VINO, ROLFI: PER OLTREPÒ IMPEGNO STRAORDINARIO. ORA TEMPO DI SCELTE

Per il territorio vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese abbiamo profuso un impegno straordinario, anche oltre le nostre strette competenze, perché crediamo nella sua potenzialità anche in considerazione della importanza del vino prodotto. Ora la proposta della Regione è sul tavolo, ne abbiamo discusso tanto: è tempo che il territorio faccia delle scelte”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, intervenuto oggi all’incontro sul futuro vitivinicolo dell’Oltrepo che si è svolto nel complesso di Riccagioia a Torrazza Coste (Pv).

Erano presenti i parlamentari del territorio Pavese, tra cui l’ex ministro Gian Marco Centinaio, consiglieri regionali, sindaci della zona, produttori e rappresentanti del mondo agricolo.

Grande lavoro per un nuovo Consorzio

“In un anno e mezzo  – ha aggiunto l’assessore – abbiamo fatto un grande lavoro, disegnando un nuovo Consorzio. Abbiamo creato i tavoli di denominazione, stanziato risorse per mettere in sicurezza l’ente e contribuito all’approvazione di un codice deontolgico e di valori per garantire la tutela della qualità e il posizionamento delle bottiglie. Ora abbiamo proposto la modifica dello statuto, con l’allargamento del consorzio per renderlo più forte e autorevole e con modalità di voto che consentano di dare rappresentatività a tutti non solo alla luce dei numeri di produzione. Ora spetta ai produttori decidere; ho chiesto di procedere all’adesione al consorzio entro l’assemblea di ratifica”.

Oltrepò Pavese

“Il territorio dell’Oltrepò  – ha concluso Fabio Rolfi – merita uno scatto di orgoglio, un segnale di unità per affrontare al meglio le sfide non facili sulle quali bisognerà confrontarsi. A partire dalla revisione dei disciplinari, la semplificazione produttiva e il tema della riduzione dell’offerta. Tutti i protagonisti hanno evidenziato quanto sia necessario per il territorio riposizionarsi in termini qualitativi e noi vogliamo essere di supporto in questa delicata sfida ma con un unico interlocutore, abbandonando frammentazione e divisioni che sono un danno per la reputazione e terreno fertile per chi vuole agire al di fuori delle regole”.