Copagri Umbria: Sergio Marini eletto presidente all’unanimità dal consiglio generale

Il Consiglio Generale della Copagri Umbria, riunitosi in videoconferenza, ha eletto all’unanimità Sergio Marini presidente della federazione per il prossimo mandato.

“Il progressivo peggioramento delle condizioni reddituali degli agricoltori, congiuntamente agli effetti della crisi pandemica in atto, rischiano di compromettere irrimediabilmente il tessuto produttivo e l’intera filiera agricola umbra; per tali ragioni, occorre un impegno straordinario di tutti coloro che, come me, per esperienza e amore del settore agricolo non accettano che tutto ciò possa tramutarsi in realtà”, ha affermato Marini dopo l’elezione.

“Copagri incarna una rappresentanza nuova, giovane, aperta e dinamica. Quello che serve per stimolare progettualità, idee, innovazione e mettere al centro di ogni proposta e di ogni iniziativa i veri interessi dell’agricoltura e degli agricoltori”, ha aggiunto il neo presidente.

“Le priorità che contraddistingueranno il mio mandato saranno la grande attenzione alle tematiche del PSR, con particolare riferimento al sempre più necessario ricambio generazionale, e il continuo e costante confronto con il territorio”, ha concluso Marini.




Psr Umbria, Regione: Lettera inviata erroneamente. Risolveremo con Agea. Non si può ledere diritto beneficiario

La regione Umbria, nella persona di Franco Garofalo (Autorità di Gestione del PSR Umbria), dirigente del Servizio Svilupo rurale e programmazione attività agricole, garanzia delle produzioni e controlli, scrive ad AGRICOLAE in seguito alla lettera pubblicata questa mattina inviata dall’Umbria agli agricoltori relativa “all’impossibilità di pagare i Psr a causa di un’anomali del sistema Sian”.

Chiede scusa: lettera ‘erroneamente inviata’. Già inviata nuova mail ai beneficiari in cui si specifica che una problematica di natura informatica non dipendente dal beneficiario non può in alcun modo ledere il diritto del beneficiario stesso a ricevere il pagamento.

E ora si lavora per il superamento del problema.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica integralmente la lettera:

in merito all’articolo apparso sulla rivista on-line “Regioni non possono pagare i Psr a causa di anomalie SIAN-Agea” mi corre l’obbligo di informarla che la lettera pubblicata è stata erroneamente inviata dal funzionario incaricato dell’istruttoria delle domande di pagamento dell’anno 2019.

È del tutto evidente che una problematica di natura informatica non dipendente dal beneficiario non può in alcun modo ledere il diritto del beneficiario stesso a ricevere il pagamento.

Inoltre si segnala che la questione riguarda un numero esiguo di domande (circa 70) a fronte di domande del PSR misure a superficie già liquidate per il solo anno 2019 di circa 7.000. E’ fisiologico, infatti , che ogni anno alcune domande presentano anomalie bloccanti di natura informatica che necessitano di interventi tecnici puntuali: e questo è quello che è accaduto anche per le domande a superficie del 2019.

In ogni caso, il funzionario regionale, accortosi dell’errore, ha già provveduto a comunicare ai beneficiari ed ai CAA di riferimento che hanno ricevuto la lettera da voi pubblicata, di non tenere conto del suo contenuto, specificando che sono in corso le opportune verifiche e azioni, da parte della Regione e delle strutture informatiche di AGEA, finalizzate al superamento delle anomalie allo stato esistenti per il conseguente pagamento di quanto spettante al beneficiario.

Per quanto sopra porgo, in qualità di Autorità di Gestione del PSR per l’Umbria 2014-2020, le mie scuse e quelle della struttura regionale coinvolta per l’eventuale disguido recato.

Cordiali saluti

Era gia stato scritto:

Regioni non possono pagare i Psr “a causa di anomalia Sian-Agea”. Umbria scrive: tutto segnalato ad agenzia ma problema persiste. La lettera

 




MIELE, CROLLO PRODUZIONE PER IL 4° ANNO CONSECUTIVO: -50%

Miele umbro con il contagocce. Per il quarto anno consecutivo, i circa 2.000 apicoltori dell’Umbria fanno i conti con una produzione che segna ovunque -50%, con punte del -70% in alcune zone del territorio regionale, soprattutto per l’apicoltura stanziale, vale a dire con alveari stabili sul territorio, a differenza del nomadismo dove l’apicoltore trasporta gli sciami anche in regioni limitrofe per fare incetta di nettare. Cia Umbria lancia l’allarme: rischiamo l’ennesima invasione di miele straniero sugli scaffali della Gdo, mentre i nostri apicoltori perdono il ruolo di ‘custodi della biodiversità’, in un momento storico in cui la sfida mondiale è il Green Deal tanto decantato.

PERCHÈ COSÌ POCO MIELE?

 “Ci aspettavamo una buona stagione fino a maggio – spiega in un confronto con Cia Umbria il Prof. Tiziano Gardi, docente del corso di Apicoltura come attività zootecnica l’Università di Perugia e Presidente della Commissione tecnico dell’albo nazionale allevatori api italiane, nonché apicoltore – con colonie che avevano immagazzinato più di 40 chili di miele. Tutto è cambiato in pochi giorni: il ritorno del maltempo e del freddo in primavera hanno causato lo stop delle produzioni frutticole. In risposta, le api hanno mangiato il miele prodotto. Dopo, la siccità di giugno ha bloccato la fioritura delle piante e per istinto di sopravvivenza le colonie si sono ridotte in tutta l’Umbria, tranne nella zona dell’Alta Valle del Tevere, Assisi e la parte alta di Todi, dove il clima è stata più fresco. Tirando le somme, siamo in sofferenza per il quarto anno di fila, effetto del cambiamento climatico in atto e della parassitosi causata dall’acaro Varroa, che sfrutta questi momenti di sofferenza delle colonie per indebolirle ulteriormente”. Conferma il quadro Virginia Ruspolini, 29 anni, titolare dell’Azienda ‘Api in campo’, zona Marsciano, della famiglia Cia Umbria. “L’attività che ho aperto nel 2015 va avanti, stiamo facendo importanti investimenti sugli immobili per costruire il nostro laboratorio, ma è sempre più dura. La soluzione, per me, è diversificare e unire l’apicoltura con l’agricoltura pura. Per questo, oltre a coltivare legumi e cereali antichi, con alcune associazioni aprirò alla didattica, per far capire ai ragazzi l’importanza delle api per preservare la biodiversità e la bellezza del nostro territorio. Non possiamo più puntare solo sulla produzione”.  

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA CONTRO LA VARROA

Grandine grossa come noci in pieno agosto, sbalzi termini notturni fino a -15 gradi, nessuna stabilità stagionale. Risultato? “Le piante vanno in stagnazione e bloccano la produzione del nettare; le api non trovano quello che cercano, la varroa e i virus che porta hanno un lavoro facile. L’Onu è stato chiaro: abbiamo rotto un equilibrio che durava da milioni di anni e tra 10 anni, se non troviamo soluzioni valide, la Terra arriverà al punto di non ritorno”. È l’opinione di Mauro Tagliaferri, associato Cia Umbria, apicoltore e titolare con il fratello di Bee Ethic, azienda che ha brevettato un dispositivo che, grazie alla termoterapia – si porta la temperatura sopra i 40 gradi per un’ora e mezza ad ogni ciclo di covata –  è in grado, in modo naturale, di bloccare gli attacchi dell’acaro Varroa e salvaguardare la buona salute delle api.  Un successo mondiale. “Il lockdown  ci ha impedito di andare alle fiere di settore ma abbiamo approfittato – racconta Tagliaferri – per innovare ulteriormente il dispositivo, lavorando sul monitoraggio a distanza: attraverso un microchip adesso l’apicoltore può controllare, anche da casa sua, gli alveari sul proprio cellulare”.  

L’ALLERTA AI CONSUMATORI SUL MIELE IMPORTATO

Per il Presidente Cia Umbria, Matteo Bartolini “la scarsità di produzione di miele umbro, e italiano in generale, porterà nei supermercati miele di importazione, Cina in primis, che non ha alcuna garanzia sanitaria rispetto alle produzioni locali. Sono mieli prodotti con l’uso di antibiotici in zootecnia, che possono contenere sostanze contaminate e altamente inquinanti. I nostri mieli, invece, sono controllati in modo rigoroso dalle Asl e dalla legge italiana”. Inoltre, impariamo a leggere l’etichetta: quando c’è scritto ‘miscela di mieli comunitari’, occhio all’ordine dei Paesi. Se l’Italia è prima, vuol dire che una buona percentuale di quel miele è italiano, ma se l’Italia compare come ultimo paese, allora potrebbe aver contribuito al prodotto solo per il 3%.

IL GIUSTO PREZZO: LE INDICAZIONI DI CIA UMBRIA

Come Cia Umbria suggeriamo una tabella di prezzi onesti, che garantiscono ottimo miele e il giusto reddito dell’apicoltore: miele millefiori 9-11 euro al 1 chilo, 5-6 euro mezzo chilo; miele di acacia e altri monofloreali: circa 16 euro al chilo (specie se è biologico);  7-8 euro mezzo chilo. “Acquistare sotto questi prezzi – conclude Bartolini – è un boomerang per la salute del consumatore e un passo indietro verso la realizzazione di quell’economia circolare e sostenibile che è l’unica via d’uscita alla crisi ambientale mondiale”.




COLTIVIAMO L’APPENNINO CENTRALE: RISORSE E CRITICITA’ GIOVEDI’ 4 APRILE A PERUGIA IL CONVEGNO CONFAGRICOLTURA CHE VEDE RIUNITE LE REGIONI DI UMBRIA, TOSCANA, MARCHE, LAZIO ED EMILIA ROMAGNA

L’Appennino Centrale, con le sue risorse – in particolare quella boschiva, importante opportunità di sviluppo locale – ma anche con le sue criticità, soprattutto quelle legate ad una non sempre adeguata gestione faunistico venatoria di ungulati e predatori, sarà il tema dell’incontro previsto per il prossimo 4 aprile a Perugia, all’Hotel Giò Wine (via Ruggero d’Andreotto, 19), al quale interverranno anche il ministro delle Politiche Agricole alimentari forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio e il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Il convegno coinvolgerà le cinque regioni dell’Appennino centrale – Umbria, Toscana, Marche, Lazio ed Emilia Romagna – con la presenza dei rispettivi assessori regionali all’Agricoltura, Fernanda Cecchini per l’Umbria, Marco Remaschi per la Toscana, Moreno Pieroni per le Marche, Enrica Onorati per il Lazio e Simona Caselli per l’Emilia Romagna.

Saranno gli stessi assessori ad esporre le situazioni locali, in un confronto fattivo alla ricerca di soluzioni comuni e condivise sulla gestione delle foreste, ma anche della fauna selvatica con gli esperti, Raoul Romano del Centro Ricerche politiche e bioeconomia CREA e Marco Apollonio, docente presso l’Università di Sassari.

Interverranno anche i presidenti regionali di Confagricoltura che hanno voluto e reso possibile l’incontro, Fabio Rossi per l’Umbria, Francesco Miari Fulcis per la Toscana, Giovanni Manzotti per le Marche, Sergio Ricotta per il Lazio ed Eugenia Bergamaschi per l’Emilia Romagna.




AGRIUMBRIA: GLI APPUNTAMENTI UNCAI E CONFAGRICOLTURA

Da quattro anni Agriumbria (Bastia Umbra – 29-31 marzo 2019) è l’appuntamento che più unisce Uncai e Confagricoltura sul territorio. In questa edizione le due associazioni collaborano all’organizzazione degli eventi “Innovazione: nuova rete regionale per l’agricoltura di precisione” (venerdì 29/03 ore 10.30 – Sala Europa), “Suinicoltura: il valore della filiera in un mondo di fake news” (29/03 ore 15.30 – Sala Europa), “Olio: le nuove strategie per il rilancio del settore” (sabato 30/03 ore 15.30 – Sala Maschiella) e “Filiera del nocciuolo: workshop di tecnica colturale” (domenica 31/03 ore 10 – Centro Congressi). Inoltre sabato 30 dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16, a 1000 metri dalla Fiera, Uncai organizza con Bridgestone Italia prove di trazione, di minor compattamento e prove in strada per la messa in sicurezza del prodotto (un servizio che oggi i contoterzisti possono svolgere con maggiore efficienza ed efficacia grazie ai nuovi limiti di carico di trattori e rimorchi con omologazione europea).

In particolare il presidente dei Contoterzisti Umbria Sergio Bambagiotti interverrà in apertura dell’incontro dedicato alla nuova rete RTK dell’Umbria, insieme al presidente di Go RTK Rufo Ruffo, a Fabio Radicioni e Marco Vizzari dell’Università di Perugia, a Sara Antognelli di Team Dev, a Guido Fastellini di Topcon e con i casi di studio portati dall’agricoltore Francesco Di Camillo e da Mauro Brunetti (Fondazione per l’Istruzione agraria).

Il file rouge che collega ciascun incontro è “Coltiviamo la tua impresa”: “L’intento è seminare opportunità progettuali e servizi concreti per accrescere la competitività e aggiornare le competenze di agricoltori e contoterzisti e formare nuove generazioni di operatori agromeccanici. Abbiamo coinvolto numerose imprese e soprattutto i giovani di Uncai e Confagricoltura perché le soluzioni tecnologiche dell’agricoltura di precisione e digitale, così come l’impianto di un oliveto intensivo o di un noccioleto oppure l’interramento dei reflui zootecnici, necessitano di investimenti costosi in macchinari e la volontà e il coraggio di giovani di mettere in discussione paradigmi del passato per investire in conoscenza”, illustra Bambagiotti.

“Occorrono contoterzisti che sappiano utilizzare con disinvoltura le moderne tecnologie – aggiunge – ma lo sforzo formativo che Uncai sta facendo soprattutto sulle nuove generazioni rischia di essere fine a se stesso se non si ridà dignità al settore primario. Le macchine di nuova concezione permettono di abbassare i costi aziendali e quelli per l’ambiente, ma si andrà avanti di poco se non si riconosce il giusto prezzo alle materie prime e se il prodotto continua a essere pagato sotto costo”.




GALLINELLA: RESPINTI DA ASL UMBRIA SUINI POLACCHI A RISCHIO PESTE AFRICANA

“Un plauso e un ringraziamento particolare va all’équipe di veterinari del servizio di Sanità animale della Asl Umbria 1 per l’intervento di prevenzione, circa la partita di 112 suini provenienti dalla Polonia introdotta mesi fa in un allevamento di Cannara, in provincia di Perugia”. Ad affermarlo è il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella, che aggiunge: “al fine di scongiurare la presenza del virus della peste suina africana, presente in Polonia, il suddetto servizio di Sanità animale della Asl, ha provveduto ad eseguire dei campionamenti evidenziando anche una non corretta identificazione degli animali e, quindi, una non sicura corrispondenza degli stessi alle garanzie sanitarie attestate nei documenti di accompagnamento. Ciò ha permesso – conclude Gallinella – di porre sotto sequestro e di avviare una procedura di rispedizione al mittente della partita di suini, in accordo con il ministero della Salute, che si è conclusa con successo”.




AGRIUMBRIA: LE NOTIZIE DALL’OSSERVATORIO CONSUMI CARNE

Nei primi nove mesi del 2018, i consumi di carne bovina fresca sono cresciuti dello 0,4% dei volumi acquistati rispetto allo scorso anno, con un aumento ben più consistente livello di spesa: +3,2%. Crescono del 1,4% le famiglie acquirenti e gli atti d’acquisto (+0,8%), soprattutto di quelli in promozione (+2,8%) che sono il 39% degli acquisti complessivi. È quanto emerge dal rapporto sui consumi di carni di qualità in Italia dell’Osservatorio Permanente sul Consumo Carni promosso da Agriumbria che ha elaborato i dati di Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e Nielsen Consumer Panel. «Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio sul consumo nazionale di carne di qualità ormai vivo da tre anni: un vero e proprio rapporto sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità che è poi il core business di Agriumbria che vuole essere il punto di riferimento del mondo agricolo dell’Italia centrale non poteva non dedicare una vetrina e uno studio a questo segmento», commenta Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere che dal 29 al 31 marzo organizza la 51esima edizione di Agriumbria, l’appuntamento dedicato al mondo dell’agricoltura a 360 gradi con focus, dimostrazioni e concorsi su zootecnia, meccanizzazione e altro ancora.

Gli italiani preferiscono le Igp: bene le carni bovine, calano conigli e ovicaprini. Stabili i suini. Nel periodo preso in esame dall’Osservatorio, sono state vendute, esclusivamente per uso domestico, oltre 565mila tonnellate di carne di cui oltre 200mila di carne bovina (35% del totale). La spesa complessiva per l’acquisto di carni nei primi otto mesi ha superato i 5 miliardi, mettendo a segno un incremento del 3,1% rispetto alla spesa dell’analogo periodo del 2017. Sostanzialmente stabili i consumi di carne di maiale dove si registra un +1.6% a valore e un -0,8% in quantità, calano i consumi delle carni minori (cunicola e ovicaprina) per le quali le perdite sono costanti ed importanti. In particolare le carni cunicole hanno registrato in calo del 4,6% in valore e del 7,9% in volume, le ovicaprine un -4,4% in valore e -4,3% in volume. Crescono le carni avicole con un +4,7% in valore e +0,4% in volume. «Non è un caso – continua Bogliari – che se da un lato calano i capi allevati in genere, dall’altro aumentino quelli riferite alle Igp, come per esempio il Vitellone Bianco che proprio ad Agriumbria, grazie alle associazioni di categoria, ha saputo da anni trovare una vetrina non solo a livello di incontro domanda-offerta, ma di mercato, mi risulta infatti che grazie a nostri incontri B2B siano stati molti gli allevatori che si sono aperti un mercato all’estero».

Cresce il consumo nella Ue. Secondo i dati di macellazione dei singoli Paesi Membri, in Europa, la produzione di carne risulta in aumento rispetto allo scorso anno del 2,3% grazie agli incrementi registrati in tutti i principali Paesi. In particolar modo continua a crescere la produzione di Polonia, Francia e Regno Unito. Anche in Italia la produzione è in aumento (+4% i volumi comunicati ad Eurostat nei primi 7 mesi) e a giudicare dai dati sembra che a contribuire siano stati soprattutto i capi del circuito latte.

In calo l’import carne fresca (-1,3%), vola quella congelata (+24,6%) Sebbene a luglio le importazioni di carne bovina fresca abbiano registrato un incremento del 9% rispetto a luglio 2017 per il calo dei listini delle carni europee, l’import ha registrato un calo dell’1,3%, mentre le importazioni di carne congelata sono aumentate del 24,6%.

Chi sono i fornitori di carne dell’Italia. Tra i maggiori fornitori di carne bovina, sono aumentati i volumi in arrivo da Irlanda, Danimarca, Argentina e Francia, tutte con elevati prezzi all’import. Sono diminuiti, invece, gli arrivi di carni da Polonia, Paesi Bassi, Germania, (che rimangono tuttavia da soli fornitori di quasi la metà delle carni importate). In crescita anche gli acquisti da Stati Uniti (+27%) e Australia (+64%).

La tecnologia entra negli allevamenti. Cresce l’interesse per l’applicazione delle tecnologie Blockchain e Distributed Ledger nella filiera alimentare. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, sono 42 i progetti internazionali e italiani mappati dal 2016 al 2018, più che raddoppiati nell’ultimo anno.

Stop alle bufale sulla carne. Per tutelare e difendere l’immagine del settore e di tutta la filiera dalle notizie false o tendenziose, è stata costituita l’associazione “O.I. Carne Bovina-OICB”, su iniziativa di Assograssi, Fiesa-Confesercenti, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Uniceb. La neo costituita “O.I. Carne Bovina-OICB” intende ribadire che, se consumata all’interno di una sana e corretta dieta alimentare, la carne permette di restare in salute, sviluppare le attività cerebrali, contribuire alla crescita scheletrica e muscolare e, infine, incrementare la fertilità.

Agriumbria. Da oltre mezzo secolo Agriumbria, la mostra nazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione, rappresenta l’agricoltura italiana di qualità. Con questi stessi presupposti si prepara per la 51esima edizione in programma dal 29 al 31 marzo 2019, nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), con un programma sempre più indirizzato alle esigenze degli imprenditori di un settore in continua evoluzione e crescita costante.In vetrina le migliori tecnologie e attrezzature per l’agricoltura, le rassegne zootecniche e i tanti argomenti di attualità che saranno alla base di un momento di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico di un comparto che è in continuo divenire. Presentata questa mattina a Bologna, nel corso di Eima, la fiera continua a crescere e a investire in miglioramento. “Amare la terra, amare la vita” è lo slogan scelto per questa nuova edizione.




VINO: A LUNGAROTTI CERTIFICAZIONE SOSTENIBILE ‘VIVA’ DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Nuovo marchio green per il Gruppo Lungarotti, con la certificazione assegnata in questi giorni dal ministero dell’Ambiente per il progetto VIVA – La Sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia. All’azienda agricola Lungarotti, che ha aderito in modo volontario al progetto, è stata riconosciuta una corretta gestione sostenibile della propria organizzazione per tutti e 4 gli indicatori previsti dal disciplinare (territorio, aria, vigneto e acqua) dopo una serie di verifiche iniziate circa 2 anni fa. “L’impegno per un maggior rispetto verso il nostro ambiente – ha detto Chiara Lungarotti, amministratore delegato del Gruppo umbro in apertura di Anteprima Sagrantino 2015 al via oggi a Montefalco – è un atto responsabile doveroso, oltre che un investimento, anche in ottica di competitività commerciale, per il futuro”. Lungarotti è la nona organizzazione italiana a conseguire la certificazione VIVA e la prima in Umbria.

Lungarotti vanta 250 ettari di vigneto (tra la tenuta di Torgiano e quella di Montefalco, quest’ultima a produzione certificata biologica) per una produzione di circa 2,5 mln di bottiglie di vino l’anno. Tra i valori fondanti e costitutivi del Gruppo (attivo anche nell’enoturismo e in altre produzioni agricole), la ormai trentennale ricerca della qualità all’insegna dell’ecosostenibilità lungo tutto il processo produttivo: dalle tecniche di viticoltura sostenibile – con le capannine meteo, il controllo meccanico delle erbe infestanti, la gestione intelligente delle risorse idriche e la concimazione organica -, al progetto Meteowine – realizzato con l’Università di Perugia -, alla viticultura biologica della tenuta di Montefalco, al progetto biomasse Energia dalla vite, dove l’energia rinnovabile è alimentata grazie al riutilizzo della potatura della vite. Nella primavera del 2018, infine, è stato installato un impianto fotovoltaico sulla copertura degli edifici aziendali per un’estensione di circa 1320 mq che a regime arriverà a coprire il 40% dei fabbisogni di energia elettrica.

Il progetto pilota VIVA, voluto dal ministero dell’Ambiente per lo specifico settore del vino, fornisce alle aziende uno strumento di diagnosi degli impatti del prodotto enologico, e allo stesso tempo un mezzo di garanzia e trasparenza al consumatore. L’obiettivo è ottenere uno standard di gestione sostenibile del settore vitivinicolo misurabile e accreditato che sia un riferimento univoco per le produzioni italiane e un biglietto da visita per i prodotti made in Italy sui mercati internazionali.




CONSUMO CARNE, AGRUMBRIA: UN CONSUMATORE SU DUE SCEGLIE QUELLA DI QUALITA

Presentato oggi (12 febbraio) presso Umbriafiere di Bastia Umbra il rapporto sui consumi di carni di qualità in Italia. Ad annunciare i numeri è stato l’Osservatorio Permanente sul Consumo Carni promosso da Agriumbria, la fiera nazionale dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione, in programma ad Umbriafiere dal 29 al 31 marzo 2019. I dati sono stati comunicati nel corso di un convegno promosso all’interno di Expo Tecnocom, la manifestazione dedicata alle tecnologie, ai prodotti e arredi per gli operatori dei pubblici esercizi, attività ricettive e laboratori di arte bianca.

Il documento costituisce un vero e proprio rapporto sulle tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.

L’allevamento rappresenta infatti un settore importante per l’agricoltura e una fiera come Agriumbria, punto di riferimento del mondo agricolo, non poteva non dedicare una vetrina e uno studio a questo segmento.

Come emerge dal report, nel 2018 si è registrata una storica inversione di tendenza con l’aumento di oltre il 5% della spesa delle famiglie italiane per la carne nel 2018, il valore più alto degli ultimi sei anni che avevano fatto registrare un brusco calo dei consumi.

È quanto emerge dall’ analisi dell’Osservatorio elaborata sui dati ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). L’aumento dei consumi riguarda tutte le diverse tipologie di carne da quella di pollame (+4%) a quella di maiale (+4%) fino a quella bovina (+5%) che fa registrare il maggior incremento nel primo trimestre rispetto all’anno precedente, in un quadro di sostanziale stagnazione della spesa alimentare (+1,4%).

Il consumo medio annuo in Italia di carne (pollo, suino, bovino, ovino) è sceso ai livelli di 79 chilogrammi pro-capite, tra i più bassi in Europa ma il dato sensibile è che il 45% dei consumatori privilegia la carne proveniente da allevamenti italiani, il 29% sceglie carni locali, ed il 20% quella con marchio DOP, IGP o con altre certificazioni di origine. Vola, infatti, il consumo di carni IGP con un balzo del 20% nel numero di animali di razze storiche italiane allevate negli ultimi 20 anni sulla base delle iscrizioni al libro genealogico. La domanda di qualità e di garanzia dell’origine ha portato ad un vero boom nell’allevamento delle razze storiche italiane da carne che, dopo aver rischiato l’estinzione, sono tornate a ripopolare le campagne dagli Appennini alle Alpi.




VINO: ANTEPRIMA SAGRANTINO, DAL 18 AL 20 FEBBRAIO A MONTEFALCO (PERUGIA) RIFLETTORI PUNTATI SULLA NUOVA ANNATA

Montefalco Sagrantino Docg, la nuova annata si presenta alla stampa specializzata nazionale ed internazionale e agli operatori del settore. Su il sipario di “Anteprima Sagrantino 2015” che si svolgerà a Montefalco (Perugia) dal 18 al 20 febbraio 2019, evento promosso dal Consorzio Tutela Vini Montefalco. Tasting, visite in cantina, approfondimenti, iniziative e masterclass per un focus completo su Montefalco, le sue aziende ed i suoi produttori. E’ questo l’obiettivo che si intende centrare con l’evento, attraverso il coinvolgimento attivo delle cantine e della realtà produttive di Montefalco, per una panoramica completa sulla nuova annata ma anche sulle capacità evolutive del Montefalco Sagrantino Docg, sugli abbinamenti gastronomici con il coinvolgimento diretto di chef provenienti da tutta Italia, sulla corretta comunicazione all’interno di un ristorante, con il coinvolgimento dei sommelier italiani.

«L’edizione di quest’anno di Anteprima Sagrantino – dichiara Filippo Antonelli, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco – da un lato conferma la sua mission, quella di far conoscere la nuova annata, in questo caso la 2015, ad una platea qualificatissima di giornalisti di stampa specializzata, di addetti ai lavori, di operatori; dall’altro lato presenta delle importanti novità nella formula e negli aspetti di ordine tecnico, con l’obiettivo di favorire una conoscenza sempre più consapevole delle nostre produzioni vitivinicole. Il Consorzio si mette così al servizio delle aziende partecipanti, che sono e restano le vere protagoniste dell’evento. Anteprima Sagrantino è uno strumento dedicato alle nostre realtà produttive, una importante occasione di promozione e di valorizzazione del territorio nella sua interezza, attraverso un’attività di incoming di stampa nazionale ed internazionale per coltivare con sempre maggiore assiduità il binomio vino – territorio, perché Montefalco e l’Umbria in generale non sarebbero le stesse senza i nostri vini, e viceversa. Inoltre quest’anno celebriamo i 40 anni dal riconoscimento delle denominazioni Montefalco DOC e Montefalco Sagrantino DOCG, istituite nel 1979, testimonianza di un lungo ed importante processo di osmosi tra vitivinicoltura e territorio da valorizzare e tutelare sempre di più, da rafforzare evento dopo evento, iniziativa dopo iniziativa».

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Ricco il programma che, come per ogni edizione, è differenziato tra stampa specializzata accreditata ed operatori di settore, in considerazione delle diverse esigenze che ciascuna categoria della filiera di promozione, valorizzazione e commercializzazione del vino presenta. Si inizierà lunedì 18 febbraio, presso la Sala Consiliare, con la prima sessione di degustazione riservata alla stampa specializzata, in cui i giornalisti potranno degustare i Montefalco Sagrantino Docg 2015 secco e passito presentati al tasting dalle aziende partecipanti. Seguiranno le visite in cantina riservate ai giornalisti accreditati. Dalle ore 10 alle ore 16 si apriranno, presso il suggestivo Chiostro di Sant’Agostino, i banchi d’assaggio dei vini di Montefalco delle cantine aderenti, riservati alla stampa ed agli operatori. Dalle ore 10.30 si svolgerà la finale del Concorso nazionale “Sagrantino nel piatto” dedicato agli chef di tutta Italia. Il Concorso ha l’obiettivo di selezionare e premiare il miglior piatto che abbia come ingrediente il Montefalco Sagrantino Docg e che abbia in abbinamento uno dei vini di Montefalco. Le ricette dovranno essere inviate entro il 4 febbraio prossimo (info e modulistica sul sito www.consorziomontefalco.it). Alle ore 15 si terrà la finale del Gran Premio del Sagrantino, concorso dedicato ai sommelier a cura dell’AIS Umbria – Associazione italiana Sommelier, iniziativa di rilievo nazionale giunta alla undicesima edizione. Si tratta di una vera e propria competizione tra sommelier professionisti, che vedrà svolgersi a Montefalco la sfida tra i tre finalisti. Un’occasione unica per ammirare professionisti all’opera con degustazioni, abbinamenti, carte dei vini e tutto quanto concerne la corretta comunicazione del Sagrantino all’interno di un ristorante.

Ricco il pomeriggio della prima giornata di Anteprima Sagrantino. Dalle ore 16.30, presso il Complesso Museale di San Francesco, momento di approfondimento con i produttori che aderiscono all’evento con la presentazione della vendemmia 2018 e dell’annata 2015. Verrà inoltre presentata l’etichetta celebrativa nell’ambito dell’iniziativa “Etichetta d’autore” dedicata ad artisti, fumettisti e disegnatori che hanno deciso di mettere il proprio estro e la propria arte al servizio dell’annata 2015. Nel corso dell’incontro si svolgeranno le premiazioni dei concorsi Gran Premio del Sagrantino e Sagrantino nel Piatto. Presso l’Aula Consiliare, alle ore 18, la Masterclass dedicata alla retrospettiva sull’annata 2009 riservata agli operatori. Infine la festa “Anteprima 2015”, che vedrà la partecipazione di aziende e giornalisti. Tantissimi gli eventi in cantina per operatori, dalle visite guidate alle degustazioni, il cui programma sarà consultabile sul sito www.consorziomontefalco.it.  
Giornata interamente dedicata alle degustazioni quella di martedì 19 febbraio. Dalle ore 9.30 alle ore 16.00, presso la Sala Consiliare, il tasting riservato alla stampa accreditata, mentre in contemporanea, al Chiostro di Sant’Agostino, si apriranno i banchi d’assaggio dei vini di Montefalco delle cantine aderenti. Per i giornalisti il pomeriggio proseguirà con le visite in cantina, retrospettiva sull’annata 2009 e cene presso le aziende vinicole. Mercoledì 20 febbraio ancora degustazioni presso la Sala Consiliare con inizio alle ore 10 e visite in cantina.




COPAGRI: GALLINELLA, FIORETTI, VERRASCINA E BULDRINI INAUGURANO NUOVA SEDE COPAGRI UMBRIA

Il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella, il sindaco di Arrone Loreto Fioretti, i presidenti della Copagri nazionale Franco Verrascina e della Copagri Umbria Augusto Buldrini hanno inaugurato, alla presenza del vicepresidente della Regione Umbria Fabio Paparelli e del sindaco di Terni Leonardo Latini, la nuova sede della federazione regionale della Confederazione produttori agricoli. La sede della Copagri Umbria, costituitasi a settembre dello scorso anno, si trova ad Arrone, in provincia di Terni, presso il sito produttivo “Italia Authentica”, che è stato inaugurato nella stessa giornata.

“È un piacere essere presente ad una doppia inaugurazione, quella della sede regionale di Copagri e del ‘rinnovato’ salumificio Cassetta con i suoi storici e nuovi marchi. Auguro buon lavoro a entrambi, perché il territorio umbro ha un grande bisogno del vostro supporto”, ha detto Gallinella.

“Auguri di cuore per l’avvio delle vostre attività che rappresentano, seppur in modi diversi, dei veri e propri atti d’amore nei confronti del territorio e dell’intera Valnerina”, ha sottolineato Fioretti.

“L’inaugurazione di un nuovo stabilimento produttivo rappresenta sempre un segnale molto importante non solo per il settore agricolo e agroalimentare, ma per l’economia del Paese intero, a maggior ragione in questo caso, dove viene inaugurato un sito di produzione e una sede di rappresentanza, a testimonianza della vicinanza tra due fondamentali fasi della filiera produttiva”, ha sottolineato Verrascina.

“Quello che è certo è che il nostro impegno a favore dei produttori agricoli non mancherà mai, così come l’attenzione alle esigenze che di volta in volta verranno rappresentate dalle imprese del settore primario e da tutto l’agroalimentare”, ha affermato Buldrini.




UNCAI, BAMBAGIOTTI CONFERMATO ALLA GUIDA DEI CONTOTERZISTI UMBRIA

Eletto il nuovo consiglio di Contoterzisti Umbria. Nel corso dell’assemblea ordinaria che si è svolta sabato 1° dicembre negli stabilimenti della storica azienda Nardi a San Giustino (PG), sono stati nominati Sergio Bambagiotti (presidente), Daniele Giovagnoli e Sabatino Tordenti (vice presidenti), Fabio Granturchelli, Francesco Di Camillo, Mario Varazzi e Giuseppe Titi. Per i prossimi tre anni presidente dei revisori sarà Susanna Baiocchi, con Giuliano Bacci e Stefano Serrani quali membri effettivi e Luca Panfili membro supplente.

Al temine delle votazioni, l’assemblea si è trasformata in un dibattito con il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti – Uncai Aproniano Tassinari, il presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi, il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Umbria Matteo Bartolini, l‘eurodeputata Cinque Stelle Laura Agea, il parlamentare Pd Walter Verini, il sindaco di San Giustino Paolo Fratini, l’amministratore delegato dell’azienda Nardi Paolo Guerriero Carloni, Fausto Bricchi di Cobo e Riccardo Terrosi della concessionaria John Deere Sgalla srl.

Nel suo discorso Bambagiotti ha sottolineato l’importanza di aver scelto l’azienda Nardi come sede dell’assemblea: “È significativo ritrovarci in un ambente di lavoro. Occorrono però istituzioni che comprendano e riconoscano il lavoro dei contoterzisti”. Le istituzioni non tengono il passo delle nostre imprese, appesantendosi di burocrazia: “I ritardi di Agea danneggiano anche i contoterzisti costretti sempre di più a fare da banca alle aziende agricole”.

L’europarlamentare Laura Agea ha raccolto l’appello: “pronta a collaborare con i contoterzisti per elaborare insieme una strategia per una Pac 2020-2027 cucita addosso al modello produttivo italiano”; un modello nel quale “i contoterzisti sono gli artigiani della qualità in agricoltura; introducono nel comparto nuove tecnologie e professionalità e rinnovano i processi produttivi al fine di tutelare al meglio il reddito degli agricoltori e l’ambiente”, ha concluso Tassinari.




COPAGRI: TURISMO, GLI AGRITURISMI DE “LE COCCINELLE” DA DOMANI ALLA “BITAC 2018” DI PERUGIA

Gli agriturismi de “le Coccinelle”, l’associazione di settore della Confederazione produttori agricoli-Copagri, partecipano all’edizione 2018 della Borsa italiana del turismo associativo e cooperativo-Bitac, che si tiene a Perugia da domani, martedì 27 novembre, ed è organizzata dall’Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni Culturali in collaborazione con Regione Umbria, Assessorato al Turismo e Associazione Italiana di Turismo Responsabile.

“La nostra partecipazione è in linea con gli obiettivi dell’associazione ‘le Coccinelle’, la quale si propone di promuovere, sostenere e diffondere l’esercizio dell’agriturismo, la protezione e valorizzazione delle risorse naturali del mondo rurale, nonché migliori rapporti tra uomo e ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e cittadini-consumatori, mondo rurale e mondo urbano, in un quadro di nuovi ed equilibrati rapporti tra ambiente, agricoltura, turismo e cultura”, spiega il presidente nazionale della Copagri Franco Verrascina.

“Partecipiamo con grande entusiasmo a questa importante manifestazione dedicata al turismo sostenibile e responsabile, perché vogliamo contribuire alla discussione sulle nuove sfide riguardanti il futuro del settore agrituristico”, prosegue il presidente della Copagri.

“A nostro avviso, infatti, guardare con attenzione ai borghi, ai paesi e soprattutto ai tantissimi agriturismi sparsi lungo tutta la Penisola, è fondamentale per valorizzare, di riflesso, il cibo e il lavoro degli agricoltori; in questa ottica, attivare sinergie con il mondo agroalimentare e con l’enoturismo diventa di primaria importanza per coniugare questi propositi con la valorizzazione della produzione agricola nazionale”, conclude Verrascina.

 




AGRIUMBRIA: “AMARE LA TERRA, AMARE LA VITA” PRESENTATA AD EIMA LA 51esima EDIZIONE

, nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), con un programma sempre più indirizzato alle esigenze degli imprenditori di un settore in continua evoluzione e crescita costante.In vetrina le migliori tecnologie e attrezzature per l’agricoltura, le rassegne zootecniche e i tanti argomenti di attualità che saranno alla base di un momento di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico di un comparto che è in continuo divenire. Presentata questa mattina a Bologna, nel corso di Eima, la fiera continua a crescere e a investire in miglioramento. “Amare la terra, amare la vita” è lo slogan scelto per questa nuova edizione «Come al solito puntiamo sulla qualità degli espositori, degli operatori e naturalmente del programma che ormai da qualche anno è sempre più indirizzato all’innovazione – spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – il tutto legato alla storia di questa fiera in richiamo ai valori dell’agricoltura perché la terra è vita e noi oggi più che mai dobbiamo trasmettere questi valori». Nel 2018 la rassegna ha superato i 450 espositori con oltre 80 mila visitatori in tre giorni. Con questi numeri è uno degli appuntamenti di riferimento del settore.

Agriumbria 2019. Tra le novità di questa edizione i concorsi zootecnici dedicati alla Nazionale Romagnola, la Nazionale Charolaise e la Nazionale Limousine che vanno ad aggiungersi agli altri appuntamenti dei concorsi nazionali dedicati alle varie razze. Continua per il secondo anno Milktec, il salone nel salone dedicato alla tecnologia per la filiera lattiero-casearia. In fiera verranno presentate dunque le ultime tecnologie sul fronte di macchine e attrezzatura per la mungitura e la lavorazione del latte. Ci saranno poi le mostre e le rassegne zootecniche, gli altri saloni specializzati (Bancotec, Enotec, Oleatec) e le aree espositive nelle quali vengono proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici, saranno solo alcuni dei fulcri della fiera che nei giorni avrà anche un ricco programma di convegni, meeting e master di approfondimento pensati per mettere aziende, associazioni di categoria e mondo scientifico in un confronto unico. I temi che saranno sviluppati in maggior modo saranno in particolare quello della sostenibilità e quello degli sprechi alimentari a qualche mese dall’approvazione della legge di indirizzo.

Sempre più collaborazione con Università e Ordine Giornalisti. Agriumbria avrà come nelle precedenti edizione una forte collaborazione con l’Università di Perugia, Facoltà di Agraria, con la quale ha in programma prima delle date della manifestazione un appuntamento di alto profilo scientifico in riferimento all’ingresso dei giovani in agricoltura. Tra le novità inoltre un accordo con l’Ordine dei giornalisti che porterà nei giorni di fiera una delegazione della stampa specializzata per un corso di formazione con uno stage, sul campo, tra innovazione meccanica e benessere animale per gli allevamenti di razze autoctone e non solo e sulle tematiche relative a come comunicare l’agroalimentare ai nuovi consumatori.

L’Osservatorio Agriumbria. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai vivo da tre anni. Un vero e proprio rapporto sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità. L’allevamento rappresenta infatti un settore importante per l’agricoltura e una fiera come Agriumbria che vuole essere il punto di riferimento del mondo agricolo dell’Italia centrale non poteva non dedicare una vetrina e uno studio a questo segmento.

Il premio “Antonio Ricci”. Alla sua terza edizione il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Umbriafiere, in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio diviso in due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante il programma della prossima edizione.

Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere SpA, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.




COPAGRI: NASCE OGGI LA FEDERAZIONE DELL’UMBRIA; AUGUSTO BULDRINI ELETTO PRESIDENTE

È nata oggi a Terni la federazione regionale dell’Umbria della Copagri. Il congresso della neonata federazione, svoltosi alla presenza del vicepresidente della Copagri Alessandro Ranaldi e del direttore nazionale Maria Cristina Solfizi, ha eletto Augusto Buldrini presidente.

Buldrini, per oltre quarant’anni dirigente della Regione Umbria, porta con sé un notevole bagaglio di competenze nell’ambito delle politiche agricole e della redazione dei Programmi di Sviluppo Rurale-PSR, temi dei quali si è occupato nella sua lunga esperienza nell’amministrazione regionale.

“Voglio mettere la mia pluridecennale esperienza, unitamente alla mia conoscenza del territorio, al servizio della Copagri. L’obiettivo è quello di rafforzare e potenziare ancor di più la presenza della Confederazione nel territorio del Centro Italia, rispondendo alle reali esigenze degli imprenditori e rappresentandoli adeguatamente nelle sedi istituzionali”, ha spiegato il presidente Buldrini dopo l’elezione.

Grande soddisfazione per la nascita della federazione umbra è stata espressa, tra gli altri, dal presidente della Copagri Lazio Guido Colasanti. “Finalmente abbiamo un partner importante nel Centro Italia col quale collaborare e fare squadra, nell’interesse della filiera agricola”, ha detto Colasanti.

Gli uffici regionali della Copagri Umbria, dove la federazione offrirà i servizi ai propri associati, saranno inaugurati entro breve.