Inchieste09/11/2021 18:56

Mentre Italia si batte contro il Prosek, il Prosecco vince la sua battaglia in Ucraina. Corte Suprema: stop a imitazione delle bollicine italiane

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Mentre si combatte la battaglia contro il Prosek croato, Il Prosecco autentico vince intanto contro l'imitazione ucraina.

Da quanto apprende AGRICOLAE infatti da fonti dell'ambasciata italiana in Ucraina, si è conclusa bene, per l'Italia, la vicenda legale che ha coinvolto il Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco contro la ditta ucraina Niva, accusata di concorrenza sleale in quanto produttrice di falso Prosecco.

La Corte Suprema ha infatti accolto il ricorso presentato dal Consorzio Prosecco congiuntamente al Comitato Antimonopolio ribaltando e annullando la precedente sentenza della Corte d'Appello favorevole alla ditta Niva e che aveva invece confermato la decisione di primo grado del Tribunale di Kiev e del Comitato Antimonopolio ucraino che avevano vietato l'uso del Prosecco da parte di Niva.

La decisione della Corte Suprema, che vieta definitivamente alla ditta ucraina Niva l'uso del termine Prosecco, rappresenta un segnale e un precedente importante, ancora di più se si considera il momento storico in cui avviene.

Oltre ad essere un segnale sull'effettiva volontà del potere giudiziario ucraino di adottare sentenze di condanna nei confronti delle aziende locali coinvolte in pratiche sleali di contraffazione.

 

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