Vinitaly, Zaia: vino, Veneto leader per produzione ed export. Italian sounding un grande problema. VIDEOINTERVISTA

“È una agricoltura viva perché i giovani crescono a due cifre, si investe in innovazione, in biologico e in sostenibilità. Oggi in Veneto abbiamo 100mila ettari coltivati a vigneto, siamo la prima regione d’Italia per produzione e siamo anche il primo esportatore di vini a livello nazionale se consideriamo che il nostro export vale circa il 36% dell’export nazionale, con un valore di 2,8 miliardi euro.”

Così ad AGRICOLAE il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, nel corso di Vinitaly.

“Ci sono tutti i presupposti per vedere un paese che crescerà ancora e un Veneto che farà la parte del leone.

L’Italian sounding è un grosso problema, dunque prodotti che non sono italiani ma che utilizzano nomi nostrani come il Parmesan che viene venduto a livello internazionale ma che in realtà non ha alcuna attinenza col Parmigiano Reggiano. L’Italian sounding vale 120 miliardi di euro, miliardi che sono sottratti all’agricoltura italiana.”




Vinitaly, Zaia: giovani crescono nell’agroalimentare con l’innovazione, ma dobbiamo valorizzarli

“Il Veneto raccoglie il meglio del vino italiano, siamo la prima regione per produzione ed esportiamo per 3,8 miliardi. Vinitaly per noi è anche promozione del territorio, dove abbiamo 72 milioni di presenza turistiche. Questo è merito anche degli agricoltori e viticoltori che coltivano nella nostra regione”.

Così Luca Zaia, Governatore del Veneto, in occasione dell’inaugurazione di Vinitaly 2024.

“Dovremmo interrompere una narrazione negativa sui giovani, che crescono in agricoltura e portano innovazione con sostenibilità, dobbiamo valorizzarli. Da veneto, avendo 350 prodotti tipici, so quanta qualità sappiamo fare. La sfida è la protezione di tutto questo, bloccando l’imitazione dell’agroalimentare italiano, ma l’altra sfida è legata al titolo del nostro stand a Vinitaly: Intelligenza Naturale. Dobbiamo sfruttare ad esempio l’industria aerospaziale, che può portare a ricadute importante sul settore.




Brennero. Caner: Stop a importazioni selvagge. Vogliamo maggiori tutele per le materie prime italiane e venete

Pieno appoggio agli agricoltori italiani e veneti che in queste ore stanno presidiando la frontiera con l’Austria per difendere il made in Italy. Da sempre il Brennero e i porti sono le porte d’ingresso per numerose importazioni, e i nostri imprenditori agricoli dimostrano nuovamente di essere le sentinelle sul territorio di un sistema che innesca la produzione di falsi prodotti che non rispettano le normative italiane ed europee. Sono al fianco del mondo agricolo, tant’è che la Regione si è sempre impegnata per tutelare le eccellenze agroalimentari locali venete, simbolo di una terra, di una tradizione e del rispetto delle regole”.

 

Così l’assessore veneto all’Agricoltura, Federico Caner, interviene sostenendo la protesta organizzata da Coldiretti al Brennero per fermare l’entrata irregolare di prodotti non sicuri.

All frontiera già fermati un carico di cosce di maiale dalla Danimarca, destinazione Isola della Scala, nel veronese. Arriva dalla Moldavia invece un carico di avocado importati dal Sudafrica, e 25 mila litri di latte tedesco diretto a Borso del Grappa a Treviso, formaggio già marchiato con un nome italiano e diretto al Veneto. E ancora 8 tonnellate di carne di maiale e lardo dalla Germania, quintali di uova dalla Polonia, fiori dall’Olanda verso Verona, pane e prodotti dolciari dall’Austria diretti alla volta di Catania.

 

“Non è una presa di posizione contro la libera concorrenza, ma semmai l’ennesimo tentativo di fermare l’invasione di cibo straniero spacciato per italiano e a volte non conforme – conclude Caner -. C’e bisogno di maggiore trasparenza sulle etichette, e non mi riferisco a limitazioni come quelle del Nutri-Score,  affinché i consumatori possano decidere liberamente cosa acquistare e portare in tavola. All’etichetta a semaforo e ad altre inutili classificazioni il Veneto risponde continuando a produrre alimenti di serie A, che si distinguono per il valore delle materie prime utilizzate e trasformate”.




Stella nominato commissario straordinario di Avepa. De Carlo (FdI): Finalmente il cambio di passo necessario per gli agricoltori

“Sono certo che la nomina di Fabrizio Stella a commissario straordinario di Avepa sarà in grado di portare il tanto atteso e auspicato cambio di passo necessario per gli agricoltori. L’esperienza e la conoscenza del mondo agricolo di Stella permetteranno infatti di superare quella fase che tanto ha preoccupato i produttori veneti negli ultimi mesi; a Stella il mio più grande augurio di buon lavoro, certo che saprà raccogliere le richieste e rispondere alle esigenze del territorio veneto”.

 

Così il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, sulla nomina di  Fabrizio Stella a commissario straordinario di Avepa”.




Fabrizio Stella nominato Commissario Straordinario di Avepa. Zaia: nomina conferma doti professionali di competenza ed esperienze

“Mi congratulo con Fabrizio Stella che ritorna ad Avepa come commissario straordinario e gli auguro buon lavoro. La sua nomina, che sarà effettiva dal 16 aprile, conferma le grandi doti professionali, frutto di una non comune esperienza nel campo dell’agricoltura, dell’impresa e della pubblica amministrazione grazie agli importanti incarichi rivestiti fino ad oggi. Sono certo che il patrimonio di esperienze che Stella porta con sé sia una grande risorsa per l’agenzia che, nata come organismo pagatore dei contributi, ha diversificato via via gli ambiti di competenza, aumentando la rosa degli interventi come interlocutore primario nelle azioni a sostegno delle imprese agricole, in quelle agroalimentari e di altri settori produttivi. Questo è anche il momento, inoltre, per esprimere gratitudine il direttore uscente Mauro Trapani, chiamato come direttore generale a Veneto Sviluppo”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime le sue felicitazioni a Fabrizio Stella nominato oggi commissario straordinario di Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura), ai fini di garantire continuità all’azione amministrativa dopo il recesso del direttore, che dal 15 aprile è chiamato a nuovo incarico.

 




Veneto. Sostegno al vitivinicolo. Assessore Caner: pronto un bando da 9,5 mln per investimenti nel settore

“Grazie alla dotazione finanziaria stanziata dal MASAF, riusciamo a sostenere gli investimenti in quello che per noi rappresenta uno dei settori più strategici dell’economia regionale, il vitivinicolo. Per il 2025 il Veneto avrà, infatti, a disposizione oltre 37 milioni di euro, una somma che sarà ripartita tra gli interventi di promozione del vino nei mercati dei paesi terzi, nella ristrutturazione e riconversione dei vigneti, ma anche nella vendemmia verde per perseguire l’attuazione di specifiche politiche di sviluppo regionale”.

Ad annunciarlo è l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, con l’apertura di un bando specifico, suddiviso in due azioni, dedicato alla linea degli investimenti del valore complessivo di 9,5 milioni di euro.

“In relazione all’apertura del bando per la presentazione delle domande per l’intervento ‘Investimenti’, una parte della dotazione finanziaria verrà utilizzata per il pagamento dei saldi delle domande presentate lo scorso anno, mentre a vantaggio delle nuove domande mettiamo a disposizione 9,5 milioni di euro – specifica Caner -. Il bando viene ripartito in egual misura tra due azioni, entrambe riferite al periodo 2025-2026: una dedicata a investimenti nelle aziende agricole vitivinicole e l’altra per investimenti per la trasformazione e commercializzazione”.

Il termine di presentazione delle domande intese a beneficiare degli aiuti previsti per l’intervento settoriale “Investimenti”, bando biennale annualità 2025-2026, è fissato al 30 aprile 2024, mentre il termine per la definizione della graduatoria di finanziabilità delle domande ammesse è fissato al 30 luglio 2024.




Veneto. Nota tecnica di Avepa su situazione pagamenti diretti campagna 2023-2024

Proseguono, da parte di Avepa, le erogazioni dei pagamenti diretti per la campagna 2023-24. Campagna di pagamenti il cui orizzonte di scadenza previsto è per il 30 giugno di quest’anno.

Alla data odierna, gli importi dei saldi dei pagamenti base erogati (cd BISS) ammontano a 108 milioni di euro, sui 127 complessivamente richiesti. Riguardo il sostegno redistributivo (cosiddetto CRISS), in favore delle aziende con meno di 50 ettari, è stato erogato un totale di per 24 milioni di euro sui circa 27 richiesti. A partire dalla prossima settimana, si cominceranno a liquidare anche i contributi ai giovani agricoltori, calcolati intorno ai 2,8 milioni complessivi.

Sul fronte degli aiuti accoppiati (frumento duro, barbabietole, soia, colza ed altre colture.), sui circa 22 milioni di euro richiesti, ne sono stati liquidati sinora 7, in particolar modo sulla barbabietola e sulla soia, si sta proseguendo in queste settimane con le ulteriori istruttorie.

Proseguono anche le liquidazioni nel comparto delle misure di superficie del Complemento allo Sviluppo Rurale 23-27 (CSR), in cui sui ca 59 milioni richiesti, 23 sono già stati liquidati, in particolare nella Misura 13 (indennità compensative), con 13 milioni sui 15 richiesti.

Da sottolineare da parte di AVEPA come siano in corso da parte di altri soggetti nazionali approfondimenti normativi e procedurali riguardo il trattamento gli ecoschemi. Questa forma di aiuto, come noto, è stata introdotta come una novità assoluta dalla PAC 23-27 e le relative modalità di applicazione operativa sono per la gran parte ancora oggetto di discussione a livello di sistema, cosicché gli Organismi Pagatori (Avepa inclusa) non sono ancora in grado di dare compiuta attuazione agli stessi. In ballo, per il Veneto, sugli ecoschemi da 2 a 5, ci sono circa 24 milioni complessivi, che, comunque, dovranno essere erogati entro la fine di giugno. Attendiamo, dunque gli esiti dei gruppi di lavoro tecnici in varie forme e date convocati a livello nazionale, per poi partire quanto più rapidamente sia possibile nell’erogazione a favore degli agricoltori.

Dall’elenco di cui sopra sono al momento necessariamente esclusi gli importi da erogare per gli aiuti al settore zootecnico, sia come aiuti accoppiati, sia come ecoschema 1, in quanto si è in attesa di una determinazione definitiva dei capi ammissibili e dei dati riferiti alle mediane regionali di DDD (Define Daily Dose) da parte di Classifarm: su questo Agea sta alacremente intervenendo. Per il Veneto, la cifra coinvolgibile, in base a nostre stime, potrebbe esser di circa una quarantina di milioni.

Alla luce di quanto sopra, la situazione attuale, a metà febbraio può essere così riassunta: gli importi attualmente effettivamente determinabili dei pagamenti diretti che dovranno essere erogati entro la fine del prossimo giugno, ammontano a un totale di 262 milioni di euro: alla data attuale sono già state liquidate somme per 162 milioni di euro, pari al 62% degli importi effettivamente determinabili.




Regionali, De Carlo: il Veneto a Fratelli d’Italia. Io pronto

Fratelli d’Italia ritiene che le spetti candidatura alla presidenza della regione Veneto, al nel 2025, non avendo nessuna regione del Nord? “Assolutamente sì. Ma non solo perché non abbiamo la presidenza di alcuna regione del Nord, bensì perché il dato delle ultime elezioni politiche è stato chiarissimo: il 32,5% dei veneti ha votato Fratelli d’Italia. Un veneto su tre ha scelto il nostro partito. E non è affatto un caso. Interpretando il pensiero di un terzo dei veneti, Fratelli d’Italia può ambire alla guida della regione”. Lo afferma ad Affaritaliani.it il senatore Luca De Carlo, coordinatore di FdI in Veneto. Lei è pronto a correre come Governatore per il dopo Zaia? “Io sono sempre pronto alle scelte che la nostra leader Giorgia Meloni prenderà. Abbiamo in Veneto un’ottima classe dirigente, tanti profili che possono fare il presidente. Deciderà la nostra leader Meloni e come sempre saprà prendere la decisione giusta”. Quanto alla proposta della Lega sul terzo mandato per i Governatori, bocciata nuovamente da Antonio Tajani stamattina, De Carlo afferma: “Come ha affermato Meloni nella conferenza stampa di inizio anno, quando arriverà la discussione del provvedimento lo prenderemo in considerazione. In Commissione Fratelli d’Italia valuterà i pro e i contro. Tra i pro c’è il fatto che i cittadini possano scegliere a oltranza chi governa, magari bene, tra i contro la necessità del ricambio generazionale nelle istituzioni limitando la concentrazione del potere nelle mani di una sola persona. Soppeseremo le due valutazioni e prenderemo una decisione”, conclude De Carlo.




Fieragricola, Caner: Pac va rivista, sostenibilità ambientale non realizzabile a scapito agricoltori. VIDEOINTERVISTA

“Siamo felici di essere qui oggi, alla 116ma edizione della Fieragricola di Verona. Un punto importante e di riferimento per tutto il mondo agricolo, non solo Veneto e veronese, ma italiano e anche internazionale, visto i 20 paesi che sono rappresentati qui oggi e i tantissimi stand e aziende agricole presenti.”

Così Federico Caner, assessore della Regione Veneto, a margine dell’evento di apertura di Fieragricola.

“Si tratta di un momento di confronto anche sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, che è fondamentale e lo vediamo su tutti i mezzi agricoli che sono stati anche presentati qui oggi. E ovviamente uno sguardo particolare va alla situazione delicata che il mondo agricolo sta vivendo. Vediamo le proteste in ambito europee. Proteste che sono iniziate anche in Veneto, in Italia, che francamente noi sosteniamo anche come regioni.

E lo dico non solo come assessore della Regione Veneto, ma anche come coordinatore della commissione politica agricola in seno della Conferenza delle Regioni. Posso portare a nome dei miei colleghi assessori regionali all’agricoltura, tutte le nostre perplessità di fronte a una politica comune europea che va rivista, la PAC 21-27 va rivista, c’è di mezzo una pandemia, c’è di mezzo una crisi in Ucraina che ha fatto schizzare i costi di produzione, ma non ha visto remunerato l’imprenditore con i prezzi finali della produzione.

Quindi oggi i nostri agricoltori protestano perché non riescono a vivere, lavorano in perdita. Se noi non capiamo questo non capiamo che anche le politiche di sostenibilità ambientale, che sono corrette da un certo punto di vista, diventano inapplicabile per i costi”.




Ocm vino, ecco le graduatorie regionali senza soglie minime: a Gruppo Generali 64 euro per portare vino italiano in Usa, Giappone, Corea

108,15 euro (su un investimento totale di 216 euro) per far conoscere il vino italiano in Canada e 181,69 euro (a fronte di un investimento di 378,53 euro) per farlo conoscere in Cina.

Pronte le graduatorie regionali provvisorie Ocm vino deputate a sostenere il vino italiano all’estero. L’eliminazione delle soglie minime di investimento previste dal nuovo decreto approvato dagli uffici di Oreste Gerini e su cui ha lavorato l’ufficio di Isabella Verardi, sembra aver portato – come si evince leggendo alcune graduatorie dalle quali è possibile accedere a tutti i beneficiari e i relativi importi come quella del Veneto e del Lazio – a finanziamenti di alcune centinaia di euro per portare il vino Made in Italy nel mondo. Anche ad aziende che coprono grandi fette di mercato.

Quando un Ati decide di fare promozione in un Paese, tutti i partecipanti – diversamente dal passato – hanno l’obbligo di partecipare. Era prevista una soglia che poi – fanno sapere alcuni esponenti regionali ad AGRICOLAE – ragionando assieme al ministero, è stato deciso di togliere. E ora ogni regione fissa le proprie.

“Hanno scritto che potevamo definire il minimo per progetto e per paese, ma comunque non sotto i 100.000 e 50.000 (P. emergente 25.000) rispettivamente”, precisano ad AGRICOLAE. “Ma non hanno dato possibilità di fissare minimo per azienda.
Quindi potrebbe succedere, essendoci la regola per cui se una ATI va in un paese, tutti i componenti ATI devono fare qualcosa in quel paese, un soggetto di un ATI possa aver fatto una singola azione a spesa irrisoria dentro un progetto che comunque rispetta i minimi previsti”.

Qui di seguito AGRICOLAE riporta la lettera inviata in data 05 07 2023 dalla Regione Veneto – il cui assessore è anche il coordinatore delle regioni per quanto attiene l’agricoltura – in cui veniva chiesta agli uffici di Oreste Gerini e di Isabella Verardi la definizione di una soglia minima:

CONTRIBUTO REGIONI AVVISO OCM VINO 05 07 23

Se si confrontano i decreti del 2022 e quello del 2023 emerge che i commi 7 e 8 all’articolo 5, deputati a fissare le soglie minime dei progetti per la promozione 2022-2023, sono spariti nel decreto successivo per la campagna 2023-2024.

MIPAAF_2022_DECRETO PROMOZIONE COM VINO 2022-23

MASAF_2023_DECRETO PROMOZIONE OCM VINO 2023-24

Un meccanismo che ha “consentito” Le Tenute del Leone Alato, del Gruppo Genagricola – la più estesa azienda agricola italiana, controllata dal Gruppo Generali che vanta un fatturato di circa 60 milioni di euro – a beneficiare di 64,93 euro di contributi comunitari a fronte di un investimento di 129,85 previsto negli Stati Uniti, in Giappone, in Corea del Sud e nel Sud Est asiatico.

Presumibilmente per essere presenti e partecipare, al pari di altre aziende partecipanti un raggruppamento proponente, ad un evento “comune” a tutte le aziende del gruppo. Nel caso dell’azienda Le Tenute del Leone Alato, l’investimento di 129,85 euro moltiplicato per le 20 aziende partecipanti il programma proposto dall’Associazione Vigneto Italia si arriva ad un investimento complessivo di euro 2.597,00 con un contributo richiesto di euro 1.298,50).

Una ‘strategia’ che arriva proprio in un momento d flessione dei volumi (non del valore) dell’export del vino italiano nel mondo che difficilmente può essere sostenuto da investimenti da 120 euro.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica le graduatorie provvisorie:

GRADUATORIA ABRUZZO B

GRADUATORIA ABRUZZO

GRADUATORIA BASILICATA

GRADUATORIA CALABRIA

GRADUATORIA EMILIA ROMAGNA

GRADUATORIA FVG

GRADUATORIA LAZIO A

GRADUATORIA LAZIO B

GRADUATORIA MARCHE

GRADUATORIA PIEMONTE

GRADUATORIA PUGLIA

GRADUATORIA SARDEGNA

GRADUATORIA SICILIA B

GRADUATORIA SICILIA

GRADUATORIA TOSCANA

GRADUATORIA UMBRIA

GRADUATORIA VENETO




Ocm vino, rappresentante PCM ‘stoppa’ Verardi (Masaf) e concede la parola a tutte le regioni. CSA rinviato al 6 giugno

Working in progress sul decreto Ocm vino. Mentre l’incontro con la filiera – al quale hanno partecipato tra gli altri il capo dipartimento delle Politiche competitive e della qualità e il capo della segreteria tecnica – è stato proficuo – come confermato dal Masaf – per raccogliere le istanze degli operatori e andare incontro alle loro esigenze, non sembra essere andato altrettanto bene la riunione del Comitato Speciale Agricoltura tra il ministero (rappresentato dalla dirigente Isabella Verardi), il rappresentante della Presidenza del Consiglio e le regioni che si è svolto nel corso della stessa mattinata.

Durante la discussione ci sarebbe stata una certa tensione relativa alle osservazioni della Verardi rispetto alle proposte emendative al testo formulate dalle regioni in maniera unitaria.

In assenza dei vertici del ministero il dirigente del Masaf, dopo l’intervento della regione Veneto che chiedeva di poter visionare le motivazioni dell’audit comunitario, si è detta intenzionata a troncare la riunione ma il funzionario della Presidenza del Consiglio è intervenuto per dare la possibilità di parola ai rappresentanti delle altre regioni che avevano chiesto di intervenire.

In sostanza le regioni hanno chiesto: autonomia nella gestione dei plafond di propria competenza attraverso l’emanazione dei bandi regionali; chiarimenti e precisazioni dei criteri indicati nella bozza deputati a stabilire la griglia di valutazione qualitativa dei programmi; l’eliminazione della norma che uniforma le modalità di presentazione dei programmi attraverso i soggetti collettivi come le Ati, consorzi e Rti e associazioni che rischia di bloccare (secondo le regioni) la partecipazione delle piccole e medie imprese e la promozione nei paesi minori.

A fronte di 30 milioni di euro contestati dalla Commissione Ue e dei rilievi della Corte dei Conti, il ministero sta cercando di trovare una soluzione condivisa per evitare che in futuro ci si ritrovi nella stessa situazione. Sembra essere inevitabile che le regioni ‘virtuose’ rischino di essere messe sullo stesso piano di quelle meno virtuose.

E in alcuni casi sembra che l’approccio con il quale viene gestita la situazione possa aumentare il gap attualmente presente tra Masaf-Regioni-filiera. Una gap da colmare e sul quale i vertici Masaf stanno lavorando.

Il 7 è prevista la Conferenza Stato Regioni e il giorno prima una riunione straordinaria nuovamente in Csa per cercare di trovare la quadra senza andare allo scontro attivando in extrema ratio un Dpcm.

Ocm vino, ecco il DECRETO. Regioni e filiera convocati il 31

Ocm vino, Masaf: riunione con filiera proficua, prenderemo spunti per andare incontro a esigenze espresse




Vino Veneto in crescita. Convegno Coldiretti su consolidamento connubio quantità-qualità. VIDEOINTERVISTE a De Carlo, Montedoro, Pomarici

Volumi e valori sono un connubio perfetto per un sistema di successo: la vitivinicoltura veneta. Il vino prodotto nell’ultima vendemmia è stato stimato in circa 12,6 milioni di ettolitri, in crescita del +7,3% rispetto al 2021. Si tratta di numeri di tutto rispetto frutto del lavoro di oltre 27mila aziende viticole che coltivano un superficie a vigneto pari a 95mila ettari totali di cui oltre 80% investita a doc/docg, il 13,7% a Igt e il restante 2,8% a vitigni varietali. Un biglietto da visita di alta qualità nel mondo che concorre a sviluppare 60,7 miliardi di export (+17%) registrando il record nel 2022.

Ed è proprio il vino a trascinare in tricolore all’estero con livelli vicini agli 8 miliardi di euro. Consolidare le performance del vino veneto sui mercati internazionali è il tema del convegno organizzato da Coldiretti che ha visto la partecipazione del presidente della Commissione del Senato Industria, Commercio e Agroalimentare Luca De Carlo. Il saluto di Marina Montedoro Direttore di Coldiretti Veneto ha aperto i lavori lasciando poi l’introduzione a Giorgio Polegato Presidente della Consulta vino della federazione regionale.

Un excursus che ha anticipato la relazione a cura del Professor Eugenio Pomarici dell’Università di Padova sulle dinamiche del mercato dei vini di alta qualità. A seguire Carlotta Gori Direttore del Consorzio Chianti Classico ha raccontato il caso studio di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy. L’enologo Andrea Dal Cin del Gruppo Masi è poi entrato nello specifico della ricerca con le tecniche di miglioramento della produzione mentre Oscar Lorandi Presidente della cantina Girlan di Cornaiano (Bz) ha portato il suo contributo sul binomio possibile tra alta gamma e cooperazione.

Alberto Zannol Direzione regionale Agroambiente ha infine tratto le conclusioni.

Vino, De Carlo: si lavora in squadra in Italia e in Ue. Tradizione è l’innovazione che ha avuto successo. VIDEOINTERVISTA

Vino, Montedoro, Coldiretti Veneto: viticoltori crescono e resistono alle crisi, ora consolidare connubio tra quantità e qualità. VIDEOINTERVISTA

Vino, Pomarici (Un. Padova): Veneto punti alla qualità, mercato del lusso segnerà +60% entro 2030. VIDEOINTERVISTA

 




Fieragricola Tech, Coldiretti: Innovazione in agricoltura sia accompagnata da conoscenza e tutela identità. INTERVENTI DI: Prandini, Zaia, Gesmundo, Pugliese, Lelli

Ad aprire Fieragricola Tech è l’incontro “Agricoltura è innovazione” organizzato da Coldiretti. Contro il caro prezzi spinto dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti climatici, arrivano satelliti e robot per aumentare le rese agricole e ridurre il consumo di carburanti, acqua, fertilizzanti.

Al centro dell’evento dati e analisi sulle innovazioni tecnologiche al servizio di agricoltori e consumatori per migliorare le produzioni, difendere la sovranità alimentare nazionale e garantire le forniture alimentari di qualità alle famiglie italiane anche con le opportunità offerte dal Pnrr.

Di seguito gli interventi:

Fieragricola Tech, Coldiretti. Prandini: Difendere cibo da multinazionali della comunicazione e Big Pharma. No a insetti e sintetico

Fieragricola Tech, Coldiretti. Zaia: Dalla terra parte l’innovazione. Il futuro è il digitale, ma centrale difendere nostra identità

Fieragricola Tech, Coldiretti. Gesmundo: con BF e CAI oltre 2 milioni di ettari con agricoltura di precisione in due anni

Fieragricola Tech, Coldiretti. Pugliese (BF): Agricoltura è innovazione. Digitale da affiancare a conoscenza, competenza e ricerca

Fieragricola Tech, Coldiretti. Lelli (CAI): in 10 anni digitalizzazione in agricoltura quadruplicata. Viene chiesto di produrre di più con meno

Prezzi, Coldiretti: droni e robot salvaspesa in 6 aziende su 10

Clima, Coldiretti, orto 4.0 risparmia 20% acqua

 




Vinitaly, Caner: vino forza dell’economia veneta. Ocm fondamentale per il comparto, diminuzione risorse mette in difficolta settore. VIDEOINTERVISTA

“Una Fiera finalmente in presenza dopo anni difficili. Oggi vediamo una Fiera molto partecipata sia in termini di operatori ed espositori che di pubblico. Questa è una regione che fa del settore vitivinicolo una forza della propria economia, siamo il quarto esportatore mondiale. Abbiamo chiesto a livello ministeriale di insistere molto sul tema della produzione, quindi l’Ocm per noi diventa fondamentale. Questa diminuzione rischia di metterci in difficoltà e abbiamo chiesto al ministero di poter intervenire con linee specifiche per continuare a promuovere un vino che deve sempre puntare alla qualità sulla quantità. Tutto il tema della sostenibilità diventa importante e su questo stiamo lavorando sia a livello di Conferenza delle regioni che col ministro Patuanelli.”

Così ad AGRICOLAE l’assessore regione Veneto, Federico Caner, nel corso di Vinitaly 2022.




Turismo, Istat: Emilia-Romagna, Veneto e Toscana le regioni più scelte dai clienti residenti

Come già evidenziato, la componente domestica della clientela è quella che mostra i maggiori segnali di recupero rispetto al 2019: le presenze dei residenti in Italia nei primi nove mesi del 2021 sono infatti circa l’80% di quelle registrate nel 2019, a fronte del 44% dei non residenti.

Con riferimento alla tipologia ricettiva, il settore extra-alberghiero è quello che si avvicina maggiormente ai livelli pre-pandemici (86,6% del valore riferito al 2019), mentre per il settore alberghiero la distanza resta più ampia (75,8%, con circa 29 milioni di presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2019).

A livello territoriale, la scelta dei turisti residenti in Italia si è orientata prevalentemente verso le località dell’Emilia-Romagna, (15,1% delle presenze complessive contro 14,4% nel 2019), seguita da quelle del Veneto (12,8%) e della Toscana (11,1%), con le stesse posizioni del 2019). Al quarto posto la Puglia e al quinto la Lombardia (che occupava il quarto posto nel 2019).

Il Lazio e la Campania, che registrano le flessioni maggiori in termini di quota di presenze dei clienti residenti, passano rispettivamente dalla quinta posizione del 2019 all’undicesima nel 2021 e dalla settima alla dodicesima.

Nel complesso i flussi crescono nelle prime cinque Regioni – Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Puglia e Lombardia – dove si concentra circa il 52% delle presenze complessive della clientela residente, quasi 2 punti in più rispetto sia al 2019 che al 2020.