillo ha fatto riferimento, in particolare, alle recente applicazione nel campo dell’Intelligenza Artificiale, proveniente dai Paesi Bassi, che promette di rivoluzionare la gestione delle malattie delle piante. Un modello di IA sviluppato da ricercatori olandesi consente ai droni di identificare la botrite, o “muffa grigia”, malattia fungina che colpisce diverse specie vegetali, con particolare impatto sulla vite.

“In un momento in cui l’agricoltura deve affrontare problematiche sempre più complesse, l’innovazione tecnologica emerge come una risorsa fondamentale”, ha dichiarato Serpillo. “Tecnologie come questa potrebbero non solo ridurre significativamente l’uso di fitosanitari, ma anche prevenire la diffusione di malattie devastanti come la Xylella fastidiosa”.

Il Presidente Mario Serpillo rilancia lallarme parassiti a partire dalla situazione degli oliveti in Puglia, colpiti duramente dalla Xylella fastidiosa Abbiamo assistito agli effetti disastrosi della Xylella sugli uliveti, ma dobbiamo essere consapevoli che altre colture, come i mandorli, i ciliegi e soprattutto le viti, sono a rischio”, ha affermato Serpillo.

Il recente ritrovamento di un nuovo ceppo di Xylella fastidiosa sui mandorli a Triggiano, in provincia di Bari, solleva un allarme ancora più grande, considerando il potenziale impatto sulla produzione di uva da vino e da tavola.

“Scongiurare la proliferazione di questa nuova variante della Xylella è fondamentale non solo per la salute delle piante, ma anche per la sostenibilità economica delle nostre coltivazioni”, ha aggiunto il Presidente Serpillo. “L’individuazione precoce dei focolai e l’adozione di misure efficaci sono essenziali per proteggere il nostro patrimonio agricolo ed arboreo”.

Prima di concludere, Serpillo ha voluto riflettere sulle cause legate ai cambiamenti climatici e alle attività mercantili che favoriscono la diffusione delle malattie delle piante. “Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione, si moltiplica l’arrivo di batteri e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni”, ha sottolineato. “La Xylella fastidiosa, con molta probabilità, è arrivata in Puglia dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali, devastando gli uliveti del Salento e minacciando altre coltivazioni. L’individuazione precoce dei focolai e l’adozione di misure preventive sono fondamentali per evitare costi economici devastanti e preservare il nostro ambiente agricolo”.

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani ha ribadito l’importanza di un approccio coordinato e preventivo per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa, avvertendo che il mancato controllo potrebbe mettere a rischio non solo uliveti, ma anche vigneti e alberi da frutta come le ciliegie. Le nuove tecnologie oggi offrono gli strumenti efficaci per intervenire preventivamente e tempestivamente al fine di contenere ed intervenire sulle malattie delle piante.




Serpillo (Uci): Vinitaly esalta successo enoturismo italiano, appuntamento cruciale per promozione nostro patrimonio enologico

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo, plaude ai segnali positivi che emergono dallattuale scenario del turismo italiano, stando ai quali si prevede un anno record per l’industria turistica del Paese.

Con il recente aumento degli arrivi dall’estero e il crescente interesse per l’enoturismo, il 2024 si apre con positive promesse di successo. I dati forniti dall’Istat evidenziano un significativo incremento delle presenze turistiche nel bimestre gennaio-febbraio, con un totale di 38,2 milioni di presenze, di cui 18,8 milioni provenienti dall’estero. Questo aumento del 11,7% rispetto al 2019, anno precedentemente considerato record per i massicci arrivi dall’estero, indica un trend positivo nel settore.

Queste prime evidenze rendono largamente possibile il superamento nel 2024 del record di presenze registrato nel 2019 – ha dichiarato Serpillo – Il turismo fornisce un contributo fondamentale alla crescita economica del Paese ed il fenomeno dell’enoturismo sta guadagnando sempre più terreno, con le cantine italiane che si preparano ad accogliere un numero record di turisti.Secondo un’indagine condotta da Cna Turismo e Commercio e da Cna Agroalimentare, quest’anno le cantine si aspettano di ospitare circa 12 milioni di visitatori, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

In questo contesto, il Vinitaly riveste un’importanza fondamentale. Con oltre 4.000 cantine espositrici da tutte le regioni italiane e da 30 Paesi esteri; il Vinitaly è un evento di prestigio che attira oltre 30.000 operatori internazionali, compresi i 1200 top buyer provenienti da 68 nazioni.

Il Presidente Mario Serpillo ha sottolineato l’importanza per la nostra economia di sostenere e promuovere la qualità della produzione del vino italiano. Per avere unidea del volume di affari che muove lintero comparto, il Presidente cita un recente studio che analizza l’impatto del settore sulla bilancia economica del nostro Paese, il quale risulta in termini di Pil equivalente a quasi tutto lo sport italiano compreso il calcio. “Il vino non è solo una bevanda, ma rappresenta un elemento chiave dell’identità italiana e un pilastro dell’economia del nostro Paese”.

“Il Vinitaly – conclude Serpillo- si conferma non solo come una vetrina di rilievo per l’industria vinicola italiana, ma anche come un evento cruciale per la promozione e la salvaguardia del nostro patrimonio enologico. Inoltre, rappresenta un’opportunità unica per diffondere la consapevolezza sulla qualità dei vini italiani, permettendo agli appassionati di scoprire le varie sfumature e le eccellenze vinicole diffuse sul nostro territorio. Vinitaly si conferma anche questanno un momento fondamentale per valorizzare e promuovere la ricchezza enologica dell’Italia.”




Serpillo, UCI: un nuovo inizio per i giovani agricoltori italiani

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, ha espresso soddisfazione per le misure di sostegno ai giovani agricoltori varate dal nostro Paese. La legge 36/2024, entrata in vigore laltro ieri, intende perseguire il rilancio del sistema produttivo agricolo mediante interventi   per l’insediamento e la permanenza   dei   giovani   e   il   ricambio generazionale nel settore.

“Lassegnazione di fondi a giovani imprenditori agricoli non solo sostiene coloro che desiderano intraprendere tale sfida, ma ci offre l’opportunità di preservare le radici rurali del nostro Paese, e al tempo stesso di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile”, ha dichiarato Serpillo.  

Il Presidente dellUCI ha evidenziato la necessità di condurre i giovani soprattutto verso le aree interne del nostro Paese, per contrastare lo spopolamento e labbandono del territorio, con la conseguente perdita di colture storiche ed il rischio di dissesto idrogeologico sempre in agguato.

“I giovani agricoltori sono la chiave per il futuro del nostro settore”, ha continuato Serpillo. “Gli incentivi fiscali, i contributi a fondo perduto e le agevolazioni sulle acquisizioni di terreni, previsti dalla legge 36, rappresentano un sostegno significativo per rendere l’avvio di un’impresa agricola più appetibile. Anche l’introduzione di posti riservati nei mercati per favorire la commercializzazione dei prodotti delle aziende gestite da giovani costituisce unagevolazione importante per la promozione delle nuove imprese agricole. In tal senso – sottolinea ancora il Presidente Serpillo – per lattuazione di questo piano di sviluppo, è fondamentale l’impegno delle amministrazioni locali al fine di assicurare un ambiente favorevole alla crescita e alla prosperità delle giovani aziende agricole.

Concludendo, il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani esprime ottimismo per il coinvolgimento delle nuove generazioni nel mondo dellagricoltura.




Serpillo (Uci): il futuro della dieta mediterranea ed il consumo di carne in Italia

L’Italia vede ridursi il consumo di carne, evidenziando tendenze che richiedono una riflessione approfondita sul futuro della dieta mediterranea. Secondo Ismea, nel 2023 il consumo di carne nel nostro Paese si è attestato a 79 chilogrammi pro capite, registrando un calo del 2% rispetto all’anno precedente. Si tratta di una tendenza che dura da tempo, basti pensare che la diminuzione complessiva dal 2010, quando il consumo medio individuale era di 84 chili, è ormai del 7%.

Tali dati sollevano interrogativi sulle abitudini alimentari degli Italiani e sulle scelte che determinano il loro consumo di carne – commenta il Presidente dellUCI, Mario Serpillo – Infatti, a registrare il calo maggiore sono soprattutto le carni rosse, bovina (-4%) e suina (-3%), mentre la carne bianca segnala una leggera crescita (+1%)”. Il trend può essere interpretato come una risposta alla crescente attenzione per la salute umana da un lato, ed il benessere animale dallaltro. Nondimeno si è diffusa una maggiore consapevolezza sullimpatto che questa filiera produce a livello ambientale. L’opinione pubblica, dunque, è sempre più sensibile agli effetti negativi di un’eccessiva assunzione di carne rossa sulla salute umana e sul pianeta”.

Un altro fattore che ha contribuito alla diminuzione del consumo di carne in Italia è l’aumento dei prezzi, specialmente per le carni rosse di alta qualità, oltre al crescente interesse dei consumatori per i prodotti vegetariani e vegani che costituiscono oramai unofferta alternativa sempre più valida ed accessibile.

Il Presidente Mario Serpillo, però, sottolinea anche un dato positivo: i consumatori si stanno dirigendo sempre più verso produzioni di qualità, provenienti da filiere sostenibili e tracciabili. Nel 2023, in Italia i consumi di carne a denominazione d’origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (IGP) hanno registrato un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, in linea con la crescita del +10% della spesa alimentare.

L’analisi territoriale mostra notevoli differenze nel consumo di carne su base regionale, con il Nord-Est che registra il primato del consumo pro capite (85 kg), seguito dal Centro (81 kg) e dal Sud (77 kg), mentre le isole presentano i consumi più bassi: Sicilia (73 kg) e Sardegna (69 kg). Questa flessione nel consumo di carne rappresenta una sfida per il settore agroalimentare italiano, ma offre anche nuove opportunità. “La domanda di prodotti di alta qualità, sostenibili e tracciabili è in crescita”, afferma Serpillo. “Questo ci spinge a valorizzare le produzioni locali e a promuovere un modello di allevamento più responsabile, che possa sposarsi con un consumo consapevole legato alla dieta mediterranea, privilegiando le carni bianche e le produzioni locali di alta qualità“.

Il Presidente dell’UCI conclude: “Malgrado le difficoltà e le incertezze, vediamo un futuro in cui il consumo di carne sarà caratterizzato da una maggiore attenzione alla qualità e alla sostenibilità. È fondamentale per il settore agroalimentare italiano adattarsi a queste nuove tendenze e continuare ad offrire prodotti che soddisfino le esigenze dei consumatori moderni, rispettando al contempo tradizione, salute e ambiente”.




Calamità naturali, Serpillo (UCI): in aumento danni materiali e crescita della mortalità, possibile restringimento coperture assicurative

Un recente studio condotto dall’ENEA, e pubblicato sulla rivista Safety, ha rivelato un allarmante incremento di decessi causati da eventi climatici estremi in Italia, quali frane, valanghe, tempeste e inondazioni, con particolare gravità nelle regioni del Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Lombardia e Sicilia.

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo, ha espresso profonda preoccupazione di fronte a questa situazione. “Il cambiamento climatico sta innegabilmente intensificando la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi, con conseguenze drammatiche per i territori e le comunità italiane”, ha dichiarato Serpillo.

Oltre al drammatico aspetto delle perdite umane e dei danni economici, il Presidente Mario Serpillo ha evidenziato le crescenti difficoltà dei cittadini nel reperire assicurazioni adeguate contro eventi atmosferici come, ad esempio, le grandinate. L’incremento delle richieste di risarcimento ha spinto le compagnie assicurative a rivedere le loro politiche di copertura, con possibili ripercussioni negative per cittadini e imprese.

“L’aumento dei costi assicurativi e la limitata disponibilità di coperture rappresentano solo una delle numerose questioni legate ai cambiamenti climatici che dobbiamo affrontare”, ha sottolineato Mario Serpillo. Il Presidente dellUnione Coltivatori Italiani ritiene che per proteggere il territorio e gli abitanti sia prioritaria lurgenza di interventi mirati che necessitano unimmediata allocazione di risorse finanziarie e l’implementazione di misure preventive. Inoltre, egli mette in luce limportanza di promuovere linformazione e la sensibilizzazione della società civile per affrontare le emergenze climatiche con il coinvolgimento delle Istituzioni governative ed amministrative.

Le economie mondiali stanno subendo perdite significative a causa dei danni provocati dagli eventi climatici estremi; secondo dati del 2022, le perdite economiche stimate a livello globale si attestano intorno ai 200 miliardi di dollari, con gli Stati Uniti in testa alla classifica, seguiti dalle Filippine. Anche l’Italia, pur trovandosi al diciassettesimo posto, ha subito ingenti perdite.

Daltra parte, il settore assicurativo pone la necessità di affrontare con misure preventive la crescente esposizione al rischio. Infatti, oltre al cambiamento climatico, anche fattori come lo spopolamento delle zone costiere e i movimenti migratori influenzano l’aumento dei prezzi delle coperture.

Per far fronte a questa sfida, l’UCI sottolinea l’importanza di ridurre la vulnerabilità attraverso opere di adattamento ed incentivi statali per mettere in sicurezza i beni. Solo con un impegno congiunto si potrà mitigare l’impatto dei fenomeni climatici estremi e proteggere le comunità italiane.




Serpillo (Uci) esprime soddisfazione per l’approvata revisione mirata della Pac per sostenere gli Agricoltori Italiani

Un anno e due mesi e mezzo dopo lentrata in vigore della PAC e del PSP (Piano Strategico Pac), la Commissione Europea ha presentato, a metà marzo, la sua proposta di regolamento per semplificare la PAC. Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo, accoglie con favore l’approvazione della revisione mirata della Politica Agricola Comune (PAC) da parte dei rappresentanti degli Stati membri nel Comitato Speciale per l’Agricoltura.

“In un momento in cui gli agricoltori si trovano di fronte a molteplici sfide, è fondamentale rispondere prontamente alle loro preoccupazioni”, ha dichiarato Serpillo. “La revisione della PAC, che mira a semplificare le procedure, ridurre gli oneri amministrativi e fornire maggiore flessibilità, rappresenta un passo nella giusta direzione per sostenere il settore agricolo, che è il pilastro della nostra economia e l’artefice della nostra sussistenza agroalimentare.”

Serpillo ha sottolineato l’importanza di supportare gli agricoltori, compresi i giovani che desiderano tornare al lavoro agricolo. “È essenziale incentivare i giovani agricoltori e quelli che vorrebbero intraprendere questo percorso attraverso politiche mirate ed efficaci”, ha affermato. “Lintroduzione di variazioni e flessibilità di alcune buone condizioni agronomiche ed ambientali (BCAA), tra le quali le più significative attivabili per il prossimo periodo e solo dopo l’approvazione finale: fra queste l’eliminazione dell’obbligo di lasciare i terreni a riposo con eventuale introduzione di un ecoschema specifico, l’allentamento dei requisiti in materia di rotazione con l’eventuale introduzione anche della diversificazione.”

Il Presidente dell’UCI ha infine elogiato l’impegno delle istituzioni europee nell’affrontare rapidamente le sfide attuali degli agricoltori. “Questa rapida risposta dimostra l’attenzione e l’importanza attribuita al settore agricolo nell’Unione Europea”, ha concluso Serpillo.




Serpillo (Uci): Soddisfazione per Regolamento Imballaggi, ma urge accelerare su innovazione, ricerca e attuazione

Il Presidente dellUCI (Unione Coltivatori Italiani), Mario Serpillo, esprime soddisfazione per l’approvazione del Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggi e della Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, da parte dei Ventisette Stati membri dell’Unione europea. 

“Siamo lieti di questo risultato”, afferma Serpillo. “Il tema degli imballaggi è stato al centro delle nostre attenzioni nei mesi scorsi. Linformazione e linsistenza su argomenti centrali come questo ha portato, nel caso specifico, una risoluzione positiva.”

Il Regolamento stabilisce norme e obblighi per i produttori, gli importatori e gli utilizzatori di imballaggi, al fine di promuovere la sostenibilità ambientale e la riduzione degli impatti sull’ambiente derivanti dalla produzione e dallo smaltimento di essi, temi sensibili per lUCI poiché ritenuti i responsabili in prima battuta dellabuso di plastica usa e gettanelle filiere di consumo.

Tuttavia, Mario Serpillo, Presidente dell’UCI, enfatizza l’importanza di supportare la ricerca e linnovazione, “Grazie alla ricerca universitaria, come quella condotta dai ragazzi del Politecnico di Milano, siamo in grado di sviluppare soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali a cui siamo chiamati a rispondere come il ‘Smush material’, un collante derivato dai funghi che aggrega scarti agroalimentari, un valido sostituto del polistirolo .”

Inoltre, sottolinea Serpillo, “Siamo giunti a un punto cruciale nella lotta contro l’inquinamento ambientale ed oggi è fondamentale tradurre questo Regolamento in azioni concrete per essere più incisivi nel contrastare l’impatto della plastica monouso nelle filiere. È imprescindibile che queste intenzioni si trasformino presto in azioni concrete sul campo, garantendo un effettivo miglioramento della sostenibilità ambientale e la riduzione dell’impatto negativo della plastica sull’ecosistema.”




Incendi dolosi, Serpillo (UCI): Importanza della prevenzione per la salvaguardia dell’ agricoltura e della biodiversità

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo, lancia la massima allerta sulla prevenzione degli incendi dolosi e sull’importanza cruciale di adottare per tempo misure efficaci per contrastare la minaccia degli incendi sul territorio nazionale.

“Siamo consapevoli dell’urgenza di agire preventivamente per proteggere le nostre terre e le nostre coltivazioni dall’incendio doloso”, ha dichiarato Serpillo. “Gli incendi rappresentano una seria minaccia per l’agricoltura e l’ambiente, con effetti devastanti sulla biodiversità e sulla sicurezza delle nostre comunità.  La situazione è resa ancor più grave dai cambiamenti climatici con linnalzamento delle temperature e l’indebolimento degli ecosistemi, che diventano maggiormente vulnerabili agli incendi. Tuttavia, non dobbiamo trascurare il contributo umano, spesso intenzionale, che alimenta questo fenomeno.

Alcune ricerche condotte della Protezione Civile identificano tre possibili cause di incendi: naturali, colpose e dolose, quest’ultime coinvolgono attivamente l’essere umano con l’intento di arrecare danni. “È allarmante constatare che molti incendi dolosi sono attribuibili a organizzazioni criminali”, ha affermato il Presidente dellUCI, Mario Serpillo. “Questi atti non solo danneggiano l’ambiente, ma servono anche come indicatori di una presenza della criminalità organizzata sul territorio.”

Il Presidente ha sottolineato che, sebbene gli incendi possano essere fenomeni naturali che contribuiscono alla rigenerazione delle terre, quelli dolosi sono particolarmente dannosi e spesso causati dall’intervento umano con intento malevolo.

È fondamentale affrontare questa emergenza con azioni concrete e coordinate”, ha continuato Serpillo. “La prevenzione degli incendi dolosi richiede una stretta collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e comunità locali. Dobbiamo essere vigili e pronti a denunciare qualsiasi comportamento sospetto che possa mettere a rischio le nostre terre e il nostro patrimonio agricolo. È giunto il momento di sfatare una percezione di ineluttabile calamità che si accompagna stagionalmente al fenomeno degli incendi dolosi, quasi sempre scatenati in presenza di forti venti di maestrale o scirocco. Questa attività criminosa e irresponsabile, che definirei stragista, arreca cicatrici devastanti e permanenti al paesaggio, attenta alla fauna selvatica, alla produzione agricola e allincolumità delle popolazioni locali. È necessario incrementare una rete di osservatori antincendi disseminata sul territorio nazionale che possa monitorare costantemente soprattutto le aree a maggior rischio, al fine di prevenire, contrastare e punire con pene sanzionatorie e detentive più forti tal genere di crimine. In questo quadro – sottolinea il Presidente Mario Serpillo – andrebbe fortemente valorizzato ed incoraggiato il ruolo dei giovani che, adeguatamente coinvolti, diverrebbero indispensabili custodi del territorio, in grado di avvalersi delle più avanzate tecnologie, sia di rilevamento che di comunicazione, al fine di supportare efficacemente sia le amministrazioni locali che le forze dellordine.”  




Olio evo, Serpillo (UCI): non può diventare un bene di lusso sulla tavola dei consumatori

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, commenta la grave situazione che si sta verificando nel settore olivicolo – oleario: “L’allarme è forte: la crisi dell’olio d’oliva colpisce duramente l’Italia. Con grande preoccupazione osserviamo il recente aumento dei prezzi dell’olio extravergine di oliva, che ha raggiunto picchi fino ad oltre nove euro a bottiglia. Questa situazione rappresenta una sfida significativa per il settore agricolo italiano e richiede azioni concrete per proteggere i nostri produttori e sensibilizzare i consumatori sull’importanza della tracciabilità e della qualità del prodotto.”

Il prezzo elevato ha portato a un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, con il 45% che, secondo un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli, hanno ripiegato sulla scelta di usare l’olio di semi in cucina. Tale allarme, presentato a Bitonto durante il seminario di Cibus Lab, mette in luce una tendenza di riduzione dei consumi, con potenziali conseguenze negative per l’intero comparto.

La crisi climatica globale ha aggravato la situazione, colpendo la produzione mondiale di olio d’oliva. Paesi come la Spagna hanno subito drastici cali nella produzione, portando alla carenza di prodotto e all’aumento dei prezzi sul mercato. Questo ha spinto i consumatori a rivolgersi ad alternative più economiche.

Il Presidente, Mario Serpillo, sottolinea che la diffusione della scelta di rinunciare all’olio extravergine potrebbe avere ripercussioni gravi e prolungate, con una potenziale riduzione dei consumi fino al 40%. “È essenziale sensibilizzare il consumatore sull’importanza della tracciabilità e della qualità del prodotto”, afferma Serpillo. “La situazione attuale mette in evidenza la fragilità del settore e la necessità di strategie a lungo termine per garantire la sostenibilità della produzione olivicola italiana.

Da un lato studiare e mettere in atto, più rapidamente possibile, misure che riescano a contenere l’impatto dei cambiamenti climatici e a contrastare le infestazioni dei parassiti per tutelare la produttività olivicola ed il costo finale del prodotto. Dall’altro sensibilizzare il consumatore sulle differenze organolettiche e nutrizionali che fanno dell’olio Evo un prodotto di primaria importanza nelle abitudini alimentari degli Italiani ed in generale nella dieta mediterranea.

Mentre alcuni produttori sostengono che i dati sull’andamento dei consumi possono essere meno gravi di quanto indicato dalle indagini, è chiaro che il settore debba in ogni caso adottare misure per rafforzare la produzione e la fiducia dei consumatori nell’olio extravergine di oliva italiano. L’accento deve essere posto sulla valorizzazione del prodotto e sulla giusta remunerazione di tutta la filiera.

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, ribadisce l’urgenza di affrontare questa situazione e la necessità di un cambio di paradigma nel modo in cui il consumatore percepisce e valuta l’olio extravergine di oliva italiano. “Dobbiamo lavorare insieme per tutelare e rilanciare la produzione del settore, in particolar modo in quelle regioni come la Puglia che hanno subìto maggiormente i danni delle avversità climatiche e degli attacchi parassitari. Inoltre, e non da ultimo, educare i consumatori sull’importanza della qualità e della provenienza del prodotto – conclude Serpillo – poiché solo così possiamo assicurare un futuro sostenibile per l’industria olivicola italiana.”




Ddl “ammazza orsi”. Uci, Serpillo: il vigliacco baratto tra fauna selvatica e consenso popolare

Il Presidente dellUnione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, rilancia con convinzione il suo sostegno alla battaglia delle associazioni animaliste che suggeriscono soluzioni ragionevoli e sostenibili in contrapposizione allabbattimento degli orsi previsto dal Ddl denominato “Ammazza Orsi” che sarà esaminato oggi dal Consiglio Provinciale di Trento, su decisione del Presidente Claudio Soini. Tale documento prevede modifiche alla Legge provinciale n. 9 del 2018, al fine di consentire l’uccisione di una quota annuale di orsi a partire da un numero di otto esemplari.

Nellarco di circa un ventennio, nella provincia di Trento, sessantadue orsi sono stati uccisi, catturati o dichiarati scomparsi. Claudio Groff, del Servizio Foreste e Fauna, riferisce che in realtà gli orsi hanno attaccato l’uomo otto volte in dieci anni, causando un decesso. A fronte di situazioni potenzialmente pericolose che possono verificarsi per via del loro sconfinamentonei centri abitati, bisogna prioritariamente mettere in atto tutte le misure preventive e dissuasive previste dal piano orsidel 2004 che di contro non sono state ancora completate, come ad esempio linstallazione dei cassonetti anti-orso. La presenza di tali strutture è cruciale per evitare che gli orsi si avvicinino ai centri urbani e con esse si ridurrebbero notevolmente i rischi per la popolazione.

Di contro, la Giunta Fugatti si oppone alla rimozione delle strutture utilizzate dai cacciatori, nonostante esse siano considerate fonti di attrazione per gli orsi, rendendoli meno sensibili alle misure di dissuasione.

Per la gestione di emergenze di questo tipo, legate alla fauna selvatica – afferma il presidente dellUCI, Mario Serpillo – è essenziale proteggere la popolazione e al tempo stesso salvaguardare le specie animali e lequilibrio degli ecosistemi.

Liniziativa legislativa proposta, nota come Ddl “ammazza orsi, ignorando le alternative che possono garantire una coesistenza pacifica, rischia di creare gravi problemi per la fauna e la biodiversità delle zone coinvolte. La proposta di abbattere fino a otto orsi all’anno è considerata populista ed antiscientifica. Questa politica, rivolta in tal caso agli orsi, rivela un approccio fallimentare che si estende ad altre specie essenziali per l’equilibrio dell’ecosistema, come il lupo. È essenziale trovare soluzioni che proteggano sia la fauna selvatica che le comunità locali, senza ricorrere a misure estreme e dannose per l’ambiente. Se da un lato labbattimento degli orsi non deve rappresentare una soluzione praticabile, dallaltro è fondamentale che gli enti locali si dotino al più presto dei cassonetti adatti e degli altri dispositivi necessari allo scopo, altrimenti è inutile lamentarsi che gli orsi diventino troppo confidenti.

Questa posizione è vitale per garantire un equilibrio tra la conservazione della natura e le esigenze delle comunità locali.




Imballaggi, Serpillo (UCI): utilizzare al più presto i materiali alternativi alla plastica offerti dall’agricoltura

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo, ha ribadito il suo forte sostegno alle soluzioni innovative nel settore degli imballaggi, sottolineando l’importanza della ricerca nel contrastare l’inquinamento ambientale, specialmente nell’ambito del packaging monouso.

“Siamo giunti a un punto decisivo nella nostra lotta contro l’inquinamento ambientale, e il packaging monouso rappresenta una delle sfide più urgenti da affrontare”, ha dichiarato Serpillo. “È essenziale adottare soluzioni tempestive e sostenibili per ridurre l’utilizzo della plastica e promuovere materiali alternativi ecologici. La sostituzione della plastica ed in particolare del polistirolo – prosegue Serpillo – è oggi possibile attraverso l’uso di materiali provenienti dall’agricoltura. A partire dall’esperienza di giovani ricercatori italiani del Politecnico di Milano che dalla radice dei funghi hanno ricavato un collante, Smush material, per aggregare scarti agroalimentari e ottenere un materiale molto resistente, ignifugo e fonoassorbente, valido sostituto del polistirolo. Per arrivare alla recente proposta lanciata dall’azienda tedesca Proeservation di un materiale denominato Recou che è un esempio straordinario di come gli scarti agricoli possano essere trasformati in risorse preziose – ha affermato il Presidente Mario Serpillo. Utilizzando le bucce del farro, un sottoprodotto spesso ignorato dell’agricoltura, è stato creato un materiale biodegradabile e completamente naturale che può sostituire il polistirolo nei nostri imballaggi.”

Il Presidente dell’UCI ha sottolineato il grande potenziale di questi nuovi materiali naturali evidenziando tra l’altro la loro resistenza agli urti e la capacità di biodegradarsi rapidamente una volta terminato il ciclo di vita.

“Tali innovazioni non solo offrono soluzioni ecologiche all’enorme problema dei rifiuti plastici, ma rappresentano anche un’opportunità per l’industria agricola di valorizzare gli scarti e contribuire alla transizione verso un’economia circolare”, ha affermato Serpillo.

Infine, il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani ha invitato tutte le parti interessate, dalle imprese alle istituzioni italiane ed europee, a collaborare per promuovere l’adozione diffusa di prodotti naturali di origine agricola, affinché essi diventino una risorsa ampiamente utilizzata per gli imballaggi nel più breve tempo possibile.

“Investire in ricerca e innovazione è fondamentale per il futuro del nostro pianeta e delle prossime generazioni  – ha concluso il Presidente Mario Serpillo – tuttavia è fondamentale dare seguito a tali ricerche ed immettere rapidamente sul mercato tutte le soluzioni naturali ed ecologiche che siano valide alternative alla plastica.”




UCI, Serpillo augura buon lavoro ad Alessandra Todde, nuova Presidente della Regione Sardegna

Il Presidente dellUCI Mario Serpillo saluta la nuova Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, prima donna a governare la regione, augurandole un buon lavoro e auspicando che lAmbiente, lAgricoltura e la Pesca siano temi centrali del suo mandato. La Sardegna ricca di un patrimonio naturale e paesaggistico unico al mondo, la cui biodiversità costituisce un bene prezioso da preservare e valorizzare, conserva tuttoggi tradizioni secolari della sua cultura che affondano le loro radici nel mondo rurale, agricolo e pastorizio.   LUnione Coltivatori Italiani (UCI) – sottolinea il Presidente Mario Serpillo -particolarmente impegnata per la salvaguardia delle arre interne e disagiate, esposte al rischio di abbandono, chiede alla neoeletta Presidente della Regione un profondo impegno al fine di rendere sempre più attrattive le risorse ambientali, agricole e culturali della Sardegna per le giovani generazioni, offrendo loro opportunità occupazionali in una prospettiva di sviluppo sostenibile.




Agripesca (Uci) incontra il Ministro Lollobrigida per discutere del futuro della pesca nel Mediterraneo

Agripesca (UCI) è da sempre in prima linea per difendere e rilanciare il settore ittico, oggi impegnato ad affrontare diverse criticità che destano gravi preoccupazioni negli operatori del settore.

Una delegazione di Agripesca, guidata dal presidente della sede di Mazzara del Vallo, Costantino Giacalone, e dal responsabile rapporti istituzionali, Toni Scilla, è stata ricevuta lo scorso venerdì presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Masaf) dal Ministro Lollobrigida.

L’incontro ha coinvolto anche le altre sigle sindacali del settore della pesca e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, con l’obiettivo di esaminare le proposte e le preoccupazioni riguardanti il settore della pesca nel Mediterraneo.

Durante l’assemblea consultiva, Scilla ha espresso la posizione di Agripesca: “Siamo soddisfatti per l’opposizione del Ministro al piano d’azione proposto dall’UE. Questo piano avrebbe minacciato il sistema di pesca a strascico, una peculiarità fondamentale del nostro Mediterraneo. Ringraziamo il Ministro per la sua ferma posizione su questo punto.”

Ha inoltre aggiunto: “Riteniamo cruciale intervenire tempestivamente su questioni urgenti come le quote di prelievo del gambero rosso e la normativa sull’arresto definitivo per garantire la stabilità del nostro settore.”

Parlando dell’importanza della sostenibilità nel settore, Scilla ha dichiarato: “Per la nostra organizzazione, è fondamentale promuovere la pesca con interventi mirati che favoriscano l’ecosostenibilità e il rinnovo della flotta. Vogliamo garantire la sostenibilità ambientale ed economica nel lungo termine, coinvolgendo settori chiave come la logistica, la cantieristica, l’enogastronomia e il turismo.”

Concludendo, Scilla ha sottolineato: “Rimaniamo vigili e disponibili alla massima collaborazione con il governo e le altre parti interessate. Vogliamo perseguire la strada giusta per tutelare i consumatori e promuovere la sostenibilità nel settore della pesca.”




Uci, Serpillo: Collaborazione per un’Alimentazione Sostenibile e Accessibile per Tutti

In un contesto in cui otto italiani su dieci mostrano un crescente interesse verso gli investimenti sostenibili, con il 65% di essi pronto ad investire con criteri ESG sull’agroalimentare, emerge chiaramente la volontà della popolazione italiana di contribuire attivamente ad un futuro più sostenibile. Questi dati emergono dall’indagine condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con Bva Doxa, coinvolgendo 1.400 risparmiatori che hanno investito nell’ultimo anno almeno 1.000 euro.

“La consapevolezza dei consumatori italiani riguardo agli investimenti sostenibili è un segnale positivo che mostra una crescente attenzione nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità nel settore agroalimentare”, afferma Mario Serpillo, Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI). “Questo trend evidenzia la volontà del popolo italiano di partecipare attivamente alla costruzione di un futuro migliore, supportando pratiche agricole e alimentari più sostenibili e responsabili”.

Secondo l’indagine, il settore vinicolo è indicato dal 43% dei risparmiatori come il più attrattivo nel settore agroalimentare, seguito dall’ortofrutticolo (33%) e dal latteo-caseario (33%). Questo evidenzia non solo una preferenza verso prodotti tradizionali italiani, ma anche un interesse crescente verso settori che dimostrano un impegno verso la sostenibilità e la qualità.

Serpillo continua, “La transizione ecologica nel settore agroalimentare non solo permette di garantire la produttività dei terreni a lungo termine, ma anche di migliorare le condizioni di lavoro e di produrre cibi più sani. È un’opportunità preziosa che dobbiamo coltivare per costruire un futuro alimentare sostenibile e resiliente”.

Tra le principali preoccupazioni dei risparmiatori italiani vi sono l’inflazione e il caro vita (50%), la crisi energetica e i costi dell’energia (34%), il cambiamento climatico (27%) e la disoccupazione (23%).

“Il dato relativo alla volontà di limitare gli sprechi alimentari, coinvolgendo il 93% degli intervistati, è un segnale positivo che mostra una crescente consapevolezza verso il tema della sostenibilità anche nel quotidiano”, aggiunge Serpillo. “Inoltre, l’acquisto di prodotti locali, biologici e provenienti da una filiera etica dimostra un impegno e un supporto concreto per la sostenibilità ambientale e sociale”.

Tuttavia, secondo l’indagine, le buone pratiche sostenibili si scontrano ancora con prezzi troppo elevati (72%), la mancanza di informazioni sulla sostenibilità dei prodotti (32%) e la diffidenza verso i marchi (27%).

Scegliere l’agricoltura e l’alimentazione sostenibile richiede uno sforzo condiviso”, conclude Serpillo. “Collaboriamo per promuovere pratiche agricole e alimentari che tutelino l’ambiente, i lavoratori e la salute dei consumatori, cercando di rendere la qualità meno esclusiva. Solo attraverso questa sinergia possiamo assicurare un futuro alimentare sostenibile per tutti”.




Serpilo (UCI): L’Unione Coltivatori Italiani condivide e sostiene la proposta di legge per salvaguardare l’ambiente e le biodiversità italiane

Il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo, pone in rilievo l’importanza della proposta di legge attualmente in discussione presso la Camera dei Deputati, già approvata dal Senato, che mira a riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale degli agricoltori come custodi dell’ambiente e del territorio.

“Questa proposta, insieme a un’altra ad essa correlata, mira a promuovere la salvaguardia dell’ambiente, la biodiversità e la lotta contro il rischio idrogeologico, attraverso il riconoscimento e il sostegno agli agricoltori che adottano pratiche sostenibili”, ha dichiarato Serpillo.

La legge propone l’istituzione di un elenco di agricoltori custodi, con criteri di premialità che includono sgravi fiscali, nonché l’istituzione della Giornata Nazionale dell’Agricoltura. Inoltre, prevede l’assegnazione di un premio annuale “De Agri Cultura” agli agricoltori meritevoli.

Il dibattito in Aula ha registrato molti interventi favorevoli al provvedimento, concordi sull’importanza di riconoscere il ruolo cruciale degli agricoltori nella protezione dell’ambiente e nella promozione di un’agricoltura sostenibile.

“Sostenere questa legge è fondamentale per garantire la preservazione del nostro inestimabile patrimonio di sementi e per promuovere pratiche agricole che rispettino l’ambiente e la biodiversità”, ha ribadito Serpillo, invitando tutti i membri della Camera dei Deputati ad approvare questa importante proposta per il bene delle future generazioni e dell’intero Paese.