Spreco alimentare, Giansanti (Confagricoltura): puntare su ricerca e sviluppo per ridurre sprechi e ripensare modello agricolo

“Le abitudini alimentari dei consumatori stanno cambiando, oggi il 32% degli italiani guarda alla qualità, il 60% ad un consumo pragmatico ed il 7% a ciò che costa meno. Un terzo dei cittadini italiani afferma che non guarda a ciò che costa di più, continuando ad utilizzare i soliti modelli di scelta. Un terzo sceglie in base al suo mood giornaliero ed un ultimo terzo che andrà a spendere meno per la spesa.”

Così Massimiliano Giansanti, Confagricoltura, nel corso dell’evento Il nostro impegno quotidiano” alla sede Esperienza Europa organizzato da Grande Impero. 

“Noi utilizziamo energia e produciamo cibo e il costo energetico ha avuto un impatto rilevante. In Ue c’è una riflessione sui modelli verso cui tendere e si sta riflettendo su un modello di cibo sostenibile. Occorre capire con quali standard, con quali strumenti e modelli agricoli arriveremo a questo. Non possiamo rimanere però fermi. La nostra responsabilità è immaginare un modello agricolo diverso rispetto a quello odierno.

Abbiamo di fronte delle sfide importanti. La popolazione mondiale aumenta e dunque c’è la necessità di produrre di più, dobbiamo ripensare ai nostri modelli allora. Fondamentale è allora il tema della tecnologia e gli strumenti applicati all’agricoltura che oggi permettono agli agricoltori di produrre di più e preservando le risorse naturali.

C’è poi un tema sugli sprechi. Al primo posto c’è la frutta, poi l’insalata, cipolla e aglio, il pane fresco e al quinto le verdure. C’è un tema di spreco lungo la filiera su cui occorre lavorare allora. Ci sono normative europee che vanno a classificare il diametro e la dimensione di alcuni frutti che sono prodotti assolutamente commestibili ma che per una serie di standard merceologici vengono buttati.  Nel mondo abbiamo 8% delle persone che vivono in uno stato di denutrizione e c’è un 13% di persone sovrappeso. Anche qui dunque il tema della ricerca e dello sviluppo è fondamentale.”