UN ‘GREEN DEAL’ PER FIERAGRICOLA 2020 SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE. AL CONVEGNO INAUGURALE FOCUS SULL’AGRICOLTURA DI ITALIA E AFRICA

Numeri in crescita perla 114ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale di agricoltura in programma a Verona da mercoledì 29 gennaio, presentata questa mattina a Roma, insieme a uno studio dell’Osservatorio Fieragricola Nomisma su «L’agricoltura italiana di fronte alla sfida del Green Deal europeo».All’incontro hanno partecipato il presidente di VeronafiereMaurizio Danese, il direttore generaleGiovanni Mantovani e il direttore commercialeFlavio Innocenzi,Giuseppe L’Abbate, sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole, e Denis Pantini, responsabile Agroalimentare Nomisma. La rassegnasi conferma una delle manifestazioni più rilevanti nel panorama europeo: 10 padiglionioccupati, 900espositori(+8,2% sull’edizione 2018),una superficie netta di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due aree demo esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special show», 800 capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 convegni, approfondimenti e corsi di formazionein calendario nei quattro giorni di manifestazione.Il Green Deal a Fieragricola. «Fieragricola 2020 accendei riflettori, in particolare, sulle grandi sfide alle quali l’agricoltura è chiamata a dare risposte, a partiredal Green Deal illustrato dalla Commissione Ue presieduta da Ursula von der Leyen e che coinvolge anche il sistema agricoloin maniera articolata–hadettoil presidente di Veronafiere, Maurizio Danese–.

Conseguire la neutralità climatica entro il 2050 richiede sforzi congiunti su scala mondiale e un impegno netto da parte di tutti gli attori della filiera agricola intermini di lotta ai cambiamenti climatici, biodiversità, agroecologia, sostegno alle energie rinnovabili e all’economia circolare, secondoil progetto Ue “Farm to Fork”. L’appuntamento di Verona vuole come sempre offrire spunti di riflessione e soluzioni pratiche peraccompagnare il mondo imprenditoriale e le filiere agro-zootecniche verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale». Esposizione specializzata trasversale. Grandi temi e offerta espositiva trasversale, che asseconda, ha ricordatoil direttore generale Giovanni Mantovani, «l’evoluzione dell’impresa agricola, sempre più multifunzionalee orientata all’innovazione». Fieragricola dal 1898 accompagnagli imprenditori e le aziendeverso le sfide della competitività e delle sostenibilità. Grande attenzione ameccanizzazioneagricola, zootecnia(con un forte rilancioanche di suinicoltura e avicoltura), vigneto,fruttetoe colturespecializzate,energie da fonti rinnovabili, attività forestale, agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, multifunzionalità dell’impresa agricola, gestione del verde, servizi per l’agricoltura,aree dinamiche per le provedal vivo di macchine,mezzi agricoli, mezzi telescopici.

Il sottosegretario L’Abbate: «Innovazione fondamentale».Per il sottosegretarioallePoliticheagricole, Giuseppe L’Abbate, «Fieragricolacon la sua dote di innovazione e l’attenzione alla sostenibilità e allenuove tecnologiedimostra l’importanza di questa manifestazioneper il primo settore, anche dal punto di vista della crescita culturale.«L’agricoltura è strategica contrastare i cambiamenti climatici –ha sostenuto L’Abbate–ma dobbiamo fare in modo che le risorse annunciate per il Green Deal della Commissione europea verso la neutralità climaticanon vengano distolti dai fondi della Politicaagricola comune, anche perché gli agricoltori, se nella prossima programmazione comunitaria entrerà in vigore l’eco-schema obbligatorio, dovranno già rispettare misure ambientali». Sono giorni cruciali per l’agricolturaanche dal punto di vista normativo. «Il 31gennaio sarà licenziatoil collegato agricolo alla legge di bilancioe sarà l’occasione per introdurre norme di sburocratizzazione per il settore», ha annunciato il sottosegretario L’Abbate.Mantovani sull’internazionalizzazione. «Con 30 delegazioni ufficiali, delle quali 17 provenientidall’Africa,edall’Europa Orientale e Sud Orientale, e dall’area Asean, Fieragricola si apre con forza all’internazionalizzazione per sostenere le aziende presenti e per un dibattito sul futuro dell’agricoltura, che attraversa i temi fondamentali della produzione sostenibile, della sicurezza alimentare, della crescita verde–ha spiegato Mantovani-. Anche il convegno inaugurale si sofferma sulle opportunità e le prospettive di business per l’agricoltura nel continente africano, dove la presenza cinese è molto significativa, ma dove ci sono spazi per l’Unione europea e l’Italia. Nel 2018 l’Italia, secondo le elaborazioni di Ice-Agenzia,ha esportato complessivamente in 49 Paesi dell’Africa Subsahariana 5,46miliardi di euro rispettoai 5,08 dell’anno precedente».Fra i relatori di«Agribusiness in Africa e le relazionicommerciali con Ue e Italia: opportunità e prospettive».

Fra i relatori interverrannola ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova; la ministra dell’Agricoltura della Croazia Marija Vučković; il professor Giulio Tremonti, giurista, già ministro dell’Economia e delle Finanzee presidente di Aspen;padreMauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, Roberto Ridolfi, direttore generale aggiunto FAO; Denis Pantini, responsabile Area Agricoltura e Industria alimentare di Nomisma.L’analisi di Nomisma, in particolare,fornirà indicazioni strategiche per inquadrare il sistema agricolo italiano nel contesto europeo e le relative opportunità di interscambio commerciale con il continente africano, esaminandol’evoluzione dell’agricoltura italiana in termini di valore della produzione agricola e zootecniche, flussi di import/export agricolo, produzioneindustriale italiana di macchine per l’agribusiness. Croazia Paese ospite.LaCroaziasarà il «Paese ospite» di Fieragricola 2020e avrà un’area dedicata per promuovere il proprio sistema.

È prevista la visita ufficiale del ministro dell’Agricoltura della Croazia, Marija Vučković,che proprio nel periodo gennaio-giugno 2020 sarà a capodel Consiglio Ue dei ministri agricoli nel semestre di presidenza croato in Europa. Fieragricola, manifestazione in crescita. «Fieragricola dovrà affrontare la sfida di una popolazione mondiale in crescita, mentrela superficie coltivabile rimarrà costante a 1,5 miliardi di ettari–ha specificato Flavio Innocenzi, direttorecommerciale di Veronafiere-. Sarà determinante produrre di più e farlo in maniera sostenibile, con una logica di minore impatto ambientaleestesa anche alla logistica e ai trasporti. Per questo Veronafiere ha lanciato due start upcome B/Opendedicata al biologicodall’1 al 3 aprile e una nuova rassegnasulla logistica intermodale sostenibile dal 21 al 25 marzo».Meccanica agricola.Fieragricolaospiterà la meccanicain cinque padiglioni(1, 2, 6, 7, 8), «contutti i top player delsettore presentie una crescita rispetto alla precedente edizione del 20 per cento», ha dichiarato Innocenzi. Saranno raddoppiatele aree dinamiche esterneper gli «Special Show» di trattori,mezzi specializzati e telescopici. L’agricoltura specializzata: vigneto e frutteto. Fieragricola prosegue la propria vocazione alla trasversalità e alla specializzazione delle filiere. Nei padiglioni 4 e 5 saranno previste le aree per il vigneto e il frutteto, colture ad alto valore aggiuntoe simbolo dell’agricoltura mediterranea.

Gli eventi zootecnici. Uno spazio significativo a Fieragricola lo occuperàla zootecnia, consolidato pilastro della manifestazionecon trepadiglioni (9, 10, 11). Fra gli eventi di respiro internazionale sono in calendario il 19° Dairy Open Holstein Showper larazzaFrisona, la 52ª Mostra nazionale del Libro genealogico dellarazzaBruna,il Confronto europeo della razza Bruna(con animali provenientida Italia, Svizzera, Francia e Austria), il premio speciale «Coppa delle Nazioni»e il concorso Bruna Originaria.Una nuova area, fortemente potenziata, sarà dedicata alla Rassegna nazionale di avicoltura, conareeespositivee per il dibattitoe la consegna del premio «Avicoltore dell’anno». Complessivamente saranno rafforzatitutti i settori: bovini da latte e da carne, suini, equidi, avicoli, cunicoli, ovini e caprini, persino chiocciole. Il«Milk Day».Visto il successo della precedente edizione, sarà replicatoa Fieragricola2020l’evento «Milk Day»,che affronteràil temadella formazione degli allevatori per sviluppare l’attività del caseificio aziendale, a partire dalla qualità del latte. Il «Nutrition Forum». All’interno del Nutrition Forum (padiglione 9), dedicato alla mangimistica, si inserisce invece il «Premio Assalzoo», cheè rivolto agli studenti universitari e viene assegnato al miglior elaborato per Laurea Magistrale e per Dottorato di ricerca, a confermadell’attenzione del mondo produttivoalla ricerca scientificain un settore strategico come la nutrizione animale. Economia circolareed energie rinnovabili.L’economia circolare sarà uno dei temi cardine di Fieragricola, alla luce delle enormi potenzialità chele filiere agricole possono sviluppare: dalla valorizzazione dei reflui zootecnici alle energie rinnovabili, fino al riutilizzo, alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione degli scarti

OBIETTIVI GREEN DEAL EUROPEO, STUDIO FIERAGRICOLA-NOMISMA: ITALIA AGRICOLA PROMOSSA SU SICUREZZA ALIMENTARE, BIO, RIDUZIONE SPRECHI E CHIMICA

Da coimputato ad alleato verde. Alla vigilia del Green Deal europeo l’agricoltura italiana sfata molti luoghi comuni e si scopre in forte empatia con la rivoluzione sostenibile a emissioni zero voluta da Bruxelles. L’Italia è il Paese con i cibi più sani e sicuri del Vecchio continente, il più attento agli sprechi e alle emissioni di gas serra; uno Stivale che negli ultimi 10 anni ha diminuito l’utilizzo della chimica nei propri campi con punte del 50% in favore di un’agricoltura più biologica, la prima in Europa per seminativi e colture permanenti. Per contro, il primario italiano paga alcune lacune strutturali del Paese – come la carenza e la gestione di acqua in alcune zone del territorio, oltre all’erosione del suolo – e dovrà far valere la propria fungibilità per contribuire alla transizione sostenibile. Lo rivela il report presentato oggi a Roma dall’Osservatorio Fieragricola-Nomisma in occasione della presentazione della rassegna di riferimento per il settore, in programma a Veronafiere dal 29 gennaio al 1° febbraio prossimi. Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Se il valore sociale delle nostre campagne in termini di approvvigionamento alimentare è storicamente assodato, lo stesso non si può dire per le potenzialità in chiave sostenibile. Il trust verde della nuova agricoltura rappresenta uno degli assi portanti in grado di contribuire in modo decisivo alla transizione verso le emissioni zero della rivoluzione economica che ci apprestiamo ad affrontare. Un passaggio epocale, nel quale Fieragricola sarà ancora una volta monitor e interprete».

FROM FARM TO FORK –IL CIBO VA A BRACCETTO CON L’AMBIENTE È il nome dellastrategia che interessa il settore agroalimentare e che fa parte della comunicazione, licenziata lo scorso 11 dicembre, “Green Deal Europeo”. L’Ue pubblicherà gli assetstrategicientro la prossima primavera, ma già dalla comunicazione si capisce dove ilGreen Deal vuole andare a parare (e in parte a finanziare), indicando tutta una serie di obiettivi ai quali l’agricoltura europea dovrà tendere nella logica di costruire un’economia circolare basata su un sistema alimentare sano, equo e rispettoso dell’ambiente. SICUREZZA PRODOTTI, SPRECO, CHIMICA E BIO-ITALIA PARTE IN POLELo studio realizzato dall’Osservatorio Fieragricola-Nomisma ha messo in luce come l’agricoltura italiana, in attesa del piano operativo sull’economia verde più importante della storia, sia già in vantaggio su uno dei paradigmi cardine: la salubrità e la sicurezza dei suoi alimenti, che presentano le percentuali più alte di prodotti che secondo i controlli dell’autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) risultano essere assolutamente privi di residui, meglio di quanto possano vantare Francia, Spagna e Germania. Buone notizie anche sul fronte degli sprechi, con i rifiuti alimentari pro-capite (126 kg annui) del 16% inferiori alla media europea e in forte calo nell’ultimo decennio. Dalla tavola alla terra, secondo il report di Fieragricola-Nomisma, le virtù si sommano: lo Stivale detiene il record Ue di superficie e incidenza bio per seminativi e colture permanenti con 1,5 milioni di ettari, davanti a Francia, Spagna e Germania, mentre calano anche le emissioni di gas serra (-12,3% negli ultimi vent’anni secondo Eurostat), che incidono per il 7% sul totale delle emissioni contro il 10% della media europea. Ma la sensibilità green degli agricoltori e dei prodotti italiani è ancora più evidente alla prova di agrofarmaci e fertilizzanti. Infatti, secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), nell’ultimo decennio se ne è fatto sempre meno uso e spesso i consumi si sono dimezzati: è il caso degli insetticidi (da1,2 kg di principi attivi ad ettaro a 0,6 kg), dei fungicidi (-30%), degli erbicidi (-20%), ma anche di azoto (-25%), anidride fosforica (-36%), ossido di potassio (-50%).

 BIODIVERSITÀ E FORESTE DA PROTEGGERE. EMERGENZA ACQUA ED EROSIONE SUOLO E proprio dalla tutela del territorio e delle sue risorse arrivano gli elementi su cui sarà fondamentale operare un salto di qualità. Se –per l’indagine Fieragricola Nomisma –sul fronte della tuteladella biodiversità e delle aree boschive l’Italia è stabilmente nella top 5 dei Paesi Ue, è invece più problematica la gestione del fattore acqua, con il Belpaese fanalino di coda nel rapporto prelievi/risorse idriche, dove l’agricoltura incide per la metà del proprio utilizzo complessivo. Un problema strutturale da mitigare attraverso sistemi intelligenti di gestione –come l’irrigazione di precisione –al pari dei consumi di energia da fonti rinnovabili che nel primario rappresenta solo il 2% dei consumitotali. Gravosi infine, e sempre più nemici della preservazione del territorio e dell’ambiente, i fenomeni di consumo del suolo, cresciuti del 50% solo negli ultimi 30 anni, così come l’erosione da acqua che vede il nostro Paese in cima alla classifica europea per i danni inferti al territorio da tali eventi metereologici. In media in Italia si verifica un’erosione di quasi 9 tonnellate di suolo per ettaro all’anno, contro i 4 della Spagna e i 2 della Francia.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE MA NON ECONOMICA «È evidente–ha detto il responsabile agroalimentare di Nomisma e curatore dello studio, Denis Pantini-come dallo studio emergano gli enormi sforzi fatti negli anni dagli agricoltori italiani per rendere la propria attività più rispettosa dell’ambiente e come il loro operato sia fondamentale per la tutela dei nostri territori, soprattutto a fronte delle calamità prodotte dai cambiamenti climatici. Una sostenibilità ambientale che però non può essere scollegata daquella economica, senza la quale l’attività agricola stessa non può esistere. E da questo lato, purtroppo, negli ultimi cinque anni i redditi delle imprese agricole italiane non si sono mossi, a fronte invece di quelli degli agricoltori spagnoli e francesi».
Sul piano economico complessivo, l’Italia è in testa nel panorama produttivo europeo come valore aggiunto (32,2 miliardi di euro, media ultimo biennio), al secondo posto dietro la Francia (76,3 miliardi di euro) per valore della produzione (56,7 miliardi di euro, media biennio), mentre è più indietro (4ª) nell’export, a 7,6 miliardi di euro. Critica invece lasituazione relativa al reddito delle imprese, segnalato nell’ultimo quinquennio in calo nel Belpaese dell’1% a fronte di una media Ue a +6%, con Spagna e Francia a +11%.Dieci padiglioni, 900 espositori italiani ed esteri, 130 mila operatori attesi e un calendario di 130 eventi tra convegni, workshop e prove dinamiche. Questi i numeri della 114ª edizione di Fieragricola (29 gennaio-1 febbraio 2020), storica rassegna internazionale di Veronafiere, che a 122 anni dalla nascita si conferma termometro del settore primario e punta sul connubio tra specializzazione e nuove tecnologie. Tra i temi cardine, innovazione, sostenibilità ed economia circolare; dall’agricoltura 4.0 alla meccanica e attrezzature agricole di ultima generazione fino ai sistemi più avanzati per viticoltura, frutticoltura, colture specializzate e zootecnia per affrontare le sfide del Green Deal europeo. Attese, al convegno inaugurale dedicato all’agribusiness di Ue e Italia in Africa, la ministra alle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e la ministra dell’Agricoltura della Croazia, Marija Vučković.