Ue, D’Eramo: Via libera a revisione Pac premessa per cambio di rotta

“Il voto di oggi può essere l’inizio di un cambio di rotta per dare risposte concrete ed efficaci a un settore fondamentale per il futuro dell’Europa e per la sicurezza alimentare dei paesi che ne fanno parte”. Così il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, commentando il via libera del Parlamento Ue alla revisione della Politica agricola comune, che è “un primo passo per alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori europei e consentire agli Stati membri maggiore flessibilità per concedere esenzioni dalle norme della Pac in caso di problemi nella loro applicazione o di condizioni meteorologiche estreme. Positivo anche aver esentato le piccole aziende agricole di dimensioni inferiori a 10 ettari da controlli e sanzioni in caso di inosservanza di alcune norme”. “Seppure siano miglioramenti solo parziali – continua il sottosegretario – l’approvazione da parte di Parlamento e del Consiglio permetterà semplificazioni, gettando le premesse per ulteriori misure e per continuare sulla strada della sburocratizzazione. Dopo le elezioni di giugno si potrà aprire una fase nuova per ridare agli agricoltori, che sono i primi custodi del territorio, la centralità che meritano e per trovare soluzioni a nodi rimasti irrisolti. Non solo per la Pac, ma anche per direttive come quella sugli imballaggi”, conclude D’Eramo.




Europa, Lollobrigida: Approvazione modifiche Pac sono primo passo importante per comparto. I COMMENTI

“Con l’approvazione della riforma della Politica Agricola Comune, votata oggi al Parlamento europeo, viene confermato l’iter di modifica fortemente voluto dal Governo Meloni. L’Italia si è fatta capofila della coalizione degli Stati membri, attivi sul fronte della riforma che hanno chiesto a gran voce di modificare aspetti fondamentali per l’agricoltura.

Quella di oggi è stata senza dubbio una risposta importante, ma non definitiva, in quanto affronta solo alcuni dei temi centrali per il settore ma riteniamo importante fare ancora passi avanti per andare incontro alle esigenze sollevate dal comparto agricolo negli scorsi mesi”. Cosi il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Imballaggi: via libera a nuove norme Ue su riduzione, riuso e riciclo. IL DOCUMENTO E I COMMENTI

“Ringrazio i parlamentari europei di tutti gli schieramenti politici per il lavoro che hanno portato avanti in questi mesi. C’è ancora molto da fare ma con queste prime modifiche il segnale che abbiamo lanciato all’intero comparto e in Ue è chiaro: vogliamo politiche agricole giuste e più rispettose del ruolo dell’agricoltore. In linea con quanto fatto dal Governo italiano in tema di sostegno agli attori principali del settore primario e alla difesa della qualità, nell’ottica della sovranità alimentare.

Siamo per questo convinti che con la riduzione degli oneri amministrativi e burocratici si consentirà una maggiore flessibilità nel rispetto dei vincoli ambientali e tuteleremo ancora di più il diritto di ogni cittadino ad avere cibo sano, prodotto nei nostri territori e non importato da Nazioni che non rispettano i nostri stessi diritti”. Il Ministro ha concluso che con l’approvazione di queste modifiche “è stato fatto un primo passo avanti ma siamo consapevoli che occorrono ulteriori interventi di medio e lungo periodo per dare al settore agricolo maggiore supporto”.

Di seguito i commenti:

Ue: Coldiretti, bene ok Parlamento a genetica green

Ue: Cia, soddisfazione per voto Parlamento su revisione Pac e Ngt

Copagri: Pac, dopo l’atteso ok del parlamento Ue alla revisione, la palla passa al Governo

Lizzi (Lega): Grazie alla Lega nuovo Regolamento Tea indica la direzione giusta per il futuro della nostra agricoltura

Pac, Confagricoltura: miglioramenti ancora limitati, ma bene sburocratizzazione. Ora implementare agevolazioni

Pac, La Pietra: Revisione politiche agricole europee per restituire centralità al comparto

Revisione Pac, Caretta (FdI): ok parlamento Ue passo in avanti per agricoltori

Ue: Centinaio, su Pac e Ngt due accordicchi

https://agricolae.eu/ue-deramo-via-libera-a-revisione-pac-premessa-per-cambio-di-rotta-2/

Agricoltura, Coldiretti: bene semplificazione pac, ora più risorse per il settore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Ue: Cia, soddisfazione per voto Parlamento su revisione Pac e Ngt

Soddisfazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani per il doppio risultato di oggi all’Europarlamento, con l’esito positivo del voto in plenaria sul dossier NGTs e sulla semplificazione della Pac, la proposta legislativa che ha per obiettivo la riduzione degli oneri burocratici e amministrativi per le aziende agricole. Con l’ok del Parlamento Ue, ora gli Stati membri potranno procedere ad introdurre elementi di flessibilità nei Piani strategici nazionali per un migliore funzionamento della Pac 2023-2027, garantendo nel contempo il rispetto degli impegni di sostenibilità ambientale da parte degli agricoltori.

Non ci sarà più l’obbligo di mantenere a riposo le superfici agricole -la scelta di mantenere incolte le superfici diventa volontaria- e si andrà verso il ritorno alla pratica della diversificazione colturale, in luogo della rotazione obbligatoria. Un altro importante cambiamento è la disposizione generale che permette agli Stati membri di concedere deroghe temporanee a specifici requisiti di condizionalità, in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarle.

Allo stesso tempo, Cia commenta con favore anche il voto positivo sul dossier NGTs, che ribadisce la validità del Regolamento proposto dalla Commissione Ue con i miglioramenti proposti dal Parlamento. E’ la conferma della giusta direzione intrapresa per agevolare la transizione green dell’agricoltura europea che, per ridurre gli input chimici, ha bisogno di alternative valide e, quindi, di piante più resistenti ai cambiamenti climatici grazie all’introduzione delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea, in inglese Ngts). Le nuove biotecnologie, che non sono Ogm, restando uno strumento valido per un’agricoltura sempre più sostenibile. Il voto di oggi è un segnale chiaro per il Consiglio per la chiusura dell’iter entro la fine della presidenza belga a giugno.




Imballaggi, Corepla: regolamento rischia di penalizzare sistema riciclo Italia, eccellenza in Europa

“Il voto in plenaria dell’Europarlamento sul regolamento imballaggi PPWR rischia di penalizzare il nostro Paese poiché non tiene conto delle peculiarità e dei risultati di ciascun Stato membro e mette a rischio gli sforzi finora compiuti in materia di economia circolare”. L dichiara Giovanni Cassuti, presidente di Corepla.

“Il rinnovato focus sul riutilizzo”, aggiunge Cassuti, “è in contraddizione con tutto quello che l’Unione europea ha promosso negli ultimi anni e questo cambio di strategia rimette in discussione un modello di riciclo consolidato che non consentirà alle amministrazioni nazionali di gestire con flessibilità l’assetto normativo e regolamentare. Ci auguriamo che il prossimo Parlamento e la prossima Commissione abbandonino quest’ottica pregiudizievole verso gli imballaggi in plastica e che si possa davvero collaborare a favore della sostenibilità ambientale, economica e sociale”.




Imballaggi: via libera a nuove norme Ue su riduzione, riuso e riciclo. IL DOCUMENTO E I COMMENTI

Il regolamento, approvato in via definitiva con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni, intende affrontare il crescente problema dei rifiuti da imballaggi, uniformare le leggi del mercato interno e promuovere l’economia circolare.

Di seguito AGRICOLAE pubblica il documento approvato: 

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Ridurre gli imballaggi e limitarne alcuni tipi

Le norme, frutto di un accordo provvisorio con il Consiglio, comprendono obiettivi di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e impongono ai Paesi UE di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica. Per limitare gli sprechi, è stata stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% che si applicherà agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e per il commercio elettronico. In aggiunta, fabbricanti e importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo.

Determinati tipi di imballaggi di plastica monouso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030. Tra questi figurano gli imballaggi per frutta e verdura fresche non trasformate e per i cibi e le bevande consumati in bar e ristoranti, le monoporzioni (ad esempio condimenti, salse, panna da caffè e zucchero), i piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e le borse di plastica in materiale ultraleggero al di sotto dei 15 micron.

Per evitare effetti nocivi sulla salute, il testo vieta l’utilizzo dei cosiddetti “inquinanti eterni”, ovvero le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), al di sopra di determinate soglie negli imballaggi a contatto con prodotti alimentari.

Promuovere opzioni di riutilizzo e ricarica per i consumatori

Sono previsti obiettivi di riutilizzo specifici da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche (ad eccezione, tra gli altri, di latte, vino, anche aromatizzato, e superalcolici), imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto. A determinate condizioni, gli Stati membri possono concedere deroghe di cinque anni a questi requisiti.

I distributori finali di bevande e alimenti da asporto dovranno dare ai consumatori la possibilità di utilizzare i loro contenitori e adoperarsi per offrire il 10 % dei prodotti in un formato di imballaggio riutilizzabile entro il 2030.

Imballaggi riciclabili, miglioramento dei sistemi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti

Con le nuove norme, tutti gli imballaggi (ad eccezione di legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera) dovranno essere riciclabili sulla base di criteri rigorosi.

Le misure comprendono anche obiettivi sul contenuto minimo riciclato per gli imballaggi di plastica e obiettivi minimi di riciclaggio in termini di peso per i rifiuti di imballaggio.

Infine, entro il 2029, il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso per bevande fino a tre litri dovranno essere raccolti separatamente mediante sistemi di deposito cauzionale e restituzione o altre soluzioni che consentano di raggiungere l’obiettivo di raccolta.

Citazione

La relatrice Frédérique Ries (Renew, BE) ha dichiarato: “Per la prima volta in una legge ambientale, l’UE sta fissando obiettivi per ridurre gli imballaggi, indipendentemente dal materiale utilizzato. Le nuove norme promuovono l’innovazione e prevedono esenzioni per le microimprese. Il divieto di sostanze inquinanti eterne negli imballaggi alimentari è una grande vittoria per la salute dei consumatori europei. Chiediamo ora a tutti i settori industriali, ai paesi dell’UE e ai consumatori di fare la loro parte nella lotta contro gli imballaggi in eccesso.”

Prossime tappe

Prima di essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale UE e entrare in vigore, l’accordo dovrà essere approvato formalmente anche dal Consiglio.

Contesto

Gli imballaggi rappresentano una fonte di rifiuti in continuo aumento. Nel 2018 hanno generato un fatturato di 355 miliardi di EUR nell’UE, e il loro totale è passato dai 66 milioni di tonnellate del 2009 agli 84 milioni del 2021. Nel 2021, i cittadini europei hanno prodotto 188,7 kg di rifiuti di imballaggio pro capite, una cifra che, in assenza di nuove misure, è destinata a crescere fino a raggiungere i 209 kg nel 2030.

Con l’approvazione di questa legge, il Parlamento intende rispondere alle richieste dei cittadini di creare un’economia circolare, prevenire i rifiuti, eliminare progressivamente gli imballaggi non sostenibili e contrastare il ricorso a imballaggi di plastica monouso, in linea con la proposta 5, paragrafi 1, 3, 4 e 5, la proposta 11, paragrafi 1 e 4, e la proposta 20, paragrafo 3, delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Di seguito i commenti: 

Europa, Salvini: le norme sugli imballaggi danneggiano le imprese italiane

Regolamento Imballaggi, De Meo (FI): PPE e Forza Italia determinati per correggere proposta che avrebbe penalizzato Italia

Imballaggi: Cia, resta nodo ortofrutta. Prossima legislatura Ue ponga rimedio

Regolamento europeo imballaggi. Bergaglio (Unionplast): No ideologico alla plastica non è scelta sostenibile

Regolamento imballaggi Ue: il comparto dei cartoni per bevande (ACE) accoglie con favore adozione provvedimento

Imballaggi. Lizzi (Lega): Ue ha deciso di gettare nel cestino anni di investimenti e una filiera che vale 625 miliardi euro

Imballaggi, Confagricoltura: testo migliorato, ma permangono forti criticità

Imballaggi: Coldiretti, un primo passo ma ora serve intervenire ancora su ortofrutta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Europa, Salvini: le norme sugli imballaggi danneggiano le imprese italiane

“Le nuove norme europee sugli imballaggi danneggiano le imprese italiane, aumentando burocrazia e costi: per questo, la Lega è ed è sempre stata contraria”. Così Matteo Salvini dopo il voto del Parlamento europeo al regolamento sulle nuove misure sugli imballaggi.




Ucraina, Coldiretti: su dazi occasione perse per il grano italiano, mercato destabilizzato

Il via libera definitivo dal Parlamento europeo alla proroga fino a giugno 2025 della sospensione dei dazi sulle importazioni agroalimentari dall’Ucraina, rappresenta un’occasione persa per il grano italiano. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la proroga firmata oggi, sottolineando che sa da un lato sia prioritario sostenere l’Ucraina, dall’altro la mancata estensione al grano della clausola di salvaguardia come “freno di emergenza”, rischia di creare gravi distorsioni all’interno del mercato europeo dei cereali. Mercato già destabilizzato dall’invasione di prodotto russo e turco che ha fatto crollare i prezzi pagati agli agricoltori.La misura non comprende il grano tra i prodotti oggetto del meccanismo di salvaguardia automatico – sottolinea Coldiretti – che consente la reintroduzione di contingenti tariffari quando l’import di alcune produzioni supera un certo limite. Né l’inserimento della semola cambia la situazione, visto che circa il 70% del grano tenero che entra in Europa proviene dall’Ucraina, ben 4,3 milioni di tonnellate per la campagna in corso, mentre l’import di semola di grano tenero è pari ad appena 45.000 tonnellate.

Grazie anche alle agevolazioni, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, gli arrivi in Italia di grano tenero ucraino per il pane sono quadruplicati (+283%) nel 2023 rispetto al 2021 prima dell’inizio della guerra, arrivando a quota 470 milioni di chili.

Per sostenere la martoriata Ucraina senza danneggiare i produttori italiani ed europei, la Coldiretti ha proposto l’utilizzo dei magazzini europei per stoccare i cereali ucraini, evitando che entrino nel mercato comune e destinandoli, invece, ai Paesi che non hanno cibo a sufficienza per sfamare la  popolazione, come i Paesi africani, che altrimenti vengono lasciati nelle mani della Cina, della Turchia e della Russia.




Ue: Cia, grazie a Paolo De Castro per impegno a tutela agricoltura Made in Italy

Cia-Agricoltori Italiani ringrazia Paolo De Castro per il lungo e intenso impegno in Europa, a tutela e valorizzazione dell’agricoltura e dell’agroalimentare Made in Italy.

La sua mancata ricandidatura segna un passaggio importante nel percorso della Politica agricola comune che ci auguriamo possa avere altrettanti validi sostenitori nel prossimo Parlamento Ue. Cia continuerà la sua battaglia, certa di condividere ancora con De Castro un lavoro costante per la difesa degli agricoltori italiani e la centralità del settore nel futuro d’Europa.




Commissione Ue, Lollobrigida: Rapporto con Von der Leyen corretto e per interesse Italia. Non mi candido

“Il voto per il presidente della Commissione ha tante variabili ed è molto complesso. Con von der Leyen il rapporto è sempre stato corretto perché era vantaggioso per l’Italia avere un dialogo aperto. Dico che sicuramente ci muoveremo nell’interesse dell’Italia, non di parte”. Così in un’intervista al Corriere della Sera, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida che prosegue rispondendo alla domanda sulla sua possibile candidatura alle elezioni europee:

“Non mi candiderò. Se lo deciderà, sarà Meloni il volto del nostro partito. Sul ruolo di commissario, il tema non esiste: per consuetudine, non è mai attribuito ai paesi più forti il titolare dell’Agricoltura, e l’Italia con la Francia e la Germania lo è”.




Camera, Presidente Fontana a conferenza Palma: Strategia in cinque punti per il futuro dell’Ue

È un percorso in cinque punti per dare all’Europa autonomia strategica e futuro quello che il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha tracciato alla conferenza dei Presidenti dei Parlamenti UE in corso a Palma di Maiorca. Nel suo intervento di oggi Fontana ha sottolineato la necessità di operare scelte che, nel contesto geopolitico globale “siano coerenti con i nostri interessi, i nostri valori e il nostro modello sociale”. Da qui i cinque ambiti prioritari in cui operare: l’individuazione di nuovi settori strategici, tra cui “le politiche essenziali per conservare il modello socio-economico e le identità culturali europee”, lo sviluppo di una reale politica estera e di sicurezza dell’Europa, il processo di allargamento dell’ Unione ai Paesi candidati dei Balcani occidentali e il sostegno a un’azione diplomatica forte per la pace, uno sforzo comune per accrescere la competitività dell’ industria europea, politiche verdi che siano sostenibili e che valorizzino le peculiarità di ciascun Paese e la riforma del funzionamento dell’ Unione, “che dia all’ Europa strumenti e procedure più efficaci e agili”. “L’auspicio – ha concluso Fontana – è che questi temi siano centrali nel dibattito e nella campagna che ci porterà al rinnovo del Parlamento europeo a giugno”.



Parlamento Ue, Maretti (Legacoop Agroalimentare): Grazie a Paolo De Castro per il lavoro svolto in Europa

Il parlamentare europeo Paolo De Castro ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni del 9 giugno. Tre mandati al Parlamento Ue, già ministro dell’Agricoltura in Italia, a De Casto, 66 anni, pugliese, Cristian Marettipresidente di Legacoop Agroalimentare esprime tutto il riconoscimento e la gratitudine per il lavoro svolto in difesa dell’agricoltura italiana, dell’agroalimentare e del made in Italy. «A Paolo va, da parte mia e di tutti i cooperatori di Legacoop Agroalimentare, un grande ringraziamento. Anche in virtù della grande esperienza maturata nel ruolo di ministro, ha rappresentato per tutta la filiera agroalimentare un punto di riferimento per competenza e costanza nell’impegno in Commissione agricoltura e nelle relazioni con i diversi commissari Ue che si sono succeduti al dicastero».

Per questo Maretti confida «che questa grande esperienza non vada persa e venga valorizzata dalle diverse forze politiche e di governo del nostro Paese dal momento che, come lui stesso ha affermato, è pronto a impegnarsi in nuove sfide professionali al fianco del settore e a tutela degli interessi del sistema Italia. Ecco perché a prescindere dai pesi politici all’interno della prossima commissione Ue, le sue competenze devono rimanere a disposizione del Paese. Ma soprattutto auspico che il suo metodo di ampia condivisione delle tematiche per arrivare a dei compromessi accettabili debba essere un percorso da seguire dagli eletti nel prossimo mandato».

 




Ue, De Castro: termina qui la mia avventura in Parlamento Ue. Pronto a nuove sfide a tutela Sistema Italia

“Un grande in bocca a lupo a Stefano Bonaccini per la sua candidatura alle Elezioni Europee 2024. Termina qui la mia avventura al Parlamento europeo. E’ stato un onore combattere per la difesa della nostra #agricoltura del nostro #agroalimentare del nostro Made in Italy. La mia attività di tutela di questo straordinario settore tuttavia non finirà con i miei tre mandati da europarlamentare; sono pronto ad impegnarmi in nuove sfide professionali al fianco del settore e a tutela degli interessi del sistema Italia”. Così Paolo De Castro su twitter dopo che il Partito Democratico a guida Schlein ha deciso di non ricandidare il due volte ministro dell’Agricoltura e già vicepresidente vicario della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo.




Ue, Lollobrigida: Commissario? Unica cosa che ci guida è interesse nazionale 

“Ursula von der Leyen ora rappresenta l’Europa e quindi un Governo serio si rapporta con lei per risolvere i problemi del suo popolo. Credo che Giorgia Meloni in questo abbia stravinto perché è riuscita a diventare interlocutore privilegiato della Commissione europea su temi come l’immigrazione, l’economia e l’agricoltura. Le procedure che portano all’elezione o la nomina di un commissario sono procedure farraginose. Per quanto ci riguarda solleciteremo sulla base dell’interesse nazionale italiano che è l’unica cosa che ci guida”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida intervenendo a ‘In mezz’ora’ su Rai 3.



Lollobrigida: vogliamo Europa forte secondo propositi padri fondatori

“In 18 mesi abbiamo portato gran parte delle nazioni europee a condividere il principio dai Trattati di Roma. Ad oggi purtroppo alcune nazioni nell’ambito dell’Unione non hanno espresso la stessa nostra volontà di proseguire le cose utili e si sono rivolte a irrigidire le regole verso i cittadini europei rendendo paradossalmente le nostre imprese meno concorrenziali quindi limitando l’auspicio alla prosperità”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida intervenendo a ‘In mezz’ora’ su Rai 3.
“Per noi è coerente la scelta di un’Europa che condivida scelte e strategie.  L’Europa ha dimostrato forti limiti nell’azione di politica estera, in particolare durante i prodromi dell’aggressione della Russia all’Ucraina, ha dimostrato debolezza sulle vicende migratorie e nel non rendersi conto che stavamo depauperando il nostro continente con regole troppo rigide sulla produzione energetica, pensando di poterla comprare a basso costo. Vogliamo un’Europa più forte secondo quelli che erano i propositi dei padri fondatori e che è codificata esattamente nei Trattati di Roma”, ha concluso il ministro.



Ue, Confagricoltura: persa l’occasione per ristabilire equilibrio tra sostegno economia agricola dell’Ucraina e salvaguardia mercato

A meno di clamorosi quanto improbabili colpi di scena, durante la sessione che segnerà, a fine aprile, la conclusione della legislatura, il Parlamento europeo voterà a favore dell’accordo raggiunto sulla proroga per un anno delle misure tariffarie autonome a favore dell’Ucraina. In altre parole, la sospensione dei dazi doganali e dei contingenti sulle esportazioni di prodotti agroalimentari sul mercato dell’Unione.

 

Nei confronti della normativa in vigore, che scadrà all’inizio di giugno, l’accordo introduce sostanziali innovazioni. In particolare, è stato previsto un “freno di emergenza” – in effetti, il ripristino dei dazi ordinari – che scatterà se i flussi dei prodotti in arrivo dall’Ucraina supereranno la media dei livelli in essere in un periodo compreso tra il secondo semestre del 2021 e la fine del 2023. Il “freno di emergenza”, però, copre solo una lista di prodotti sensibili che non include il grano.

 

Secondo Confagricoltura è una scelta incomprensibile. E’ stata persa l’occasione per ristabilire una condizione di equilibrio tra il sostegno che va senz’altro assicurato all’economia agricola dell’Ucraina e l’andamento del mercato del grano negli Stati membri della UE.

 

Lasciamo parlare i dati. Nell’ultimo bollettino della FAO sull’evoluzione dei prezzi internazionali relativi alle principali materie prime destinate all’alimentazione, è stato evidenziato che le quotazioni dei cereali si sono attestate, lo scorso marzo, su un livello inferiore di venti punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2022. In particolare, si legge nel bollettino, si è registrato “il crollo dei prezzi all’esportazione del grano a livello mondiale”.

 

Dalle cifre diffuse dall’USDA, il dipartimento di Stato Usa all’Agricoltura risulta che, nei primi sette mesi della campagna 2023-2024, le esportazioni di grano della UE destinate ai Paesi terzi del Nord Africa si sono ridotte del 25% sullo stesso periodo della precedente annata. Il taglio sale addirittura al 60% per le partenze verso l’area Medio Orientale. La concorrenza del grano russo ha raggiunto livelli senza precedenti.

 

Le importazioni di grano dall’Ucraina – ha messo in evidenza la Commissione europea nell’ultimo rapporto sull’andamento del commercio con l’estero di prodotti agroalimentari – sono ammontate l’anno passato a 6,2 milioni di tonnellate. In pratica, risultano raddoppiate in volume sul 2022. Dal 2021, sono salite di venti volte. Da qui, la spinta al ribasso dei prezzi all’origine negli Stati membri.

 

L’intesa sulla proroga della sospensione dei dazi sulle importazioni dall’Ucraina prevede anche il varo di misure correttive, da parte della Commissione europea, in presenza di gravi squilibri sui mercati di uno o più Stati membri. Ci sono tutte le condizioni, segnala Confagricoltura, perché le misure di correzione siano adottate subito dopo l’entrata in vigore dell’accordo.