L'ex attore, marito della figlia del suo maestro Bruno Angelillo, nonché accademico, igienista, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e rappresentante italiano nel consiglio dell'Oms, ha firmato un appello francese per sostenere il Nutriscore. Specificando inoltre che il Nutrinform - sostenuto con forza dall'Italia da tutte le figure istituzionali, dalla Bellanova a Patuanelli - "è inefficace e non supportato da alcuna prova scientifica".
E non solo, Ricciardi (assieme ad altri accademici italiani come Luca Busetto di Padova, Annamaria Colao del Federico II, Lucia Frittita dell'università di Catania, Lucio Gnessi della Sapienza, Ornella Guardamagna dell'università di Torino, Melania Manco del Bambin Gesù, Salvatore Panico del Federico II, Flavia Prodam, Giuseppe Remuzzi dell'Istituto Mario Negri) mette la propria firma anche sulle dichiarazioni per cui, da quanto la Commissione Ue avrebbe deciso di adottare il Nutriscore, "potenti lobby , sostenute da alcuni stati membri, (tra cui l'Italia -ndr) hanno usato dichiarazioni fuorvianti per screditare e compensare la scelta del Nutri-Score, come evidenziato dai firmatari del presente appello".
E non si limita a questo: Ricciardi scrive - avendo firmato lui stesso l'appello - che "l'obiettivo di queste lobby è, nel migliore dei casi, di bloccare il processo decisionale per la creazione di un'etichetta nutrizionale armonizzata e uniforme in tutta Europa o, come minimo, di impedire che il Nutri-Score diventi il modello preferito".
E infine precisa l'appello: "il Nutriscore dimostra la sua efficacia, la sua pertinenza e la sua utilità per i consumatori e per la salute pubblica, nonché la sua capacità di superare le altre etichette esistenti o sostenute da gruppi lobbistici".
Ricciardi è rappresentante dell'Oms ma non parla a nome dell'agenzia, come specificato tempo fa anche dalla stessa Organizzazione mondiale della Sanità che da tempo porta avanti una battaglia contro la zootecnia e l'uso di carne rossa a fronte di uno studio poi smentito dalla stessa Oms dopo che AGRICOLAE aveva pubblicato un documento interno con il quale la stessa organizzazione ne metteva in dubbio l'attendibilità.
Documento sul quale il presidente della commissione Salute del Parlamento Ue Giovanni La Via aveva chiamato l'Oms a rispondere.
Qui di seguito AGRICOLAE pubblica l'appello francese e sottoscritto da Ricciardi in PDF e a seguire in formato testuale.
List of the first signatories of the call supporting the implementation of Nutri-Score in Europe
269 singoli scienziati europei e 21 associazioni di esperti che rappresentano centinaia di scienziati e professionisti della salute che lavorano nel campo della nutrizione, della salute pubblica, della medicina preventiva, dell'obesità, dell'endocrinologia, dell'oncologia, della cardiologia, della pediatria e del marketing sociale in rappresentanza di 32 diversi paesi europei, hanno firmato un appello che chiede alla Commissione europea - nell'interesse sia dei consumatori che della salute pubblica - di adottare al più presto il Nutri-Score come etichetta nutrizionale (FOPNL) armonizzata e obbligatoria davanti alla confezione in tutta Europa.
Nel maggio 2020, la Commissione europea ha annunciato l'intenzione di adottare una FOPNL obbligatoria entro la fine del 2022, come parte della sua Farm-to-Fork-Strategy, al fine di aiutare i consumatori a fare scelte alimentari attente alla salute. Da allora, potenti lobby, sostenute da alcuni stati membri, hanno usato dichiarazioni fuorvianti per screditare e compensare la scelta del Nutri-Score, come evidenziato dai firmatari del presente appello. Queste lobby affermano che le informazioni fornite dall'attuale etichettatura con le informazioni nutrizionali sul retro della confezione sono sufficienti, oppure sostengono un'etichetta alternativa, monocromatica e basata su numeri, che si suppone sia "neutra" (il "sistema di etichettatura in batteria NutrInform"). Quest'ultimo non è supportato da alcuna prova scientifica; inoltre, il suo concetto e il suo design sono molto simili al formato GDA/RIs istituito dalle aziende alimentari negli anni 2000 (e dimostrato da numerosi studi come del tutto inefficace). L'obiettivo di queste lobby è, nel migliore dei casi, di bloccare il processo decisionale per la creazione di un'etichetta nutrizionale armonizzata e uniforme in tutta Europa o, come minimo, di impedire che il Nutri-Score diventi il modello preferito.
In risposta a queste azioni, gli scienziati europei hanno deciso di riunirsi e firmare un appello ufficiale per sottolineare il fatto che solo l'evidenza scientifica deve guidare le decisioni politiche nel campo della salute pubblica e che la scelta di un'etichetta nutrizionale per l'Europa deve corrispondere solo a questa esigenza, e non agli interessi degli attori del potere economico o degli stati membri che li difendono.
L'appello - pubblicato oggi - è sostenuto dal testo scientifico allegato che sottolinea il fatto che Nutri-Score, sviluppato da ricercatori accademici senza alcun conflitto di interessi - è l'unica etichetta nutrizionale frontale in Europa che è stata oggetto di > 40 studi scientifici pubblicati in riviste scientifiche internazionali peer-reviewed, dimostrando la sua efficacia, la sua pertinenza e la sua utilità per i consumatori e per la salute pubblica, nonché la sua capacità di superare le altre etichette esistenti o sostenute da gruppi lobbistici.
A seguito dell'inchiesta di AGRICOLAE si alza il putiferio. Intervengono le organizzazioni agricole, il ministro delle Politiche agricole va a braccio in audizione per ribadire come il Nutriscore sia "pericoloso" e "usato da altri per prendere i mercati italiani che fanno gola", il ministro della Salute ribadisce la sua contrarietà e la Lega, Fratelli D'Italia e Forza Italia chiedono le dimissioni di Ricciardi.
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