Fieragricola, Danese: focus su tecnologia e IA per raggiungere sostenibilità e redditività. VIDEOINTERVISTA

“Una giornata importante, siamo all’apertura di FierAgricola, la 116/a edizione. È una manifestazione che esiste da ben 125 anni, è stata fondata nel 1898 ed era di fatto l’inizio della storia di Verona Fiere.”

Così Maurizio Danese, AD Verona Fiere, a margine dell’evento di apertura di Fieragricola.

“È una manifestazione che rappresenta tutto il settore dell’agricoltura con 11 padiglioni e 52.000 metri quadri. Un settore che vale in Italia 600 miliardi, per il 15% del PIL e da’ lavoro a oltre 2 milioni di persone – 2 milioni e trecentomila – delle quali il 30% donne.

Un focus particolare sulla redditività e sulla sostenibilità, per tutto quello che riguarda un futuro che deve essere sempre più green: dobbiamo produrre di più, ma produrre sano in previsione anche dell’aumento della popolazione che ci sarà nel mondo.

Ma anche la redditività, per permettere ai giovani di avere un giusto lavoro, che si abbini con la vita privata: perché il mondo dell’agricoltura spesso impegna i lavoratori molto di più di otto ore al giorno e anche il sabato e la domenica.
Quindi, grazie anche alla tecnologia, all’intelligenza artificiale e alla robotica crediamo che possano essere raggiunti questi obiettivi”.




Fieragricola, il programma di Confagricoltura dal 31 gennaio al 3 febbraio a VeronaFiere

Agritech, nuove tecniche genomiche e carbon farming, sostenibilità e cambiamenti climatici, PNRR e macchine agricole. Sono questi alcuni temi che Confagricoltura affronterà a Fieragricola, la rassegna internazionale dell’agricoltura, dal 31 gennaio al 3 febbraio a VeronaFiere.

Seminari, workshop e dibattiti: gli esperti di Confagricoltura e degli enti collegati si confronteranno con i rappresentanti delle imprese, dei centri studi e delle Università, per guardare alle sfide che riguardano gli imprenditori agricoli e lo sviluppo del settore primario.

Tra gli appuntamenti chiave nello Stand B2 del Padiglione 2: “2030: quali motorizzazioni per l’agricoltura?”, un confronto con Eni, FederUnacoma e Università di Padova sui trattori, macchinari al centro dell’attività agricola, interessati dalle politiche green dell’Unione. Per quanto riguarda i prodotti, si parlerà di riso e di mercati con l’Ente Nazionale Risi ed è prevista la firma di un accordo per dare nuovo slancio alla produzione di mais, ospitando nello stand confederale le principali associazioni della filiera.

Con Hubfarm, la piattaforma innovativa di Confagricoltura per la gestione dei dati, si indagheranno le opportunità legate alla digitalizzazione delle imprese, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Le buone pratiche “green” saranno al centro di più appuntamenti, attraverso approfondimenti su agritech, carbon farming, agrivoltaico, biometano e biogas, irrigazione di precisione e cambiamenti climatici. A questo proposito, la Confederazione presenterà i risultati finali del sondaggio sulle fake news in agricoltura, condotto insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, e rivolto alle nuove generazioni.

Riguardo all’innovazione, Confagricoltura Verona, che presenterà anche il bilancio dell’anno che si è appena chiuso insieme alla CGIA, nello spazio Agritech del Padiglione 11 – Stand C3 illustrerà un progetto con la rete Innosap e la partecipazione delle Università di Verona e Padova finalizzato a consolidare la produttività delle colture e migliorare le proprietà funzionali degli alimenti. Si tratta del primo prototipo di robot pensato per raccogliere la frutta, oltre a ulteriori due soluzioni tech per l’agricoltura: un drone attrezzato per i trattamenti degli ulivi e un robot che entra nelle serre di orticole e distribuisce fertilizzanti e fitofarmaci in quantità perfetta, in base alle esigenze delle piante.

 




Fieragricola, Bricolo (VeronaFiere): pilastro importante agricoltura italiana con 780 espositori da 20 paesi. VIDEOINTERVISTA

“Siamo arrivati alla 116ma edizione di Fieragricola. Una fiera che è nata nel 1898, che è cresciuta in questi anni e che presentiamo la prossima settimana con tante novità. Una fiera sempre più internazionale, con 780 espositori, provenienti da 20 paesi diversi, 140 eventi organizzati durante tutta la manifestazione, che rappresenta un settore che in Italia vale 600 miliardi di euro, con 60 miliardi di fatturato. Stiamo parlando davvero di un pilastro importante dell’economia italiana. Avremo presenze istituzionali molto importanti. All’inaugurazione arriverà anche il ministro Francesco Lollobrigida, a dimostrazione di quanto il governo si stia impegnando in questo settore, a sostegno di tutte le attività agricole presenti sul nostro territorio. Abbiamo fatto anche un grande lavoro di promozione, girando tutta l’Italia e presentando tutte le novità che andremo a proporre in fiera. Ci aspettiamo un grande afflusso, con il ritorno dopo due anni della più importante manifestazione agricola italiana e una delle più importanti a livello internazionale”.

Così ad AGRICOLAE Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, a margine della presentazione della prossima edizione di Fieragricola organizzata oggi a Roma.




Veronafiere-Vinitaly. Papa Francesco: Vino, terra, abilità agricola e attività imprenditoriale sono doni di Dio

Il vino, la terra, l’abilità agricola e l’attività imprenditoriale sono doni di Dio, ma non dimentichiamo che il Creatore li ha affidati a noi, alla nostra sensibilità e alla nostra onestà, perché ne facciamo, come dice la Scrittura, una vera fonte di gioia per il cuore dell’uomo e di ogni uomo, non solo di quelli che hanno più possibilità. Grazie allora per aver scelto di ispirare la vostra attività a sentimenti di concordia, aiuto ai più deboli e rispetto per il Creato, sull’esempio di Francesco di Assisi». Sono le parole che il Santo Padre Papa Francesco ha rivolto oggi a Veronafiere-Vinitaly, ai suoi Soci e a oltre 100 produttori vinicoli e rappresentanti delle associazioni di settore, in occasione dell’Udienza privata concessa presso il Palazzo Apostolico Vaticano per la giornata “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”, promossa dalla manifestazione fieristica.
Nel suo saluto, Papa Francesco ha inoltre evidenziato che: «Per numero di aziende coinvolte, qualità di produzione e impatto occupazionale, la vostra è certamente una realtà significativa, sia sulla scena vinicola italiana che internazionale, ed è dunque bene che vi ritroviate a riflettere insieme sugli aspetti etici e sulle responsabilità morali che tutto ciò comporta, e che in questo traiate ispirazione dal Poverello di Assisi. Le linee fondamentali su cui avete scelto di muovervi – attenzione all’ambiente, al lavoro e a sane abitudini di consumo – indicano un atteggiamento incentrato sul rispetto, a vari livelli. E il rispetto, nel vostro lavoro, è certamente fondamentale: per un prodotto di qualità, infatti, non basta l’applicazione di tecniche industriali e di logiche commerciali; la terra, la vite, i processi di coltivazione, fermentazione e stagionatura richiedono costanza, richiedono attenzione e richiedono pazienza».

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: «L’Udienza, a cui abbiamo partecipato grazie al sostegno della Diocesi di Verona e in particolare del vescovo Monsignor Domenico Pompili, rappresenta un evento di straordinaria rilevanza per Veronafiere che, attraverso Vinitaly, coinvolge i principali protagonisti di un comparto che più di altri esprime un forte legame con le nostre origini culturali. Come ci ha ricordato Papa Francesco – prosegue Bricolo – rendiamo omaggio al vino come dono di Dio, simbolo di tradizione e di un sistema economico sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Ribadiamo il nostro impegno con Vinitaly a preservare e valorizzare il patrimonio enologico della nostra comunità, affinché il vino continui a essere un elemento di coesione sociale e di apertura al dialogo, ispirando una convivialità che unisce».
L’Udienza con il Papa si inserisce nell’iniziativa “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano” organizzata da Veronafiere-Vinitaly in collaborazione con la Diocesi di Verona e il supporto di Banca Generali e Generali Italia, attraverso la sua Business Unit Cattolica.




Fieracavalli, ministro Locatelli: «Ippoterapia occasione importante per sviluppare autonomia e competenze

L’ippoterapia è un’occasione importante per tante persone con disabilità, disturbi relazionali, o malattie cronico degenerative. Il contatto e l’azione con il cavallo sono un’esperienza straordinaria, non solo per la capacità terapeutica, ma proprio per sviluppare autonomie e competenze». Lo ha detto Alessandra Locatelli, ministro alle Disabilità, in visita oggi alla seconda giornata di Fieracavalli di Verona, il salone internazionale dedicato al mondo equestre in programma fino a domenica 12 novembre.

«Le linee guida nazionali sono un punto di riferimento importante – ha continuato il ministro – e le regioni danno risorse proprio per sostenere le attività di ippoterapia. Bisogna continuare in questa direzione, credo che i progetti che si sono sviluppati sul territorio siano sempre i migliori e questo nasce dalla sinergia tra istituzioni, terzo settore e tanto fa anche il mondo del privato, del privato sociale».

E proprio da Fieracavalli arriva un nuovo passo in avanti verso il riconoscimento scientifico delle terapie assistite con il cavallo nel trattamento dei bambini affetti da autismo. A Veronafiere, infatti, sono stati presentati oggi i risultati di un anno di sperimentazione del progetto pilota “Riding the Blue” che ha l’obiettivo di far approvare dal Servizio sanitario nazionale un protocollo di riabilitazione per i disturbi dello spettro autistico.

Ora c’è l’ufficialità anche dei dati scientifici: per i bambini e i ragazzi autistici, il contatto con il cavallo rappresenta un valido aiuto per migliorare i processi motori, di socializzazione e di riduzione dello stress in famiglia. Il dottor Leonardo Zoccante, coordinatore del centro regionale disturbi dello spettro autistico di Verona ne è convinto da sempre e ci lavora dal 2019, insieme al dottor Michele Marconi.

Fieracavalli fin da subito ha scelto di sostenere “Riding the Blue”, insieme a Federazione italiana sport equestri, Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, Azienda ULSS 9 scaligera e Regione del Veneto.

Ai 15 partecipanti iniziali alla sperimentazione, nel 2022 se ne sono aggiunti altri 60 su scala nazionale, con l’estensione della ricerca a centri ippici di altre sei regioni, oltre al Veneto: Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Campania e Sicilia. Questo grazie ai fondi raccolti con la campagna di crowdfunding “Riding the Blue – Un cavallo per amico”, lanciata durante la scorsa edizione di Fieracavalli, con il supporto di EY Foundation Onluse ANGSA Nazionale.

I bambini e ragazzi autistici dagli 8 ai 13 anni selezionati per il trial non dovevano aver avuto in precedenza alcun rapporto con i cavalli. Ognuno di loro, nell’arco di un anno è stato sottoposto a 20 sessioni speciali di ippoterapia, seguite da test neurofunzionali per valutare l’efficacia dell’intervento e potenziare le aree disfunzionali del soggetto. Tutti i dati raccolti dai sette centri partecipanti sono stati quindi elaborati e analizzati dal Centro regionale disturbi dello spettro autistico di Verona, grazie alla collaborazione con l’Associazione StatsImprove.

I risultati ottenuti sono molto incoraggianti e confermano l’efficacia dell’intervento assistito con animali nei disturbi dello spettro autistico: «Il punteggio medio totale ricavato dalle cinque aree della scheda di osservazione si modifica positivamente nel tempo a seguito di ciascuna seduta– spiega il dottor Zoccante –, indicando un progressivo miglioramento del funzionamento globale del bambino sia per quanto riguarda il funzionamento adattivo all’ambiente, che per gli apprendimenti specifici nelle singole aree indagate, cioè  interazione sociale, emotivo-relazionale, comportamentale, abilità grosso-motorie e abilità fino-motorie. Il trattamento potrebbe così, non solo rappresentare un intervento supplementare o integrativo, ma rientrare nell’ambito dei cosiddetti approcci ecologici rivolti all’autismo, recentemente considerati dalla letteratura scientifica internazionale».

Alla presentazione della sperimentazione a Fieracavalli, oltre a Leonardo Zoccante, hanno preso parte il ministro Locatelli; Luca Zaia, governatore della Regione Veneto; Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità; Federico Bricolo, presidente di Veronafiere; Marco Di Paola, presidente della FISE; Massimo Antonelli, CEO EY.

«A Fieracavalli siamo fermamente convinti che il mondo equestre possieda una fortissima componente fatta di sensibilità, inclusione e solidarietà – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. Per questo abbiamo sviluppato sempre più questo aspetto della manifestazione. Oltre alla promozione del progetto “Riding the Blue”, quest’anno abbiamo più di 20 associazioni del terzo settore presenti in fiera e per celebrare le 125 edizioni abbiamo dedicato le serate del Gala d’Oro a tre differenti tematiche sociali».

Ora l’obiettivo è a far riconoscere l’ippoterapia dal Servizio sanitario nazionale non solo come intervento integrativo, ma come un protocollo efficace nel favorire lo sviluppo delle persone affette da autismo.




Veronafiere, al via oggi la 125ª Fieracavalli con 700 aziende da 25 nazioni

«Fieracavalli è una rassegna in totale sintonia con la mission del ministero che coniuga l’interesse degli sportivi, di chi è appassionato di questo straordinario animale e delle attività connesse». Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, inaugurando oggi la 125ª edizione di Fieracavalli, il salone internazionale dedicato al mondo equestre in programma alla Fiera di Verona dal 9 al 12 novembre 2023.
«Chiunque oggi entri in fiera – ha continuato il ministro – non può che entusiasmarsi davanti a un quadro che vede protagonista una passione profonda come quella per il mondo del cavallo. Siamo convinti che in Italia anche il settore equestre debba fare sistema: penso al comparto dell’ippica che rappresenta uno strumento importante che, integrato in un modello virtuoso di attenzione e promozione, è in grado di generare risorse economiche come già accade in Francia e Svezia».

A Fieracavalli sono oltre 700 le aziende espositrici provenienti da 25 paesi, 35 associazioni allevatoriali, 12 i padiglioni della fiera, con 2.500 cavalli di oltre 60 razze in mostra.
Sono più di 200 le iniziative in calendario, tra spettacoli, gala serali, convegni, concorsi e gare sportive, tra cui l’unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™, le finali nazionali dell’Italian Champions Tour e il Gran Premio 125×125 targati Fieracavalli, le competizioni della Fise-Federazione italiana sport equestri e le sfide delle discipline western.

Fieracavalli rappresenta un settore che in Italia vale quasi 3 miliardi di euro, occupa 35mila persone e coinvolge direttamente 100mila cavalli nella pratica sportiva (fonte ricerca “Il cavallo vincente” – Luiss Business School e Fise).
Il numero totale degli esemplari registrati nel Paese supera le 380mila unità, con 140mila allevamenti impegnati nella valorizzazione delle 32 razze equine italiane. Sono 1.400, infine, gli agriturismi impegnati in attività di equitazione (fonte Confagricoltura).

«Ringrazio il ministero dell’Agricoltura che ci sostiene – ha commentato all’inaugurazione Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – e un grazie particolare al ministro Lollobrigida per il contributo che riesce a dedicare allo sviluppo delle nostre manifestazioni. Fieracavalli è la dimostrazione di quando il sistema-Italia fa veramente squadra. Il merito del successo di questa manifestazione è giusto condividerlo con chi ci aiuta tutto il resto dell’anno nell’organizzazione, a partire dalle associazioni di categoria, dal nostro territorio che lavora anche a disposizione della fiera, alla Federazione italiana sport equestri e a ICE-Agenzia, fondamentale veicolo di promozione per il nostro made in Italy che ha portato qui 25 delegazioni di buyer esteri. Se questo salone è diventato il punto di riferimento mondiale per il settore equestre è proprio perché è frutto del lavoro di tutti».

Oltre al ministro Lollobrigida e al presidente Bricolo, al taglio del nastro della 125ª Fieracavalli hanno preso parte Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto; Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona; Damiano Tommasi, sindaco di Verona; Matteo Zoppas, presidente di ICE-Agenzia; Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere; Marco Di Paola, presidente della Fise; Domenico Pompili, vescovo di Verona. Presenti anche Fernández-Palacios, ambasciatore del Regno di Spagna, e Khalid Bin Yousuf Al Sada, ambasciatore del Qatar.




Fieracavalli, al via domani a Veronafiere la 125^ edizione con il ministro Lollobrigida

Fieracavalli è ai nastri di partenza. Il più importante salone internazionale sul mondo equestre apre domani alla Fiera di Verona. L’edizione numero 125 mette in scena fino a domenica 12 novembre più di 2.500 cavalli di oltre 60 razze. Presenti 35 associazioni allevatoriali, 700 aziende espositrici provenienti da 25 paesi. In arrivo dall’estero 25 delegazioni di buyer, selezionati da Veronafiere insieme a Ice-Agenzia.

Sono più di 200 le iniziative in calendario, tra spettacoli, convegni, concorsi e gare sportive, tra cui l’unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™, le finali nazionali dell’Italian Champions Tour e il Gran Premio 125×125 targati Fieracavalli, le competizioni della Fise-Federazione italiana sport equestri e le sfide western.

L’inaugurazione

Il taglio del nastro è in programma alle ore 11, nell’area esterna di fronte al padiglione 1 (in caso di pioggia, la cerimonia di apertura è spostata nell’Auditorium Verdi, al piano -1 del Palaexpo). All’evento partecipano: Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto; Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona; Damiano Tommasi, sindaco di Verona; Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia ICE; Marco Di Paola, presidente della Fise; Federico Bricolo, presidente di Veronafiere; Domenico Pompili, vescovo di Verona. Presenti anche Fernández-Palacios, ambasciatore del Regno di Spagna, e Khalid Bin Yousuf Al Sada, ambasciatore del Qatar.

Alle ore 12, poi, il ministro Lollobrigida inaugura il padiglione Masaf (padiglione 2) dedicato al miglioramento qualitativo e quantitativo del Cavallo da sella italiano. Nell’occasione viene consegnato uno speciale premio “alla carriera” al pluricampione Varenne, il cavallo trottatore italiano più vincente di sempre. Nel padiglione Masaf è in mostra anche la preziosa statua equestre in marmo del primo secolo d.C. arrivata dalle Gallerie degli Uffizi, grazie alla collaborazione del museo fiorentino con Veronafiere per la promozione di arte e cultura nel corso delle rassegne fieristiche.

Il programma istituzionale di Fieracavalli

A Fieracavalli sono numerose le presenze delle Istituzioni in visita. Venerdì 10 novembre, alle ore 10.30, nel padiglione Masaf, Daniela Santanché, ministro del Turismo, partecipa al convegno “Gli allenatori e i guidatori del trotto: il punto di vista dei professionisti nell’ambito delle riforme del settore”. Alle ore 10.30, Claudio Barbaro, sottosegretario al ministero dell’Ambiente, nell’area esterna “A”, accoglie l’arrivo in carrozza dei partecipanti al “Viaggio del sorriso” da Modena a Fieracavalli, iniziativa di paradriving rivolta a persone con disabilità.
Alle ore 14.30, allo stand della Regione del Veneto (padiglione 4), Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, partecipa con Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità, alla conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto di ricerca nazionale su ippoterapia e autismo “Riding The Blue”, in collaborazione con Fieracavalli.

Sabato 11 novembre, Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, interviene alle ore 12 all’evento organizzato da Fise nel padiglione Masaf. Sempre nel padiglione 2, alle ore 15, Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, partecipa alla tavola rotonda “Il rilancio del settore dell’ippica: i contributi degli attori della filiera e il ruolo dell’istituenda Consulta nazionale dell’ippica”.




Confagricoltura a Fieracavalli, gli appuntamenti

Torna Fieracavalli, dal 9 al 12 novembre a Verona, l’appuntamento di riferimento per il panorama equestre mondiale, dedicato al cavallo in tutte le sue declinazioni: dal business allo sport e lifestyle, dallo spettacolo ai territori e all’innovazione digitale. Con il claim “Passione che unisce” la fiera festeggia quest’anno i suoi 125 anni e anche in questa importante ricorrenza Confagricoltura sarà presente alla kermesse con le sue aziende associate, due spazi espositivi (nel PAD. 1 lo stand 40 – 43; nel PAD. 4 lo stand D2) e una serie di iniziative.

Si parte con il convegno organizzato dalla Confederazione, i Giovani di Confagricoltura – Anga e Agriturist “Le ippovie, un valore del paesaggio rurale” che si terrà giovedì 9 novembre alle 14.30 nella Sala Mozart del Centro convegni.

Sempre durante il primo giorno di fiera si svolgerà l’assemblea elettiva dei Giovani di Confagricoltura – Anga Veneto.

Non mancherà il tema del benessere animale, che verrà approfondito, sempre negli spazi espositivi di Confagricoltura, venerdì 10 novembre alle 11, organizzato in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”.

Sempre venerdì, alle 15, sarà presentata “PASSIONECAITPR”, l’Associazione Nazionale di Allevatori di razza CAITPR (Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido) riconosciuta come ente selezionatore dal MASAF.

La fiera è anche l’occasione per la Confederazione per fare il punto sul comparto e sulle istanze degli imprenditori associati, per questo sabato 11 novembre alle 11 si riunirà nello stand confederale la Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Equini di Confagricoltura, presieduta da Ferruccio Badi.

Nella stessa giornata, alle 15, verrà presentato il volume “I tesori della Biodiversità” di Annalisa Parisi e Marta Fusetti. Il libro illustraun viaggio affascinante attraverso territori incontaminati, parchi e riserve che costituiscono un patrimonio inestimabile di biodiversità della nostra penisola. L’approccio che caratterizza questo testo consente al lettore di conoscere più da vicino la zootecnia, le razze autoctone di asini, cavalli, bovini e ovini, portandolo alla scoperta del ruolo che questo settore svolge nel contribuire alla tutela dei diversi ecosistemi.

Momento fondamentale della presenza confederale a Fieracavalli sarà poi il confronto con la politica, con un focus sulla proposta di legge Ippicoltura, cui Confagricoltura stessa ha contribuito e il cui iter è in fase di svolgimento. Domenica 12 novembre alle 11 nello spazio della Confederazione si terrà un incontro con l’on. Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera e prima firmataria della PDL che introdurrebbe importanti novità per il comparto.

Nel Padiglione 1, durante tutti i giorni della manifestazione, gli spazi espositivi di Confagricoltura saranno animati da Agriturist che presenterà le eccellenze dell’ippoturismo, le vacanze con i cavalli e la didattica con equidi, illustrando le differenti proposte presenti su tutto il territorio nazionale. Ci saranno anche proposte per i visitatori più piccoli di Fieracavalli.

 

I DATI DEL COMPARTO

In Italia sono 27.000 le aziende agricole con capi equini. Nella Banca Dati nazionale sono censiti 460.000 equidi. Lombardia, Lazio, Sicilia, Piemonte e Sardegna rappresentano la “top-five” per numeri. Il 70% delle aziende e quasi i tre quarti dei capi si concentrano nel Nord Italia.

Si stimano inoltre 1.400 aziende agrituristicheimpegnate in attività di equitazione.

Il comparto occupa un numero importante di lavoratori: 8-10mila tra addetti all’allevamento, artieri e stallieri, oltre a 1.200 medici veterinari professionisti e 480 driver al trotto, al galoppo e fantini.

Sono 125.000 i proprietari di cavalli e quasi 130.000 gli atleti tesserati con varie federazioni.

Gli operatori totali, calcolando anche l’indotto, sono circa 50.000.




Fieragricola di Verona fa tappa in Sardegna per un ponte all’insegna dell’innovazione

Fieragricola consolida il ponte con la Sardegna in vista della 116ª rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, in programma a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024, e lo fa in uno dei comparti più rappresentativi della manifestazione: la zootecnia, un pilastro che unisce idealmente il Veneto e Latte Arborea, cooperativa simbolo del sistema lattiero caseario della Sardegna, che ha puntato con forza sulla sostenibilità.
La seconda tappa del Road Show di Fieragricola, nei giorni scorsi, si snoda sul filo dell’innovazione tecnologica al servizio dell’agricoltura e della zootecnia sostenibile. «Dopo il successo di Fieragricola Tech dello scorso febbraio – dichiara Raul Barbieri, direttore commerciale Veronafiere – dedicheremo particolare attenzione ai sistemi dell’agricoltura 4.0, declinata nei pilastri dell’energia, digitalizzazione, uso razionale dell’acqua e bio-solutions come cantiere di start-up e assi portanti di un percorso di crescita dell’agricoltura in chiave sostenibile. A questo affiancheremo attività dedicate alla formazione, attraverso convegni, approfondimenti, workshop per accompagnare le imprese agricole e zootecniche verso la multifunzionalità, la competitività, la riduzione dei costi, in un’ottica green che costituisce la strada obbligata dell’agricoltura del futuro».
Opportunità che il presidente di Coldiretti Oristano, Paolo Corrias, giudica «strategiche per assicurare il necessario e talvolta complesso ricambio generazionale» e che rispondono alle esigenze di una cooperativa che, storicamente, fin dalla fondazione nel 1956, ha sempre cercato di sposare modernità e innovazione per difendere un settore produttivo strategico per la Sardegna, come ricorda il vicepresidente di 3 A Arborea, Francesco Arcai. Il sistema cooperativo di Arborea raccoglie e lavora, di fatto, la quasi totalità del latte vaccino della Sardegna, grazie a 165 soci conferenti e una vocazione alla sostenibilità del territorio e delle produzioni che vanta tutti gli allevamenti certificati per il rispetto del benessere animale, un utilizzo elevato di plastica riciclata nel packaging, una riduzione di 6 milioni di tonnellate di plastica grazie a vasetti di yogurt più leggeri, 5.000 metri quadrati di parco fotovoltaico realizzati dalla cooperativa, oltre la metà del latte (54%) certificata secondo i parametri Life Cycle Assessment.
Il sistema cooperativo, assicura Marco Petterle direttore della cooperativa di allevatori di Arborea, «rappresenta un aiuto per inquadrare gli scenari futuri e individuare strategie comuni di innovazione, dai robot di mungitura alla zootecnia di precisione, dalla genomica alla gestione agronomica dei terreni per migliorare la produttività e ridurre l’impatto ambientale ed è per questo che guardiamo con particolare interesse a Fieragricola di Verona, che da sempre è una fiera all’avanguardia, attenta all’innovazione, alle nuove tecnologie, ad agevolare la modernizzazione dell’agricoltura e della zootecnia». E la cooperazione, per Arborea, è anche una spinta alla collaborazione, come nel caso del progetto – anche in questo caso sulla rotta che unisce Sardegna e Veneto – che sostiene la zootecnia da carne bovina con l’approvvigionamento di vitelli dall’isola alle realtà di produttori Azove e Unicarve, per promuovere la linea vacca-vitello e promuovere una filiera tutta italiana in un comparto, come quello della carne rossa, che vede il tasso di autoapprovvigionamento dell’Italia al di sotto del 42 per cento (fonte: Teseo.Clal.it). Sinergie trasversali, a sostegno di una zootecnia moderna e attenta alle sfide che una domanda mondiale complessivamente in crescita e allo stesso tempo attenta alla transizione ecologica richiede, e che Fieragricola, dal 1898 attenta all’innovazione, è in grado di offrire.




Fieragricola di Verona approda in Sicilia per parlare delle sfide dell’agricoltura

Verona chiama la Sicilia per la 116ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, in programma a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024. Ed è stata proprio la Fiera Agricola Mediterranea di Ragusa chiusa il 1° ottobre la prima tappa dei Road Show organizzati da Fieragricola (in Sicilia con la collaborazione di Coldiretti e dell’Associazione Italiana Allevatori, presenti con i vertici regionali, e con la partecipazione degli istituti agrari di Barrafranca e Aidone) per coinvolgere direttamente gli agricoltori e gli allevatori siciliani in un percorso di crescita e di innovazione all’insegna della sostenibilità, per favorire redditività, competitività e accompagnare il ricambio generazionale come azione necessaria per il futuro del settore primario.

«L’agricoltura e la zootecnia hanno di fronte sfide nuove e non rinviabili – spiega Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere –. I cambiamenti climatici, l’innovazione digitale e la robotica, la multifunzionalità, la circolarità delle produzioni, i risvolti sociali e ambientali di un’attività che deve sempre più ragionare in termini di filiera. Sono aspetti che Fieragricola di Verona affronterà per orientare gli imprenditori e offrire loro occasioni di confronto, approfondimento, grazie ad aree tematiche trasversali e a una convegnistica attenta alla formazione».

Per questo Fieragricola di Verona rinsalda il dialogo con imprese agricole e zootecniche dell’isola, perché – come ha ricordato nel corso del Road Show a Ragusa Marilina Barreca, presidente regionale della Federazione Allevatori Sicilia – «stiamo assistendo a un’evoluzione positiva dell’allevamento, con particolare riferimento alla zootecnia da carne». Parole che trovano conferma anche dal direttore di Coldiretti Ragusa e Siracusa, Calogero Fasulo.

I numeri elaborati da Teseo.Clal.it descrivono una zootecnia siciliana solida, con 10.404 allevamenti fra bovini da carne, da latte e misti (dato al 30 giugno 2023, -0,12% sulla precedente rilevazione dell’Anagrafe zootecnica bovina del dicembre 2022) e 346.512 capi complessivi, in crescita del 5,44% rispetto alla fine del 2022. Ragusa, in particolare, con 1.562 aziende è la terza provincia siciliana per numero di allevamenti bovini, alle spalle di Palermo (2.542) e (2.412 allevamenti). Quanto al numero di capi, la provincia di Ragusa 79.466 capi (+1,18% su dicembre 2022) è seconda, a un’incollatura da Palermo (81.601 capi).

Passando sotto la lente i dati della suinicoltura, invece, il numero di allevamenti in territorio ragusano è diminuito fra dicembre 2022 e giugno 2023 del 5,92%, con 286 aziende e 8.275 maiali allevati. Posizionati più in alto in classifica si trovano per numero di aziende Messina (924) e, per numero di capi, Messina (25.620) e Trapani (8.573).

A sostenere il dinamismo della zootecnia siciliana c’è il lavoro dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Ragusa, rappresentato nella tappa del Road Show di Fieragricola dal direttore Giuseppe Cascone, che ha ribadito il ruolo cruciale della rassegna di Verona per il trasferimento di know how e per accompagnare una crescita che il presidente di Anacli, l’Associazione nazionale degli allevatori di Charolais e Limousine, Emanuele Nobile, descrive nella sua parabola ascendente, tanto che «in pochi anni il numero degli animali seguiti e selezionati da Anacli sono quasi raddoppiati, accompagnando anche il ricambio generazionale».




Vino, al via piano promozione internazionale Vinitaly con Roadshow in Cina (11-15 settembre) e Wine South America (12-14 settembre)

Al via l’agenda di promozione internazionale del vino italiano nel mondo firmata Veronafiere, con Cina e Sudamerica a fare da apripista al piano di internazionalizzazione di Vinitaly in 15 mercati obiettivo, da ora e fino a marzo 2024.
L’esordio spetta alla 6ª edizione di Vinitaly China Roadshow con 60 aziende italiane e tre Consorzi di tutela (Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani; Valpolicella e Franciacorta) protagonisti nelle tre tappe di Pechino (11 settembre), Changsha (13 settembre) e Hangzhou (15 settembre).

In programma tasting e masterclass per operatori dell’horeca, importatori e stampa, organizzati in collaborazione con Ice Agenzia e il sostegno del ministero degli Affari esteri e del sistema diplomatico. Un progetto di valorizzazione del vino tricolore che coinvolgerà anche gli enoappassionati delle tre città cinesi in cui si svolgerà in contemporanea l’Italian Wine Week, un cartellone di eventi diffusi nei principali locali di tendenza ideato e curato da Veronafiere attraverso la sede operativa di Shanghai.

Dall’Asia all’America del Sud dove martedì 12 settembre, a Bento Gonçalves in Brasile, sarà inaugurata la 4^ edizione di Wine South America (in calendario fino al 14 settembre), la fiera internazionale del vino di Vinitaly-Veronafiere promossa attraverso la controllata Veronafiere do Brasil con l’obiettivo di unire, in nome del prodotto enologico, il Sudamerica con l’Europa.
Nel padiglione italiano a Bento Gonçalves, la capitale brasiliana dell’uva e del vino, in collaborazione con Ice Agenzia saranno presenti oltre 20 produttori rappresentativi dell’offerta tricolore da Nord a Sud. Tra gli eventi, anche sei masterclass per divulgare l’ampia offerta di vino italiano in una piazza, quella del Brasile, che rappresenta il terzo mercato extra Ue dopo Usa e Messico.




Fieracavalli: Verona si conferma fino al 2027 unica tappa italiana per la coppa del mondo di salto ostacoli

Nella giornata conclusiva del Jumping European Championship di Milano, ieri, stretta di mano tra il segretario generale della FEI, Sabrina Ibáñez, il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, e il presidente della FISE, Marco Di Paola. L’incontro ha sancito il rinnovo quadriennale della partnership che conferma, fino al 2027, la Fieracavalli di Verona come unico palcoscenico in Italia della Longines FEI Jumping Word CupTM.

Dal 2001, il prestigioso circuito della Coppa del Mondo di salto ostacoli fa tappa nel campo gara allestito negli spazi di Fieracavalli, il salone internazionale di riferimento per il mondo equestre, organizzato da Veronafiere e in programma quest’anno dal 9 al 12 novembre (www.fieracavalli.it).

«Con FEI e FISE proseguiamo un percorso di successo che ci vede collaborare da oltre 20 anni per la promozione globale del settore equestre, consapevoli che l’anima sportiva del cavallo rappresenti un driver fondamentale per lo sviluppo dell’intero comparto – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. Una finalità di intenti condivisa che ci ha permesso di scrivere insieme importanti pagine nella storia del salto ostacoli nel corso di molte edizioni di Fieracavalli».

Il rinnovo dell’accordo con FEI rafforza ulteriormente la centralità di Verona nel panorama internazionale degli sport equestri. Per questo Veronafiere è impegnata anche per la prossima edizione di Fieracavalli nell’accogliere al meglio i binomi in gara e gli appassionati della Longines FEI Jumping Word CupTM, continuando a investire sul fronte delle soluzioni infrastrutturali per il benessere degli animali e la sicurezza degli atleti.

«La Federazione Italiana Sport Equestri – afferma Marco Di Paola, presidente della FISE – esprime grande soddisfazione per la scelta della FEI di confermare Verona come sede italiana della tappa di Longines FEI World CupTM di salto ostacoli fino al 2027. La grande professionalità e l’indiscussa competenza dimostrata in oltre 20 anni da Veronafiere è stata premiata ancora una volta. Saremo al fianco di Veronafiere in questo lungo progetto che, con Jumping Verona e Fieracavalli, resta un punto di riferimento per il nostro mondo, non solo per l’Italia, ma anche a livello internazionale».

Fieracavalli (125ª edizione, 9-12 novembre 2023).
Dal 1898 è la manifestazione di riferimento per il panorama equestre internazionale, dove la passione per il cavallo incontra business, sport, lifestyle, spettacolo, innovazione digitale, territori e sostenibilità. Una sintesi perfetta, capace di coinvolgere tutti nel modo più trasversale: dalle 700 aziende espositrici che partecipano da 25 nazioni, a operatori, atleti, amanti del turismo “slow” e famiglie che superano le 140mila presenze totali. Questo perché Fieracavalli è l’unico salone in grado di valorizzare al meglio la filiera equestre, rappresentata in fiera da 2.400 esemplari di 60 razze e 35 associazioni di allevatori. Sono più di 200 gli appuntamenti in programma ogni anno, tra gare sportive di altissimo livello, tra cui l’unica tappa italiana della Coppa del mondo di salto ostacoli, e poi esibizioni, convegni e workshop. Fieracavalli è anche la più grande e completa vetrina commerciale con tutti i grandi marchi e le novità del settore. La sua web community, poi, con 230mila follower attivi, offre una piattaforma di visibilità e promozione in grado di raggiungere oltre 6,5 milioni di contatti e generare 40 milioni di conversazioni sui canali social e sul sito.




Vinitaly 2023: Chiude un Vinitaly a pieno regime. Un buyer su 3 proviene dall’estero

Vinitaly si è chiuso oggi con 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. La crescita rispetto all’ultima edizione è stata quasi totalmente determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati. Di questi, oltre mille top buyer selezionati e ospitati da Veronafiere e da Ice-Agenzia. Vinitaly and the City, il “fuorisalone” veronese da quest’anno ritornato totalmente nella sfera organizzativa della fiera di Verona, ha inoltre registrato oltre 45 mila degustazioni (+50% sul 2022) da parte dei winelover nel centro storico di Verona. Nel 2024 Vinitaly andrà in scena dal 14 al 17 aprile.

«Chiudiamo oggi un Vinitaly finalmente a pieno regime, che ha visto una partecipazione corale di operatori, stampa e istituzioni. Siamo particolarmente soddisfatti per il riscontro che stiamo riscuotendo dalle aziende e dai territori, che rappresentano la vera forza di questa manifestazione». Lo ha detto, oggi in chiusura di Vinitaly, il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. «L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di costruire con i partner istituzionali una piattaforma promozionale permanente e coordinata in grado di attrarre da un lato gli investimenti dell’incoming sull’Italia, dall’altro sul prodotto italiano all’estero con un radicamento di Veronafiere – dopo Brasile e Cina – negli Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Far East».

«Gli investimenti fatti in favore dell’incoming estero – ha detto l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese – hanno dato un primo concreto risultato a un Vinitaly che vogliamo sempre più decisivo per il business degli espositori che per la manifestazione riservano risorse importanti. Un matching domanda-offerta che ha funzionato, come dimostrato anche dagli oltre 11mila appuntamenti pianificati tra espositori e buyer della piattaforma Vinitaly plus che si aggiungono a quelli fissati direttamente tra aziende e buyer. Il nuovo corso è iniziato ma non è certo terminato: Vinitaly – ha concluso Danese – sarà sempre vettore del made in Italy, sia qui che all’estero, se ragionerà in termini di sviluppo del settore e delle sue imprese, ed è questo che stiamo cercando di fare».

Nella top five delle provenienze, gli Stati Uniti staccano nettamente la Germania. Terzo rimane il Regno Unito mentre la Cina torna in quarta posizione, scavalcando il Canada. Ferma restando la crescita generale del mercato europeo, si segnala il grande ritorno degli operatori da tutti i mercati extra-Ue: l’Asia, più che raddoppiata (+116%) trainata dal rientro dei cinesi che superano le 1000 presenze, e il Giappone (+143%). Le Americhe segnano un +38% con exploit degli USA (+45%) e del Brasile (+46%), oltre a un ulteriore consolidamento del Canada (+19%). Anche l’Australia in tripla cifra, a +130%.

Chiude la fiera a Verona ma si aprono le tappe di Vinitaly in Cina. Con il sostegno di Ice, sarà Chengdu (11 aprile) il primo appuntamento. In primo piano la masterclass di apertura con l’unico master sommelier cinese Yang LV oltre a un business forum – organizzato dalla controllata Wine to Asia – con una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina, Wine Sommelier. Si vola poi a Shenzhen, il 14 aprile, nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell’Italia a Wine to Asia (11-13 maggio), insieme a Ice e a Fondazione Altagamma. A Shenzhen, manifestazione internazionale di Veronafiere, è attesa la presenza di oltre 450 espositori provenienti da 20 Paesi.




Vinitaly, Piazza: consumo femminile di vino in controtendenza con aumento del 15% negli ultimi anni. VIDEOINTERVISTA

“I dati che emergono dall’osservatorio, con il Censis, conferma che l’agricoltura italiana e la viticultura è in grande spolvero, anche con il consumo al femminile, in controtendenza. Negli ultimi anni si è registrato un aumento del 15% delle donne che si sono avvicinate ad un consumo consapevole, ci tengo a ribadirlo, è informato, legato ai temi della qualità e non della quantità”.

Così Giorgio Piazza, presidente Enpaia, in occasione della presentazione dell’Osservatorio sul mondo agricolo Enpaia-Censis, in merito al consumo di vino al femminile, presentato in occasione del Vinitaly a Verona.

“C’è anche una dimensione legata alle classi di età, con il maggior incremento legato alle fasce di età più giovani, 18-34 e 35-54, dove c’è un notevole incremento che ci fa ben sperare anche per la sensibilità dell’imprenditoria al femminile, ricordo che nel mondo vitivinicolo il 35% delle imprese sono gestite da donne, capaci di implementare i temi dell’innovazione.

Due sono i vini preferiti dalle donne, i vini frizzanti e i rosati, dalla Sicilia e Puglia, fino al Veneto, sono dimensioni ancora a una cifra percentuale, ma stanno crescendo, sinonimo di informazione e cultura sul consumo moderno”, conclude Piazza.




Vinitaly, Zaia: bisogna investire su una strategia unica per l’estero, mantenendo identità dei territori. VIDEOINTERVISTA

“Vinitaly è la più grande manifestazione al mondo e i numeri parlano da soli. Oltre 4mila espositori e mille top buyers, raddoppiati rispetto all’anno passato. Tutto questo poi con l’Italia e il Veneto in prima fila: il nostro paese primo produttore mondiale e il Veneto al primo posto nazionale. Noi rappresentiamo il 36% della produzione nazionale con 2,6 miliardi di euro”.

Così ad AGRICOLAE Luca Zaia, Governatore del Veneto, in occasione di Vinitaly 2023.

“Penso quello che dice il ministro Lollobrigida, sul fare squadra all’estero, abbia perfettamente senso. Ma, come dicono ad Harvard, “too much information, zero information”, tante informazioni rischiano di trasformarsi in zero informazioni. Se tu vai con un prodotto turistico che parla del mare di Dubai, fai un bello stand, ma se ci vai con un prodotto turistico che si chiama Italia, immaginate che razza di offerta. Bisogna investire su una strategia unica, riuscendo però a esaltare le nostre identità, il nostro punto di forza, al contrario degli irlandesi, che si vendono certe cose, perché non hanno il vino”.